"Quando hai la forza di dire: 'Voglio tornare a casa', troverai la porta aperta; Dio ti viene incontro perché ti aspetta sempre, Dio ti aspetta sempre, Dio ti abbraccia, ti bacia e fa festa. Così è il Signore, così è la tenerezza del nostro Padre celeste". Questo testo di Papa Francesco illumina la riflessione contenuta in questo volume su un tema che da sempre accompagna la rivelazione biblica: quello dell'amore gratuito e paziente di Dio. In queste pagine sono affrontate tre tematiche: il peccato, la misericordia e la conversione. Si tratta in realtà di tre volti di uno stesso aspetto: la consapevolezza di essere figli di un Dio che non si lascia scoraggiare di fronte al peccato, che tende continuamente la sua mano piena di misericordia affinché l'uomo vi si appoggi. Per questo, nei piani di Dio, dagli sbagli commessi non nasce la sfiducia, bensì la fede: il desiderio di tuffarsi in quella mano e farsi rivestire del suo contenuto d'amore.
Il Cardinale Comastri ci regala in questo nuovo libro una meravigliosa catechesi sulla vita cristiana, soprattutto su come, grazie a Gesù, il mondo ha potuto vedere gli occhi e il volto di Dio. Noi crediamo, infatti, e questo è il messaggio che ripetiamo senza mai stancarci, che in Gesù Cristo Dio stesso è entrato nella storia degli uomini. Dobbiamo allora, osserva il Cardinale Comastri, lasciarci attraversare da questa bella notizia, fino a farla cantare dentro e a farla diventare testimonianza. Noi crediamo e sappiamo, per fede, che Dio si è fatto vicino, è entrato nella nostra storia, per cui non dobbiamo avere più paura, qualsiasi cosa accada. Ecco perché c'è speranza, ecco perché i cristiani, con la loro vita, devono annunciare a tutti questa speranza. Soprattutto in un momento in cui, per la prima volta, la Chiesa di Dio vive in un contesto in cui è esplosa una delle più drammatiche povertà che l'uomo possa conoscere: la povertà degli ideali e dei valori, la povertà delle ragioni per amare la vita.
Ciascuno di noi ha bisogno di compiere un viaggio verso la parte più profonda di sé: l’interiorità o il cuore di biblica memoria. Proprio lì Dio ci aspetta per incontrarci e far festa con noi.
Tornando a casa è un cammino in sette capitoli, ognuno dei quali affronta una tematica ben precisa, pensato af nché questo viaggio interiore sia possibile per tutti, anche per chi non ha particolare dimestichezza con tematiche spirituali o con esperienze di preghiera particolari.
Le ri essioni sono accompagnate da esercizi di preghiera che tutti possono mettere in pratica e che possono aiutare a capire e interiorizzare quanto descritto nelle pagine.
Se l’acedia è atonìa, la vanagloria provoca una sorta di iper-tonìa: in noi si risvegliano il vigore e la forza, e tutto in vista della lode, dell’applauso altrui. Eppure, paradossalmente, la vanagloria e l’acedia sono probabilmente i vizi più diffusi nella nostra società: certo, l’acedia scaccia la vanagloria e la vanagloria l’acedia, ma entrambi questi vizi saturano l’aria che respiriamo. La vanagloria è davvero una tentazione sottilissima e assai difficile da discernere, un vizio multiforme che ci attacca da ogni parte: «facilmente si mescola a ogni opera virtuosa».
L’orgoglio, strettamente legato alla vanagloria, è invece il vertice e il più sottile di ogni peccato e, nel contempo, si cela in ognuno di essi.
Enzo Bianchi (1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. È autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue, sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi. Collabora con «La Stampa», «Avvenire», e, in Francia, con «La Croix», «Panorama» e «La Vie». Autore di diversi libri come Il pane di ieri (Einaudi, 2008), Ogni cosa alla sua stagione (Einaudi, 2011), per le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri: Il Padre nostro. Compendio di tutto il Vangelo (20082), L’amore vince la morte (20082), Ascoltate il figlio amato! (2008), Perché pregare, come pregare (2009), Il Padre Nostro spiegato da Enzo Bianchi (2010), Una lotta per la vita. Conoscere e combattere i peccati capitali (20112) e Le tentazioni di Gesù Cristo (2012).
In queste pagine sono presentate alcune coppie di cui la Bibbia racconta gli amori e i tradimenti, le storie familiari e gli amici, le attese e le delusioni, le gioie e i dolori, i dubbi e gli entusiasmi.
Vicende lontane nel tempo, ma in realtà vicine a quelle vissute oggi da tante coppie; questa sintonia permette di scoprire una verità sorprendente e consolante: l’amore tra un uomo e una donna, la vita a due, è da sempre conosciuta e amata nella buona e nella cattiva sorte, da Colui che l’ha pensata e creata.
Tra gli argomenti trattati: Adamo ed Eva: luci e ombre dell’amore Abramo e Sara: il desiderio di un figlio Isacco e Rebecca: lo sguardo sui figli Giuseppe e la moglie di Potifar: il prezzo della fedeltà Boot e Rut: l’amore oltre la vedovanza Davide e Betsabea: l’attrazione fatale Giuseppe e Maria: il segreto dell’intesa Pilato e la moglie: il diverso modo di ragionare Aquila e Priscilla: la famiglia chiesa domestica
"Solo l'uomo spirituale, che accoglie la Parola, comprenderà a fondo e sarà guidato all'unica conoscenza possibile di Dio". Questo il tema del presente volume, che offre al lettore - in una versione commentata, così da facilitare il primo approccio all'opera del riformatore ginevrino - i primi dodici capitoli dell'Istituzione della religione cristiana. L'attualità dell'opera di Calvino è evidente fin dal titolo: come conoscere Dio è, infatti, la grande domanda di ogni credente e di ogni persona in cerca. Calvino si chiede come possa l'uomo pensare di incontrare il divino nella propria esistenza e nel cosmo, a partire dalla scoperta della propria fragilità; e giunge a definire come unica certezza dell'incontro possa essere la Sacra Scrittura che ci è donata. A partire dall'accoglienza della Parola di Dio, infatti, noi possiamo anche comprendere tutto il resto che ci appartiene, la nostra stessa vita, il nostro peccato e gli atti di provvidenza di Dio nel mondo.
L'Amore di Dio danza in mezzo alle nostre ricorrenti meschinità, le sfida, le provoca, le affronta, le vince; sì, le vince con l'arma che Dio solo sa usare: la misericordia senza limiti. Questo è il mistero bello di Dio, che la Bibbia ci presenta e ci svela.
Nella Bibbia Dio pone domande, solleva interrogativi, stimola la libertà e la scelta dell’uomo… Fin dalle prime pagine della Genesi, il “Dove sei?” di Dio raggiunge l’uomo liberandolo dalla vergogna in cui si è rannicchiato dopo il primo peccato. Allo stesso modo, nel cuore del mistero pasquale, quel “Donna, perché piangi?” asciuga le lacrime di una comunità smarrita, restituendo ai discepoli la speranza e la fiducia.
In questo volume, l’autore, con la profondità e la concretezza che lo caratterizzano, offre un percorso di riflessione attorno agli interrogativi di Dio, nella speranza che la Scrittura continui ad essere un testo che prima di offrire risposte renda sensibile il cuore dell’uomo alle domande del suo Creatore.
Gregorio Vivaldelli, nato nel 1967, vive a Riva del Garda (TN) con la moglie e i quattro figli. Ha conseguito la specializzazione in Scienze Bibliche e il dottorato in Teologia Biblica a Roma. Insegna Sacra Scrittura allo Studio Teologico Accademico di Trento, al Corso Superiore di Scienze Religiose e alla Scuola Diocesana di Formazione Teologica. Svolge un servizio di formazione teologico-biblica in Italia e all’estero. È tra i responsabili della Comunità Shalom di Riva del Garda, un’associazione di laici cattolici che promuove la pace, la gioia e la condivisione con i poveri del mondo. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Immagini di coppia nella Bibbia, (2004); “Il Signore è mia luce e mia salvezza”. Il Sal 27 e il suo contributo per una teologia biblica della fiducia in Dio, (2004); Parla, Signore, questa famiglia ti ascolta. Pregare in famiglia con la Bibbia, (2005) [in collaborazione con don Piero Rattin]. Inoltre, con Ancora: Se di domenica la Parola. Un laico commenta il Vangelo. Anno C (2003); Anno A (2004); Anno B (2005).
Quando parliamo di pace, siamo portati a pensare quasi sempre a una pace orizzontale: tra i popoli, le razze, le classi sociali, le religioni. La parola di Dio ci insegna che la prima e più essenziale pace è invece quella verticale, tra cielo e terra, tra Dio e l'umanità. Da essa dipendono tutte le altre forme di pace. Un tema di dolorosa attualità, al centro della predicazione delle meditazioni di padre Cantalamessa alla Casa Pontificia, in presenza di papa Francesco, ora finalmente disponibili per tutti. Un volume in tre parti, che affronta il tema della Pace come dono di Dio in Cristo; come compito di ogni credente; come frutto dello Spirito. Tre aspetti cari a papa Francesco e un ricco percorso di meditazione per ciascuno di noi.
In una piccola ma ricchissima "grammatica delle emozioni di Dio", Gianfranco Ravasi compie un viaggio all'interno delle Scritture e dell'animo umano: un vero e proprio album di emozioni spesso tra loro opposte. Si tratta di uno spettro cromatico emotivo che procede dal violetto gelido dell'angoscia o paura e approda al rosso caloroso della gioia o della tenerezza. Testimonianza di come la Bibbia non abbia paura di scandagliare il mondo dei desideri senza separare il conoscere intellettivo da quello affettivo. Un "ritratto" di Dio che spazia dalla sua "gelosa tenerezza" all'angoscia di Gesù. Un testo e capace di sorprendere il lettore che si troverà specchiato nei mille fili emotivi che attraversano la Scrittura.
Gli scritti spirituali di Don Domenico Masi (1880-1964). Nato a San Clemente (Forlì) nel 1880, prete dal 1905, fu cappellano militare in Libia (1911) e poi tenente della sanità in Friuli durante la prima guerra mondiale. Fatto prigioniero a Caporetto, è condotto in campo di concentramento in Germania. Tornato in Italia, inizia (1915) la pubblicazione del periodico Ramoscello d’olivo e nel 1925 fonda la congregazione delle suore “Sorelle dell’Immacolata” e successivamente, tra il 1926 e il 1945, orfanotrofi, case di riposo, case religiose e altre opere assistenziali, che dovrà ricostruire dopo la seconda guerra mondiale. Per aiutare i giovani e gli operai apre una tipografia, una falegnameria e una fabbrica di mattonelle. Nel 1960 si ammala gravemente, finché muore il 1° aprile 1964.