"Marley era morto, partiamo da qui." Così inizia la storia natalizia più amata al mondo. "Canto di Natale" accompagna con la sua musica un vecchio avaro dal cuore inaridito, Ebenezer Scrooge, nel suo viaggio verso la redenzione, costringendolo a guardarsi attorno e a scrutare dentro di sé con l'aiuto di tre spiriti, i Fantasmi del Natale Passato, Presente e Futuro. È un canto che risuona nella poesia del testo, con la sua metrica e i blank verse tanto cari a Dickens, quasi ci invitasse a leggerlo a voce alta, a ricercare un ritmo nella nostra lingua e a tendere l'orecchio verso le note che segnano il passo di una storia in cui perfino i rumori per le strade possono diventare melodia. Il ballo di Fezziwig, l'impetuosa canzone del guardiano del faro, il motivo canticchiato dai marinai... fino alla malinconica canzoncina intonata da Timmy, ogni nota aiuta il cuore di un altro bambino, ormai cresciuto, a sciogliersi a poco a poco fino a riscoprire, in un'arietta semplice e carica di ricordi, ciò che è buono e sacro. E così, nella musica, il miracolo è pronto a compiersi, le campane a suonare a distesa e il lettore ad aprirsi alla magia di una favola immortale.
Nell'Inghilterra d'inizio Ottocento le tradizioni natalizie rischiavano di cadere in disuso, e chissà cosa sarebbe successo se non fosse entrato in scena Charles Dickens, che dopo aver scritto "A Christmas Carol", il racconto di Natale per eccellenza, tra il 1850 e il 1859 fa uscire sull'Household Words (il settimanale per famiglie da lui fondato e diretto) dei supplementi natalizi in cui le storie raccontate avessero un tono deliberatamente gioioso e vivace, per preservare quell'atmosfera speciale fatta di riunioni familiari, cantanti di strada, agrifoglio, pudding, regali e generosità diffusa. Raccolti qui, cinque di questi racconti: "Diventare grandi"; "Storia del parente sfortunato"; "Storia di un bambino"; "Storia di uno studente"; "Storia di Nessuno".
Scopri all'interno della copertina il gioco "La grande fuga per le vie di Londra". Età di lettura: da 11 anni.
"Aveva sognato Trotty? Le sue gioie e i suoi dolori, assieme ai personaggi che vi hanno preso parte, sono soltanto un sogno? O forse era un sogno lui stesso, e chi narra questo racconto è uno che ha sognato e che si sta svegliando solo adesso?"
Una grande storia sulla possibilità di cambiare il proprio destino. Una riflessione sull'equilibrio difficile fra il presente, il passato e il futuro, una denuncia dello sfruttamento minorile e dell'analfabetismo. Ma soprattutto, quella che rivive adesso nelle nuove parole di Beatrice Masini, è una favola delle più commoventi che siano mai state scritte. Protagonista è il vecchio e avido finanziere Ebenezer Scrooge, che nella notte di Natale viene visitato da tre spettri i quali lo indurranno a un cambiamento radicale, una conversione che farà di lui uno dei più grandi personaggi letterari di tutti i tempi.
Ebenezer Scrooge, un uomo d'affari avaro ed egoista, ha sempre preferito contare i suoi soldi piuttosto che pensare agli altri e festeggiare il Natale. Questa volta, però, Io aspetta una Vigilia molto speciale, durante la notte riceve infatti la visita di tre spiriti: il fantasma del Natale passato, il fantasma del Natale presente e quello dei Natali futuri, che gli faranno capire ciò che veramente conta nella vita... I classici più amati della letteratura per ragazzi in edizione integrale e, per la prima volta, a leggibilità facilitata. Età di lettura: da 8 anni.
I racconti pubblicati in questa raccolta uscirono in un unico volume nel 1852: l'intento di Dickens era di scrivere delle fiabe per grandi e piccini, e la capacità dello scrittore di raccontare la tenerezza della famiglia e del focolare domestico nel giorno più gioioso dell'anno ha trasformato quei testi in capolavori universali e senza tempo. A partire dal celeberrimo "Canto di Natale" per proseguire poi con "Le campane", "Il grillo del focolare", "La lotta per la Vita" e "Lo stregato e il patto col fantasma", Dickens dà voce in queste storie alla sua poetica fatta di attenzione per il quotidiano, per la vita umile e per le piccole cose di ogni giorno. E ancora oggi i racconti di Dickens continuano a infondere in noi tutta la dolcezza e la poesia del Natale, catturandoci e commuovendoci con il loro linguaggio semplice e carico di magia.
I racconti dickensiani mettono in scena una famiglia raccolta, il desiderio di stare insieme, l'amore per le cose semplici, ma preziose in un mondo popolato da fate, spiriti, folletti e creature fantastiche che portano l'uomo in una dimensione surreale, ma vissuta in maniera totalmente realistica. Come nei romanzi, anche qui l'autore svela l'altra faccia dell'Inghilterra del suo tempo, quella del malessere sociale e l'immensa e caotica metropoli con le sue case fatiscenti e le sue strade degradate. Il tono non è però mai totalmente cupo e lascia spazio al sorriso o alla risata liberatoria, al comico e al grottesco. Nei suoi racconti, Dickens disegna le sue grandi utopie natalizie facendo spesso ravvedere gli indifferenti e i malvagi e regalando così al suo lettore l'atteso lieto fine.
Tutti gli anni nel periodo natalizio al Morgan Library & Museum di Manhattan viene esposto uno dei gioielli della straordinaria collezione che vi è custodita: il manoscritto originale di «A Christmas Carol» di Charles Dickens, con tutte le correzioni, le varianti, le cancellature e gli inserimenti fatti dal grande autore di suo pugno. Per la prima volta in edizione rilegata la riproduzione del manoscritto, la versione corrente della storia, un'introduzione del curatore letterario del Morgan sulla storia della storia e una nuova introduzione in cui il grande autore irlandese Colm Tóibín sottolinea le ragioni del fascino senza tempo di un'opera popolarissima, che distilla nella forma breve il più puro spirito dickensiano.