Due giovani donne di origine ebraica, l’olandese Etty Hillesum e la francese Simone Weil, sono giunte entrambe alla fine della loro breve vita nel 1943: la prima nel campo di concentramento di Auschwitz, la seconda in Inghilterra, sfinita dalla malattia e dagli stenti, mentre era impegnata nella Resistenza.
I loro scritti, tanto nutriti della tradizione spirituale quanto assolutamente originali, si sono rivelati tra i contributi più alti del pensiero contemporaneo, soprattutto su quel problema del male che – da sempre – costituisce l’oggetto principale della riflessione umana.
Così diverse eppure così consonanti nell’essenziale, le voci ancora attuali di Etty Hillesum e Simone Weil offrono una nuova prospettiva, uno «sguardo nuovo» sul mondo, capace di spalancare, a chi le voglia ascoltare, orizzonti nuovi.
«Devi venire a capo dei fatti di questo mondo; in nessuna situazione puoi chiudere gli occhi, devi “confrontarti” con questi tempi orribili, e cercare una risposta alle numerose questioni di vita e di morte che essi ti pongono. E allora forse troverai una risposta ad alcune di esse, non solo per te ma anche per gli altri» (Etty Hillesum).
«Poiché l’universo è bello e noi possiamo amarlo, esso è una patria, la nostra unica patria in questo mondo... Amiamo la patria terrena... È lei che Dio ci ha dato da amare; e ha voluto che ciò fosse difficile, ma possibile» (Simone Weil).
destinatari
Un libro per chi, ancora oggi, ha la forza di interrogarsi su una delle questioni più importanti per l’uomo.
Gli autori Beatrice Iacopini (Pistoia, 1965). Laurea in Filosofia, magistero in Scienze Religiose, insegna Religione Cattolica al Liceo Sperimentale dell’ITCS «F. Pacini» di Pistoia. Collabora con la Scuola di Teologia della Diocesi di Pistoia. Oltre ai saggi pubblicati su riviste di teologia, ha tradotto e curato la raccolta di testi di J. Gerson, La via semplice all’amore di Dio (Piemme, 1997) e di J.H. Newman, Il sogno di Geronzio (Mondadori, 1998).
Sabina Moser (Firenze, 1961). Laurea in Filosofia, diploma in Scienze Religiose, insegna Religione Cattolica al Liceo-Ginnasio «Michelangiolo » di Firenze. Oltre a saggi su Hegel, Margherita Porete ed Edith Stein in riviste filosofiche e teologiche, ha pubblicato I proverbi della Bibbia (Newton Compton, 1995); Sigmund Freud. Il problema della felicità (Loffredo, 1996).
In quest’opera, che è il risultato di molti anni di studio, di analisi storiche e d’insegnamento, Ruiz Jurado mette in rilievo la personalità del santo fondatore della Compagnia di Gesù, che è anche noto alla maggior parte dei fedeli come l’autore degli Esercizi spirituali. L’autore legge dentro il personaggio i dati storici della sua vita, trova l’unità di una figura umana con una vita spirituale straordinaria e che risulta coerente e illuminata dalle grazie dello Spirito. La figura del “pellegrino della volontà di Dio” è presentata in modo semplice e con un stile scorrevole, allo scopo di rendere facile e piacevole la lettura a quanti sono interessati alla spiritualità di questo santo, tanto importante nella storia della Chiesa e dell’umanità. In questa opera, il lettore potrà trovare una nuova visione della personalità di Sant’Ignazio, il quale, a 450 anni dalla morte, continua a essere estremamente attuale. Il libro si basa su una solida ricostruzione attraverso i documenti della Compagnia di Gesù.
Manuel Ruiz Jurado SJ è stato presidente dell’Istituto di Spiritualità e docente di spiritualità ignaziana presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, nonché membro dell’Istituto Storico della Compagnia di Gesù. Inoltre è consultore della Congregazione delle Cause dei Santi e autore di varie opere di storia, teologia e spiritualità, quali: Il discernimento spirituale (San Paolo, 1997); Alla ricerca della volontà di Dio (Piemme, 1991). Guía de Ejercicios espirituales; Donde bajar es subir. Biografía espiritual de Sor Ángela de la Cruz, oltre ad aver curato l’ultima edizione delle Obras de San Ignacio de Loyola (Gli Scritti, Edizioni Adp Roma, 2007).
Per chi si aspettava un papa latino americano o addirittura africano, ecco un tedesco, nato nel 1927 nel cuore cattolico dell’Europa, la Baviera. Un uomo che, come il suo predecessore polacco, è stato segnato dal nazismo, dalla guerra, dalla Shoah e dal comunismo. Un europeo militante che ha richiamato tutti a combattere per la verità, nel nome dell’amore. Probabilmente “l’ultimo papa europeo”. Un libro illuminante per il grande pubblico.
Bernard Lecomte, giornalista prestigioso per La Croix, reporter a L’Express, capo redattore presso Figaro Magazine, é autore della recente biografia Giovanni Paolo II, Baldini & Castoldi, 2004.
L’agile volume introduce al secolo conclusivo del medioevo, che vede il fiorire della dimensione umana, artistica, religiosa prima del rapido tramonto. La guida sicura è Raoul Manselli che, a vent’anni dalla scomparsa, continua a produrre molti frutti a testimonianza di un’attività intensa di scrittura, di un assiduo lavoro di ricerca, di una passione per la storia. L’inedito ora pubblicato è relativo a un periodo che Manselli ave¬va esplorato in più aspetti e momenti. Il noto storico si confronta con il dilemma causato dal¬lo sviluppo dell’Ordine che provoca un netto allontanamento dallo stile di vita della primitiva comunità minoritica.
Un saggio storico alla portata di tutti.
Raoul Manselli è stato uno dei massimi medievisti italiani e forse europei del Novecento. Dalla metà degli anni Sessanta si è sviluppato il suo interesse per la figura di san Francesco d’Assisi, attorno a cui Manselli ha prodotto una serie considerevole di studi, coronati dalla biografia San Francesco d’Assisi. Editio maior, pubblicata dalle Edizioni San Paolo nel 2002. La morte prematura, avvenuta il 20 novembre 1984, ha sottratto l’Autore ai suoi studi, ma nulla ha tolto all’eredità scientifica che ha lasciato.
3 settembre 2000: davanti alla folla festante riunita in piazza San Pietro, Giovanni XXIII viene iscritto nell’albo dei beati. Tra i presenti, don Loris Francesco Capovilla, ex segretario particolare di Papa Giovanni. Sopraffatto dall’emozione, al momento egli non è in grado di proferire parola. Solamente più tardi ha trovato la forza per esprimere i suoi sentimenti, per rivivere i momenti salienti del pontificato, per trasmettere ancora il testamento dell’amato pontefice. Lo fa con delle lettere scritte direttamente al Papa beato, nel desiderio di riprendere un colloquio mai interrotto.
Il libro raccoglie le lettere del segretario al “suo” papa.
Loris Francesco Capovilla, segretario particolare di Giovanni XXIII e arcivescovo di Mesembria, è autore di numerose opere dedicate a Papa Giovanni.
In queste pagine la figura di Madre Teresa di Calcutta emerge come modello ed emblema di pace. L'autore l'ha contestualizzata nella storia del suo Paese, mostrando quale formidabile stimolo al perdono, alla riconciliazione e alle opere di carità sia stata e sia tutt'oggi per i kosovari.
"Dov’è la sorgente delle lacrime? Donde vengono, se non dall’intimo più profondo del nostro essere?" È verso questa sorgente e verso questo segreto che Jean Vanier vuole condurre il lettore, proponendo un cammino verso se stessi. Un cammino per incontrare gli altri e specialmente i più poveri. Scandite dalle letture bibliche sul ritmo dei sei giorni di un ritiro, le riflessioni di Vanier sono immediate e profonde, frutto del lungo lavoro all’interno della comunità dell’Arca e della ricerca personale.
Con grande semplicità, il volume ripercorre le tappe fondamentali della biografia della beata di origine albanese, dalla nascita alla vocazione, dalla fondazione delle Missionarie della Carità al diffondersi della congregazione nel mondo, dal conferimento del premio Nobel per la pace ai suoi ultimi giorni. Una vita fatta di preghiera, sacrificio e felicità. Un cuore limpido che vedeva in ogni uomo un fratello.
Pregare quindici giorni con Giovanni XXIII. Con questo intento, il card. Etchegaray, grande estimatore del papa buono che ha conosciuto personalmente, ha raccolto alcuni scritti da Il Giornale dell’anima disponendoli tematicamente sull’arco temporale di quindici giorni e accompagnando il lettore con brevi e incisive riflessioni sullo scritto e sulle dimensioni spirituali che esso spalanca. Un libro originale, semplice e profondo al tempo stesso, che permette di pregare lasciandosi ispirare dalla vita e dagli scritti del beato. In Appendice sono raccolte alcune delle più belle preghiera di Giovanni XXIII.
Il cardinale Roger Etchegaray è stato arcivescovo di Marsiglia ed è attualmente uno dei principali collaboratori di Giovanni Paolo II. Nella sua giovinezza conobbe personalmente il nunzio Roncalli divenuto poi Giovanni XXIII.