Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. Questa è tante volte la santità della porta accanto. (Papa Francesco) «Sono cinque i pannelli dell'affresco della santità che Papa Francesco dipinge: la chiamata, due sottili nemici, le beatitudini, cinque caratteristiche, la lotta per la vittoria. Non siamo di fronte ad un sistema chiuso e compiuto in sé stesso, ma ad un affresco le cui pennellate domandano a ciascuno di noi di intervenire, di mettere la propria mano e il proprio cuore dentro la pittura, di prendervi parte e di trovare il proprio posto. «Non ci si deve aspettare qui un trattato sulla santità, con tante definizioni e distinzioni che potrebbero arricchire questo importante tema, o con analisi che si potrebbero fare circa i mezzi di santificazione. Il mio umile obiettivo è far risuonare ancora una volta la chiamata alla santità, cercando di incarnarla nel contesto attuale, con i suoi rischi, le sue sfide e le sue opportunità». Con l'Introduzione di Maurizio Gronchi. In appendice Lettera Placuit Deo della Congregazione per la Dottrina della Fede su alcuni aspetti della salvezza cristiana. Indici a cura di Giuliano Vigini.
Verrà presentata il 9 aprile la nuova esortazione apostolica di papa Francesco: Gaudete et exsultate.
L’oggetto principale dell’esortazione riguarda la santità e la vocazione: la chiamata alla santità per tutti i battezzati.
È un tema contenuto nel capitolo V della costituzione conciliare Lumen gentium: papa Francesco ha già più volte tratto spunto da qui per le sue catechesi e anche per il suo magistero sul «popolo santo e fedele di Dio» così centrale nei suoi interventi.
La santità, spiega papa Francesco, «è qualcosa di più grande, di più profondo che ci dà Dio. Anzi, è proprio vivendo con amore e offrendo la propria testimonianza cristiana nelle occupazioni di ogni giorno che siamo chiamati a diventare santi».
PUNTI DI FORZA
• Edizione speciale con Introduzione di Maurizio Gronchi ed Indici a cura di Giuliano Vigini.
• Numerosi sono poi i riferimenti che papa Bergoglio ha fatto nel corso di questi cinque anni all’importanza e alla centralità del «santo e fedele popolo di Dio».
• L’esortazione sottolinea l’importanza dei laici nella Chiesa, tema conciliare sempre ribadito da papa Francesco: «I laici sono parte del Santo Popolo fedele di Dio e pertanto sono i protagonisti della Chiesa e del mondo; noi siamo chiamati a servirli, non a servirci di loro».
• In Appendice la lettera Placuit Deo della Congregazione per la Dottrina della Fede su alcuni aspetti della salvezza cristiana.
Prendendo spunto da un’immagine musicale questo volume si sofferma su un “seme” teologico di papa Francesco: l’armonia. Dal punto di vista musicale, l’armonia è l’insieme di percezioni sonore naturali e gradevoli dei suoni o delle voci, che esprimono bellezza, sentimento, ordine tra le parti. L’approccio pastorale di papa Francesco rispecchia questo cammino, che si può profilare in tre movimenti. Fin dai primi gesti del pontificato emerge un andante sostenuto che con lo scorrere del tempo si sviluppa attraverso modalità e iniziative che rispondono al progetto di far progredire la Chiesa dal di dentro, per suscitare uno slancio missionario che tocchi tutti i livelli della struttura ecclesiale. Il secondo movimento è l’adagio, con la sua atmosfera serena e armoniosa. Il terzo movimento è allegro: un passo veloce nella gioia, cadenzato ritmicamente, di solito iniziale dell’opera che viene poi ripreso nel finale. L’armonia diventa così il sottofondo del pontificato di papa Francesco, con la sua più volte richiamata attenzione alla sinodalità nella Chiesa per un mondo più armonioso, con la sua ripresa dell’apertura del Concilio Vaticano II, con la sottolineatura del dono del femminile, fattore di armonia per il creato. L’armonia è anche un modo per risolvere le dissonanze e smascherare le false consonanze, come fa papa Francesco con il suo magistero quotidiano.
Chiamata a riflettere la luce di Cristo, la Chiesa esiste per la missione e diventa se stessa se esce da sé per incontrare gli uomini, per annunciare la Parola che salva e per testimoniare nell’amore la salvezza ricevuta. Nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, papa Francesco ci offre una guida per questo percorso impegnativo e affascinante, che deve portare la Chiesa ad attuare in ogni momento una dinamica di
uscita, di condivisione e di annuncio. Tale processo esige una veri ca meticolosa e costante delle sue strutture, in modo da togliere da esse la ruggine della ripetitività, della tiepidezza e del conformismo. Esige una conversione continua da parte della Chiesa alla Parola di Dio, essendo la Chiesa creatura della Parola e dovendo restare sempre tale per essere autenticamente se stessa.
Accogliendo l’invito che papa Francesco ha rivolto alla Chiesa italiana, queste pagine desiderano essere un aiuto a leggere più in profondità e a seguire più concretamente l’Evangelii gaudium.
Sulla base di queste solide premesse, il volume si sofferma sul rinnovamento spirituale che deve attraversare la Chiesa italiana da cima a fondo, alla luce dell’Esortazione di Francesco e sulla scia del quinto Convegno ecclesiale nazionale – svoltosi a Firenze nel novembre 2015 – che con i suoi orientamenti conclusivi ci guiderà nei prossimi anni.
Non servono più neppure le indagini sociologiche per rendersi conto che alla Chiesa italiana qualcosa manca. Mancano i ragazzi e i giovani; mancano le donne, in particolare quelle che si avviano verso o che hanno appena fatto il loro ingresso nell’età adulta; mancano ancora i rappresentanti di un laicato che vive la propria appartenenza ecclesiale in presa diretta e non per gentile concessione del parroco o del responsabile del movimento di turno.
Accanto a questa prima realistica constatazione, ne emerge tuttavia subito un’altra ed è quella per la quale a questa Chiesa è urgente trovare nuovi sentieri, nuove pratiche, nuovo entusiasmo missionario. Ed è proprio qui che la parola autorevole e profetica di papa Francesco intreccia il cammino verso il proprio rinnovamento da parte della Chiesa italiana. In Evangelii guaudium, manifesto programmatico dell’attuale pontificato, sono indicati sia i nodi problematici che le piste di soluzioni per porre rimedio alla situazione prima indicata. Senza troppe carezze, papa Francesco costringe la Chiesa che è in Italia a riconoscere che le sue comunità sono poco abitabili dai giovani e che la questione dell’amministrazione del potere – sostanzialmente in mano agli uomini del sacro – è il vero luogo di frizione con l’universo.
Dal 13 marzo 2013, giorno dell'elezione al soglio pontificio di Jorge Mario Bergoglio, abbiamo sentito molto spesso espressioni come «Per la prima volta un Papa...» in merito a incontri, nomine, riforme e viaggi apostolici che lo vedono protagonista. Ripercorrendo gesti inusuali, intuizioni pionieristiche, scelte inedite (non di rado dirompenti) di Francesco, questo libro vuole offrire un ritratto, al tempo stesso originale e documentato, del primo Pontefice gesuita di sempre, venuto «dalla fine del mondo». Evidenziando un filo rosso: il bruciante desiderio del Papa che ha voluto chiamarsi Francesco (un altro inedito storico) che la radicalità del Vangelo sine glossa sia messa al centro sempre: nella Chiesa, nella società, nelle relazioni quotidiane. Il salutare scossone di Bergoglio esprime la volontà di tornare alle origini e chiama, dunque, a una testimonianza più limpida e coraggiosa di Cristo all'uomo di oggi. Ovunque, fino alle estreme periferie, geografiche ed esistenziali.
La fede è il cuore di tutto ripercorre le tappe più profonde del dialogo di papa Francesco e dei giovani sul tema della fede. Tra loro esiste una simpatia, una “passione” reciproca, un piacere di stare insieme che diventa confidenza. La capacità di entrare in sintonia porta Francesco e i giovani al dialogo, a comunicare, e da questa conoscenza forse è nata la decisione del Sinodo dei giovani del 2018.
Francesco si sente in cammino con i giovani, compagno di viaggio sulla strada «illuminata da una speranza più alta: quella che ci viene dalla fede in Cristo», e queste pagine sono quasi la trascrizione di un colloquio a più riprese, avvenuto in contesti diversi, in un succedersi di domande e risposte sulla fatica del credere, ma anche sulla gioia del trovare, pregustando le sorprese di Dio, il gusto di Dio.
Un libro pieno di aneddoti e ricordi familiari e di gioventù attraverso cui papa Francesco si racconta e regala piccole perle di saggezza e umorismo.
Come più volte indicato da papa Francesco, «oggi la Chiesa ha bisogno di crescere nel discernimento, nella capacità di discernere». Parlare di discernimento significa mettere a tema le occasioni o gli ambiti in cui sperimentiamo il dubbio, l’incertezza, la fatica di capire qual è la cosa giusta da fare, la direzione verso cui muovere il prossimo passo, che si tratti delle grandi decisioni della vita o delle tante opzioni che orientano il nostro stile di vita. Questo libro, ispirandosi alla prospettiva di fondo di papa Francesco, alla spiritualità che lo anima, al pensiero teologico che struttura le sue parole e azioni, vuole proporre qualche spunto per far cogliere al lettore che cosa è in gioco nelle diverse declinazioni di questa parola chiave. La speranza è che gli stimoli che il volume prova a offrire incoraggino a scavare più profondamente nella propria interiorità, per scoprire quel tesoro nascosto capace di riempire di gioia chi lo trova.
Il magistero di papa Francesco, come ben dimostra questo volume, è quanto mai sensibile alle antiche e nuove, manifeste e occulte accuse alla carne di Cristo e dei suoi fratelli. Colpisce come l'argomento sia costantemente presente nelle sue omelie, da arcivescovo di Buenos Aires prima, da pontefice poi. Non è solo la presenza diffusa nella sua predicazione a rendere emblematico il tema della carne nella teologia di Francesco, ma anche il modo organico di trattarlo. Tutti i misteri del Credo cristiano e l'insieme della pratica evangelica sono interpretati alla luce della carne di Cristo e dei suoi fratelli. Si può senz'altro dire che la carne rappresenti il nesso sistematico della teologia di papa Francesco, proprio come lo fu per Ignazio di Antiochia, Ireneo di Lione e Tertulliano. Perciò, se si vuole incontrare il magistero di papa Francesco, è impossibile eludere il suo accorato e argomentato richiamo alla carne, appello rivolto ad ogni uomo, ad ogni battezzato, pastori e teologi compresi.
Alcuni svegliati in piena notte, altri avvisati da parenti e amici con un sms. Qualcuno addirittura informato mentre si trovava in aeroporto, nella savana o a pranzo con gli amici. È l'effetto sorpresa di Francesco, che ha sconvolto le vite di questi uomini di Chiesa, provenienti dai quattro angoli della terra e diventati all'improvviso cardinali. Per la prima volta tutti insieme, i nuovi porporati di Francesco si raccontano in questo volume, svelando anche i motivi, finora nascosti, di tante scelte inconsuete di Jorge Mario Bergoglio. Perché, ad esempio, Francesco, nei suoi concistori, predilige le diocesi della "fine del mondo- a scapito di quelle storicamente cardinalizie? Perché non informa prima i nuovi porporati destinati a ricevere la berretta? Questi e altri dubbi vengono adesso sciolti dalla viva voce dei più stretti collaboratori del Pontefice. Un viaggio inedito che parte dal cuore della cristianità, la Città del Vaticano, e che finisce in Oceania, attraversando tutti gli altri continenti. Con clamorosi retroscena, mai svelati, anche sul conclave che ha eletto PapaFrancesco.
Ogni domenica papa Francesco chiede ai fedeli, al termine dell’Angelus, di “ricordarsi di pregare per lui”. Egli stesso, però, in questi anni si è rivelato un vero maestro di preghiera, nel solco del fondatore della Compagnia di Gesù, quell’Ignazio che “inventò” gli esercizi spirituali come tempo dedicato a stare in presenza di Cristo. In questo libro, dunque, il lettore troverà le preghiere che papa Francesco ha recitato pubblicamente in questi anni; ma anche quelle che appartengono alla sua formazione e devozione personale e, infine, le sue profonde riflessioni sull’arte del pregare, dello stare di fronte a Dio meditando la Parola e trasformandola in appello orante.
Un vero e proprio “manuale” per avvicinarsi all’arte della preghiera e per cominciare a coltivarla.
Tra le altre, presenti nel libro troviamo due fra le preghiere più amate dai fedeli: la preghiera delle cinque dita e la preghiera a Maria che scioglie i nodi.