Uomovivo è uno dei più complessi e affascinanti romanzi della letteratura inglese. Scritto da Gilbert Keith Chesterton nel 1912, narra la storia del fantastico Innocent Smith, il debordante e incredibile protagonista che in un caldo pomeriggio estivo irrompe nel giardino di casa Beacon, sospinto da un vento turbinoso. Annunciato da un panama bianco e da un ombrello verde sospinti con le foglie nel giardino della pensione della taciturna signora Duke, Innocent plana col suo vestito verde da vacanziere al cospetto di tre giovani uomini, il dr. Warner, l'irlandese Michael Moon e Artur Inglewood, impegnati in una discussione su un bizzarro e delirante telegramma. L'omone esordisce e persevera in comportamenti inconsueti, irrazionali e incomprensibili, che lo trasformano agli occhi dei villeggianti in un pericoloso individuo. Subirà quindi un bizzarro "processo casalingo-, dove le orribili accuse che gli verranno pregiudizialmente mosse, sono quelle di tentato omicidio, omicidio, furto con scasso e bigamia. Nelle vesti di mite imputato, Innocent si lascia docilmente processare. Alla fine, l'avvocato difensore smonterà tutte le accuse, svelando ai presenti il senso stesso del nome del suo straordinario cliente: Uomovivo.
"Aveva sognato Trotty? Le sue gioie e i suoi dolori, assieme ai personaggi che vi hanno preso parte, sono soltanto un sogno? O forse era un sogno lui stesso, e chi narra questo racconto è uno che ha sognato e che si sta svegliando solo adesso?"
L'uomo che sapeva troppo è stato pubblicato da Chesterton nel 1922 ed è costruito attorno a due uomini agli antipodi che si trovano a indagare insieme su crimini e misteri dell'alta società inglese. Da un lato l'entusiasta giornalista Harold March, «abbastanza giovane da conoscere i politici, e non solo provare a dimenticarseli tutti», dall'altro Horne Fisher, «l'uomo che sapeva troppo», cresciuto a contatto con la classe dirigente, parente di mezzo governo della Corona, un uomo disilluso e annoiato, sempre sul punto di addormentarsi perché nulla sembra interessarlo. Lui, infatti, non si stupisce mai: «Sa già troppo». Tra politica, crimini e spionaggio, però, anche Fisher troverà una scintilla di entusiasmo, la leva che lo porterà a scoprire quel poco che ancora non sa.
Tra i tanti imprevedibili investigatori usciti dalla penna di Gilbert K. Chesterton, forse nessuno eguaglia per eccentricità e gusto del paradosso il protagonista di questo libro. Gabriel Gale, pittore e poeta, ama camminare sulle mani e per sua ammissione è sempre in bilico tra sanità e follia. Lo confessa lui stesso: ha pensieri simili a quelli dei pazzi «perché anche io posso fare i viaggi assurdi di certe menti deliranti, e mi immedesimo, si può dire, nel loro amore per la libertà», ma insieme è diverso «perché, grazie a Dio, di solito riesco a ritrovare la mia strada di casa. Il pazzo è colui che perde la strada e non riesce a ritornare indietro». Gabriel Gale è il grimaldello che fa saltare le regole della logica e della buona società, un eccentrico artista capace di mettere a nudo le follie più nascoste e spesso criminali di chi gli sta di fronte, in questi otto racconti - quasi otto capitoli di un romanzo.
"Lo scandalo di padre Brown" è stato pubblicato da Gilbert Keith Chesterton nel 1935 ed è la sua ultima raccolta di racconti gialli sul più famoso prete investigatore della letteratura. Nei nuovi casi dell'eccentrico sacerdote inglese tornano i furti, gli assassini, le maledizioni, i veleni e le imprevedibili macchinazioni che rendono uniche le sue vicende. E torna anche, nell'ultimo racconto, come per un regalo finale, il vecchio e caro amico di padre Brown, quel Flambeau che da ladro è diventato investigatore, e che ancora una volta accompagnerà il sacerdote in una sorprendente avventura. Ma è bene partire dal principio, da quel caso che sollevò un vero scandalo e che mise padre Brown in cattiva luce agli occhi del mondo. Al centro di tutta la vicenda c'era una bellissima donna...
"L'incredulità di padre Brown" segna il grande ritorno dell'acuto e goffo pretino nato dalla penna di G.K. Chesterton. La raccolta viene pubblicata per la prima volta nel 1926, dodici anni dopo la precedente, quando il mondo è cambiato, devastato dalla prima guerra mondiale, e padre Brown si trova a fare i conti con la propria fama diffusasi per colpa di un giornalista intraprendente che ha pubblicato le sue storie su alcune riviste americane. Padre Brown, ormai famoso, in otto racconti sorprendenti dovrà scoprire cosa si nasconde dietro una serie di crimini che - tra miracoli, oracoli, maledizioni e perfino resurrezioni - sembrano poter avere solo una spiegazione soprannaturale. Sarà lui, invece, con la sua "incredulità", a smascherarne l'origine molto, molto umana...
Pubblicata nel 1927, "Il segreto di padre Brown" è la quarta raccolta dei racconti sul famoso prete investigatore di Gilbert K. Chesterton. L'amico Flambeau ha ormai lasciato le scene, sia come criminale sia come investigatore, per ritirarsi al caldo della Spagna e godere di una vita semplice e famigliare. Padre Brown gli fa però visita e, davanti a un buon bicchiere di vino, racconta le sue ultime avventure, tutte ambientate in Inghilterra. Sono otto indagini diverse e sorprendenti, tra misteriosi personaggi orientali e cadenti castelli della Scozia, magistrati assassinati e fantasmi che si affacciano alle finestre. Ma, soprattutto, il prete investigatore spiegherà per la prima volta il suo metodo di indagine, tanto particolare e misterioso da aver fatto sorgere in molti suoi estimatori l'idea che sotto la tonaca nera si nasconda un vero e proprio mago...
La saggezza di padre Brown, pubblicata per la prima volta nel 1914, segna il ritorno del piccolo prete dell'Essex, un goffo omino con la faccia rotonda e l'espressione assente, ancora impegnato a risolvere misteri, spesso con l'aiuto dell'amico ed ex criminale Flambeau. In questa seconda raccolta, padre Brown non limita le sue esperienze all'Inghilterra, ma lo troviamo impegnato in Francia, al centro di in un caso di spionaggio internazionale, in Germania, dove affronterà un enigma di portata storica, e in Italia. Chesterton, che amava molto l'Italia e che nel corso della sua vita vi tornò più volte, mette padre Brown a confronto col più famoso dei briganti del Meridione, capace di attirarlo, insieme a una nutrita comitiva, nel suo covo: il paradiso dei ladri. Come al solito, però, la vicenda finirà in modo del tutto inaspettato...
Padre Brown è alla sua prima apparizione e, oltre a risolvere alcuni casi che vedono per protagonista Flambeau, il ladro più famoso d?Europa, riesce a convincere quest?ultimo a cambiare vita. Ma anche quando Flambeau diventa investigatore privato, pur potendosi avvalere di una vasta esperienza nel campo del crimine, avrà sempre bisogno dei consigli e dell?astuzia di padre Brown, che ha dalla sua una profonda conoscenza del genere umano, delle sue debolezze e delle sue potenzialità. Ne nascono dodici racconti divertenti e appassionanti, capaci di sorprendere il lettore e di tenerlo incollato alla pagina, in una vera galleria di personaggi indimenticabili, come il sacerdote neo-pagano devoto ad Apollo, il saltimbanco che ha fatto fortuna costruendo maggiordomi meccanici, lo scrittore che vive con un santone indiano in una casa-serra alla periferia di Londra, il principe che si è ritirato in una piccola isola sul Tamigi dopo una vita avventurosa?
"Il club dei mestieri stravaganti" è la prima raccolta di racconti di Chesterton. Pubblicata nel 1905, si compone di sei racconti e altrettanti misteri da svelare, con al centro un investigatore improbabile - Basil Grant, ex giudice ritiratosi a vita privata e unanimemente considerato sull'orlo della follia - e un club strampalato dove ciascun membro è chiamato a mantenersi con una professione del tutto nuova e, quindi, bizzarra. Con ironia e gusto del paradosso, Chesterton mescola questi elementi in una divertente parodia dei classici racconti gialli, dove i ragionamenti e le deduzioni lasciano il posto alla pazzia solo apparente dell'indimenticabile Basil Grant e alle sue indagini che non prestano attenzione alla realtà dei fatti: «Potrei sembrare uno sciocco, e in effetti tanto centrato non sono», spiega, «ma non ho mai creduto a quell'uomo... come si chiamava... Ah sì, Sherlock Holmes! Ogni dettaglio indica qualcosa, certo, ma spesso indica la cosa sbagliata». Ma se i fatti sono fuorvianti, come far luce sui misteri della cara, vecchia Londra?
In missione per conto della Regina, alla ricerca della misteriosa Essenza D’oro, l’unica medicina in grado di alleviare la sua malattia. Robin attraversa la Spagna in una avventura difficile ed eccitante e incontra malvagi frati, perfidi alchimisti, saggi saraceni e sapienti ebrei. In uno spaccato di vita del 1200, Robin viaggia con i suoi compagni nel pieno rispetto delle usanze religiose di ognuno.
Combattendo di astuzia e di spada porterà a termine la sua missione e riscatterà la sua dignità di giovane inglese.
Geoffrey Trease, quasi sconosciuto in Italia, ha pubblicato quasi 110 romanzi in lingua inglese, tutti a carattere storico e molto apprezzati da bambini e ragazzi. Morto nel 1998 continua ad ottenere grande successo come autore di narrativa adottata nelle scuole anglofone. Per San Paolo ha pubblicato Maratona (2003) e Un volo d’angeli (2005).
Amor non ha ancora cinquant'anni il giorno in cui le viene diagnosticato un tumore al fegato che la condurrà alla fine in poco più di tre mesi. Carattere volitivo, dedita con passione al lavoro, sposata con un marito tranquillo, madre di quattro figli. Poi, un giorno, all'improvviso, i sordi dolori, i gonfiori, la diagnosi. Superati l'incredulità e lo sgomento iniziali, la donna affronta con grande forza d'animo il suo calvario. Il romanzo si muove a cerchi concentrici attraverso brevi capitoli scritti a turno dai vari personaggi, aprendo contemporaneamente uno scenario opposto, fatto di povertà, di bimbi abbandonati, di violenze e prostituzione, mostrando tutta la durezza dei contrasti sociali di una città africana come Nairobi.