Il martirio di un sacerdote nella Polonia comunista. A 35 anni dalla morte, non è stata ancora fatta chiarezza sull'omicidio del sacerdote polacco Jerzy Popie?uszko. La sua vicenda scosse l'opinione pubblica mondiale e costrinse la Polonia comunista a istituire il primo e unico processo contro uomini dei servizi segreti nei Paesi del Patto di Varsavia. Secondo alcuni analisti il suo omicidio fu un colpo decisivo al successivo sgretolamento della cortina di ferro. Questo libro racconta la vita di Popie?uszko e fa uso di materiale inedito come i documenti della Stasi, l'archivio personale di Giulio Andreotti, la Positio per la causa di beatificazione, l'Archivio segreto vaticano, e l'archivio del Partito comunista italiano.
Mario si presenta a Fiumicino con una valigia blu che contiene a fatica i ricordi dei suoi tredici anni di vita romana e la rabbia per il trasferimento forzato a Bruxelles. Sull'aereo si accorge che la sua vicina di posto, un'anziana signora che sembra un po' svitata, è proprio la testimone di un episodio spiacevole che lui vorrebbe dimenticare. E, siccome le sfortune non arrivano mai da sole, capisce anche che volare lo terrorizza. Inizia così il suo difficile viaggio, durante il quale potrà contare soltanto sulla distrazione fornita dalle chiacchiere della bizzarra signora che gli racconterà di una cara amica di gioventù, Fiorenza de Bernardi, la prima donna italiana a diventare comandante di un aereo di linea. E così, tra vuoti d'aria e racconti delle avventure professionali e umane di una pioniera del volo, Mario sarà costretto a confrontarsi con la propria paura. E scoprire la vera identità della sua compagna di viaggio non sarà neppure l'ultimo momento interessante del volo: lo aspetta, infatti, un atterraggio molto impegnativo. Età di lettura: da 6 anni.
Una rilettura dell'amicizia in chiave cristiana, quella che fratel Fusco offre in questo libro, a partire da un'analisi attenta e partecipata delle amicizie vissute da Gesù stesso. Ognuna di queste fu speciale: Giovanni, Lazzaro, Nicodemo, Maria di Magdala, fino a Giuda, ciascuno di questi rapporti racconta una particolare tipologia di amicizia. Fusco ripercorre queste relazioni attraverso racconti, meditazioni ed esercizi di preghiera, va a fondo del vero significato di amicizia e accresce e rende più maturo il nostro rapporto con Gesù.
Manuela Ulivi, che da quasi trent'anni collabora con la Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano, racconta le storie di donne vittime di maltrattamenti e i percorsi di rinascita di molte di loro, sfatando i tanti stereotipi legati al tema e mettendo in evidenza gli aspetti poco conosciuti e ignorati delle violenze in famiglia, un universo che nasconde le contraddizioni di una società moderna, che su questo tema tanto moderna non è... La Casa delle donne maltrattate di Milano, primo centro antiviolenza italiano, incontra, ascolta e ospita le donne vittime di violenza adottando la metodologia dell'accoglienza, un orientamento fondato sulla pratica della relazione tra donne e sull'accompagnamento senza giudizio e direttività.
Un libro che farà discutere perché la possibilità di divorziare attraverso una richiesta unilaterale è considerata oggi un diritto fondamentale della persona. Ma fin dove si spinge la libertà di una persona? Fino a quando questa libertà non va a scontrarsi con quella del partner? Non solo di non essere lasciato, ma anche di veder rispettato un patto che, sancito dalla legge, non ha a che vedere solo con i sentimenti e l'amore, ma rappresenta anche un impegno civile che viene infranto? Si può leggere come una provocazione, ma è comunque un'analisi filosofica e morale di cosa significa impegnarsi in un matrimonio: «la civiltà di un popolo non si misura dall'ampliamento delle libertà ma dall'armonizzare libertà e responsabilità. È certo importante rispettare l'autonomia dei singoli, ma allo stesso tempo tutelare gli interessi della famiglia come soggetto sociale. Non si tratta quindi di restringere in modo arbitrario gli spazi di azione individuale, ma "educare" il soggetto alla responsabilità familiare e sociale».
Il volume intende introdurre alla figura e alla teologia di Geremia. Lo fa ricorrendo al genere letterario dell'intervista, nella prima parte; e al genere letterario, più argomentato, delle Introduzioni, nella seconda. Il volume permette una conoscenza del profeta più importante dell'Antico Testamento in poche pagine. Lo stile dell'intervista permette una lettura agile; la competenza dell'autore permette un'esplorazione sicura. Il volume si rivolge a quanti, sprovvisti di una formazione biblica articolata, vogliono fare conoscenza con il profeta Geremia. Molte informazioni in poche pagine: l'ideale per membri di gruppi biblici e per quanti desiderano iniziare un primo approccio a questo profeta.
Con le letture della messa e la compieta - ottobre 2019
Il cuore dell'essere umano aspira a cose grandi, a valori importanti, ad amicizie profonde, a esami che si irrobustiscono nelle prove della vita anziché spezzarsi. L'essere umano aspira ad amare e a essere amato. Questa è la nostra aspirazione più profonda: amare e essere amati; e questo, definitivamente.
Il Cardinal Martini vede in Samuele l'emblema del profeta «di transizione», chiamato a una difficile missione in un tempo di decadenza nazionale, civile e religiosa. Di qui la sua attualità. Di qui, anche, l'insistere su alcuni aspetti della complessa figura del profeta che spesso rischiano di passare in sordina. Samuele non è solo il profeta, ma è anche l'intercessore, partecipe di una dimensione di preghiera che impegna e trasfigura. E di intercessori, oggi, c'è davvero bisogno. Martini si chiede: esistono oggi nella Chiesa veri intercessori, o «ci sono soltanto persone che pensano di essere profeti, che sono esperti in programmi pastorali, che hanno sempre soluzioni pronte, ciascuna naturalmente diversa da quella dell'altro, che si battono per ideologie diverse?». La profezia di Samuele diventa allora modello per un impegno testimoniale che non deve mancare nella Chiesa di oggi. Viene qui messa a confronto con la "profezia" di Maria e di san Paolo per convergere, soprattutto, verso il termine perfetto, ultimo e definitivo: quello di Cristo sulla croce.
Elia, vero «gigante della fede», è «un eroe di grandezza quasi sovrumana che lotta per il suo Dio», ne difende il nome e l'unicità assoluta contro ogni idolatria, ne confessa l'amore geloso e fedele. Quale rivelazione del Dio vivente ci è consegnata nella figura di un uomo così straordinario? Il Cardinal Martini fa di questa domanda il filo conduttore delle sue meditazioni. La risposta può essere colta anzitutto gettando uno sguardo sulla vocazione e sulla vita del profeta. Elia è testimone di un "nascondimento" fecondo, ricco di nutrimento spirituale; è il profeta dall'orecchio attento: la sua familiarità con Dio gli rende possibile di riconoscerne il passaggio, anche quando è accompagnato o quasi preannunciato da un vento leggero, da una brezza quasi impercettibile. Elia entra nel fuoco dell'amore ardente di Dio, verso il quale è rapito, passando dal mistero dell'oscurità a quello della gloria. Martini ne è convinto: «È il simbolo della nostra vita e della nostra morte; il suo lasciarsi portare dalle ali dell'amore, dai cavalli di fuoco, è immagine della vita cristiana, della vita religiosa, è immagine della nostra morte, ed è questo il messaggio, la certezza che portiamo con noi».
Le riflessioni che proponiamo in queste pagine vogliono aiutarci a pregare, approfondire e meditare gli incontri di Gesù riportati dal Vangelo domenicale. Sono tanti i personaggi evangelici che possono testimoniarlo: incontrare Gesù è incontrare Dio; è incamminarsi su una via sicura che conduce a lui. Gesù è la via verso il Padre: ce lo ricorda un brano del Vangelo di Giovanni che ci sembra utile riportare di seguito.
Come seguire il Signore Gesù, come camminare «sulle sue tracce» (1Pt 2,21)? A questa domanda cerca di dare risposta Enzo Bianchi attraverso le sue profonde riflessioni qui raccolte. Esse vogliono accompagnare la meditazione dei vangeli domenicali, seguendo idealmente i passi del Signore.