L'economia capitalista ha messo a repentaglio la sopravvivenza del pianeta e condannato miliardi di individui a una vita disumana, persone classificate come poveri assoluti, e nessuno sa quanti siano esattamente. Inutili come consumatori e come lavoratori, non si sente il bisogno di contarli: "Sono solo avanzi, scarti, di cui sbarazzarsi". Francesco Gesualdi non usa mezzi termini, descrive senza giri di parole le conseguenze sociali e ambientali di un sistema che dà importanza solo ai soldi e antepone la ricchezza alla felicità. Ma ora che il pianeta è sull'orlo del collasso si tratta di capire come recuperare la situazione, come garantire a tutti un'esistenza dignitosa riducendo il consumo di risorse e la produzione di rifiuti. La soluzione è cambiare prospettiva, rifondare l'economia sui valori che questo sistema ha sempre rinnegato: equità, inclusione, solidarietà, comunità, sostenibilità. Solo trasformando la pietra scartata in pietra d'angolo potremo salvarci. Va ripensato il ruolo del mercato e dell'economia pubblica, del lavoro salariato e dell'autoproduzione. Ricordandoci che in economia non esistono nuove leggi da scoprire, ma solo nuove miscelazioni da sperimentare.
"Che cosa posso fare io con i miei soldi? Ovviamente tante cose, anche molto diverse tra loro, ma la prima di tutte è farsi delle domande! Sui soldi, sul loro significato, sul loro valore, sul loro valore per noi. Le domande sui soldi oggi, che lo vogliamo o no, sono domande sulla vita". Ugo Biggeri offre un vero e proprio strumento di educazione finanziaria, per capire questioni fondamentali in tema di banche, finanza ed economia. Biggeri, presidente di Banca Etica, invita a pensare l'economia in termini più umani, coinvolgenti e responsabilizzanti, mostrando chiaramente come le nostre piccole scelte siano importanti. Anche spostare un conto corrente può essere un atto di responsabilizzazione, perché i nostri soldi vengono investiti e lavorano anche di notte, ma forse non servono a sostenere la visione del mondo che vorremmo promuovere: spesso, mentre noi ci impegniamo per una giusta causa, i nostri soldi gestiti dalle banche lavorano contro di noi. "Non si può che essere grati a Ugo Biggeri", scrive Stefano Zamagni nella presentazione a questo libro, "per aver scelto di impegnarsi in questa impresa letteraria, un'impresa che, al pari dell'opera che va svolgendo in qualità di presidente di Banca Etica è un "lavoro stabile", modestamente remunerato, ma esaltante perché rende liberi e, soprattutto, perché fa stare in letizia".
Esiste una ricchezza altra dal denaro, dalla proprietà, dalla merce di scambio. Una ricchezza di enorme potenziale composta di virtù e relazioni che nascono e si muovono all'interno di comunità coese, società caratterizzate da un alto livello di comunione. Beni che non si sottraggono o comprano, ma si moltiplicano e intrecciano. Relazioni e rapporti alla base della buona vita di ogni cittadino, e perfino alla base di un fecondo mercato. Ma cosa significa, in questa prospettiva, essere ricchi?