Parlare del dolore è difficile e drammatico. Rischia la retorica. E se fosse proprio chi soffre a condurre la riflessione? Allora la prospettiva cambia. Spaccato in due è l'alfabeto di Gianluca, un ragazzo di vent'anni che per due ha combattuto contro un sarcoma osseo, coinvolgendo nella sua lotta amici e compagni di scuola, trasformando, grazie alla fede, la sua e - soprattutto la loro vita. Gianluca è morto il 30 gennaio 2015, pochi giorni prima dell'uscita del suo libro, che ora resta per tutti come un messaggio di speranza.
In queste note biografiche vedrete una donna eccezionale, importantissima per la Chiesa, innamorata di Cristo, della Scrittura e dell'Eucaristia. Aveva chiara coscienza del fatto che la missione che Dio le aveva dato era appoggiarmi, difendermi e correggermi per il bene del Cammino Neocatecumenale. Rendo grazie a Dio per Carmen, che mi ha sempre detto la verità, costantemente. Era una donna profonda, autentica e libera nella sua relazione con tutti. Era molto intelligente. Amava Cristo e la Chiesa e il Papa al di sopra di tutto... Crediamo che Carmen è con il Signore, è già nella festa. Queste note biografiche non sono solo per i fratelli del Cammino, bensì per tutta la Chiesa, per far conoscere una donna straordinaria, che ha vissuto la fede in grado eroico. Carmen Hernández! (Dalla Prefazione di Kiko Argüello).
Mons. Alfred Xuereb è stato per cinque anni e mezzo "secondo" segretario personale di Benedetto XVI. Ha accompagnato il Papa nei contesti della sua vita quotidiana più personali e forse meno noti al grande pubblico. Frutto di questi anni è il presente "diario", in cui don Alfred condivide con noi i suoi ricordi personali, emotivamente intensi, di quel periodo. Le Messe del mattino celebrate da Papa Benedetto nella cappella del Palazzo Apostolico, talvolta arricchite da bellissime omelie, le passeggiate nei Giardini Vaticani e in quelli di Castel Gandolfo, i viaggi all'estero, le grandi celebrazioni, i momenti della preghiera e del riposo, gli incontri con Mons. Georg, l'amatissimo fratello, il clima della vigilia natalizia, con i canti e i ricordi d'infanzia di Papa Benedetto, l'amore per gli animali... Non mancano le pagine in cui don Alfred esprime la sua partecipazione ai momenti difficili, di travaglio e di sofferenza, del servizio di Benedetto XVI. Discreti i cenni al diminuire delle forze del Papa; ricche di grande e contenuta emozione le pagine sulla rinuncia al Pontificato. Chiude il libro il commosso commento al funerale che testimonia - anche fotograficamente - l'affetto dei fedeli verso Benedetto XVI. Un diario dai contenuti personali che ora diventa, a suo modo, dopo che Benedetto XVI è tornato alla casa del Padre, anche un libro di storia.
Fratel Biagio Conte, missionario laico, fondatore di opere di carità, credente capace di smuovere le coscienze, ha pregato, digiunato e attraversato in pellegrinaggio l'Italia e l'Europa intera, per sensibilizzare i cuori dei cittadini e delle istituzioni all'impegno per la pace, all'attenzione verso i più fragili, alla convivenza fra i popoli. Ha lasciato la vita terrena il 12 gennaio 2023, dopo una malattia affrontata con la forza, la fede e la speranza con cui ha sempre vissuto. Le sue battaglie non violente hanno lasciato un segno, un'eredità per la Chiesa e per la società tutta che non va dispersa, ma custodita e valorizzata. Quando a Palermo si dice "Biagio Conte- non si indica solo quel "piccolo servo inutile- dagli occhi azzurri illuminati dalla fede, bensì un punto di riferimento per l'universo dei derelitti, un luogo di accoglienza per gli scartati della terra, un posto in cui la speranza non muore, perché per tutti c'è una seconda possibilità. «Sbracciati e datti da fare» è il motto di chi varca i cancelli della Missione di Speranza e Carità, tre comunità principali a Palermo con altri satelliti in tutta la Sicilia, fondate in luoghi condannati all'abbandono per decenni, edifici a cui è stata donata una nuova vita al servizio del territorio.
Nel tragico periodo precedente la fine del secondo conflitto mondiale, Rolando Rivi, un ragazzo di San Valentino (Castellarano, Reggio Emilia), buono e intelligente, di famiglia contadina, seminarista quattordicenne dalla vocazione precoce, reo unicamente di vestire l’abito sacerdotale e di manifestare con fierezza la sua appartenenza a Gesù e alla Chiesa, viene barbaramente percosso e ucciso in odio alla fede da partigiani comunisti. Di Rolando Rivi è stato riconosciuto il martirio e oggi il seminarista martire è beato. Una storia esemplare e commovente.
Il volume è arricchito da lettere e documenti del padre e dagli Atti del processo, inoltre il libro è interessante perché offre spunti di riflessione su un periodo storico italiano – la Resistenza – che necessita di ulteriori approfondimenti.
L'AUTORE
Paola Giovetti, curatrice del volume, è nata a Firenze ma risiede a Modena. Laureata in lettere presso l’Università di Bologna, da molti anni si dedica alla ricerca nel campo della psicologia e dei fenomeni mistici. Scrive su giornali e riviste. Ha pubblicato presso le Edizioni San Paolo i seguenti libri: Teresa Neumann; Santa Rita da Cascia; Madri e mistiche: Anna Maria Taigi ed Elisabetta Canori Mora; Santa Clelia Barbieri; Le apparizioni della Vergine Maria; I fenomeni del paranormale; La monaca e il poeta: Anna Katharina Emmerick e Clemens Brentano.
Questo libro presenta per la prima volta la figura di Chiara Badano attraverso una lettura organica e sistematica della sua ricchissima spiritualità, capace di effondere una luce d'amore nelle temperie di un mondo sempre più scristianizzato. Il suo itinerario interiore viene indagato qui coniugando il carisma della spiritualità focolarina e i contributi di grandi maestri della spiritualità cristiana: l'Amore totale, l'abbandono alla volontà di Dio, la categoria della sponsalità sono i cardini della sua esperienza di vita, vissuti con quel sorriso radioso che li disegna come credibili e imitabili. Attraverso i documenti e le testimonianze del processo di beatificazione, tramite i racconti di chi l'ha conosciuta personalmente e di chi incontra oggi la sua vicenda, emerge il ritratto di una ragazza della provincia italiana che sa ancora incarnare, dopo quasi trent'anni dalla sua morte, una proposta di fede semplice e radicale al tempo stesso. I giovani trovano in Chiara il volto di Cristo, attraverso una luce di resurrezione che squarcia il velo del materialismo e del nichilismo in cui paiono avvolti, e individuano un percorso di fede segnato dal "sempre sì" che la giovane focolare ha lasciato loro in eredità.
La vicenda mistica di padre Dolindo è complessa: inizialmente la Chiesa approva tutte le sue pubblicazioni per poi metterle all'Indice dei Libri Proibiti nel 1940. Nel 1967, però, padre Pio, poco prima di morire, scriverà: "Niente di quanto è scaturito dalla penna di don Dolindo deve andar perduto". La biografia del mistico napoletano, per mano della giornalista Batkiewicz-Brozek, è un racconto molto toccante di una biografia spirituale tra le più sconvolgenti del XX secolo.
In quest'opera vengono ripresentati gli scritti completi di Benedetta Bianchi Porro: I diari nei quali Benedetta, obbedendo a una precisa indicazione della madre, fin da bambina si abituò a descrivere la vita intorno a sé. I pensieri scritti su suggerimento di padre Luciano Viale: frasi incisive, aforismi che evidenziano il formarsi della spiritualità di Benedetta. L'epistolario dove, attraverso le lettere scritte e ricevute, Benedetta fece conoscere a un numero crescente di persone la vita intensa che si andava sviluppando nel suo spirito. Gli scritti minori, temi ed esercitazioni scolastiche grazie ai quali è possibile approfondire soprattutto l'adolescenza, la formazione e la vita di famiglia di Benedetta. Arricchita dal testo dell'omelia per la beatificazione, quest'opera è una porta privilegiata per conoscere intimamente lo straordinario percorso di fede, di speranza e di amore che la "passione- di questa giovane donna ha lasciato in eredità ai nostri fragili giorni. Ai giovani d'oggi, Benedetta si offre come esempio di impegno nelle scelte difficili della quotidianità. Ai sofferenti, ai tanti disperati che faticano a trovare un senso per l'esistere e un motivo che permetta di affrontare il dolore, lascia in eredità la sua testimonianza fatta di passione per la vita, di una fitta rete di amicizie, di un'incrollabile fiducia nell'Amore.
Due linee destinate a intersecarsi partono da un’unica data, il 1901: a Torino, in una famiglia dell’alta borghesia, nasce Pier Giorgio Frassati e, in una delle chiese più antiche della città, Santa Maria di Piazza, si stabiliscono i padri Sacramentini.
Dopo gli anni dell’adolescenza, in cui maturò sensibilità e spiritualità iniziando a fare della comunione quotidiana un costante punto di riferimento, ecco l’incontro del giovane studente universitario con i «figli spirituali» di san Pier Giuliano Eymard, votati, secondo le intenzioni del loro fondatore, al culto dell’Eucaristia.
Di qui intense ore di adorazione, trascorse dall’«uomo delle otto beatitudini» nella chiesa affidata ai sacerdoti del SS. Sacramento, e un’entusiastica partecipazione alle loro Opere eucaristiche, in un’esemplare dimensione di fede e di carità che è bello riscoprire.
Destinatari
Un ampio pubblico.
Autore
Carla Casalegno è nata e vive a Torino. Dopo gli studi classici, si è laureata in lettere nell’ateneo torinese. Dopo due monografie su Pier Giorgio Frassati, Una vita di preghiera (Piemme 1988) e Una vita di carità (Piemme 1990), ne ha scritto la biografia (Pier Giorgio Frassati, Effatà 2005). Altre sue pubblicazioni di carattere storico e biografico sono: Nella tenda di Marta. Tre voci in armonia (Itaca libri 2000); la biografia della prima duchessa di Savoia-Aosta, Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna, Il sogno di una principessa in un regno di fuoco (Effatà 2003); Le più grandi storie d’amore di tutti i tempi (Effatà 2005); Vitalità spirituale a Torino (Effatà 2008), un percorso storico-artistico-religioso su una delle più antiche chiese di Torino, Santa Maria di Piazza.
Severino Dianich - tra i grandi protagonisti della Chiesa contemporanea - ha attraversato alcuni dei momenti decisivi della storia recente; scrive infatti: «Tanti sono gli eventi che abbiamo vissuto dagli anni Trenta del secolo scorso agli anni Venti del secolo presente, che mi sembrano troppi per essere contenuti nella manciata di decine di anni da me vissuti». Acuto osservatore del mondo e raffinato teologo, in queste pagine Dianich racconta, attraverso la sua vita, quasi un secolo di storia dell'umanità: «La mia generazione ha avuto la ventura di assaporare due tragiche dittature, quella fascista e quella comunista, una guerra mondiale durata cinque anni, la guerra fredda e il terrore diffuso di un conflitto atomico, l'avvento successivo, nei paesi più fortunati del mondo, di ricchezza e benessere... Data l'altra mia ventura di essere un prete cattolico, parroco, impegnato nella pastorale universitaria e professore di teologia, sarà facile capire con quanta passione abbia vissuto l'evento del Concilio ecumenico Vaticano II». In questa autobiografia riviviamo un mondo che non c'è più, che è passato «dal pennino e il calamaio alla penna stilografica, dalla macchina da scrivere al pc, dal dos al windows e poi ad altri infiniti nuovi marchingegni...»
Un testo ricco di testimonianze, dallo stile emotivo e commovente, in cui l'autore riesce con straordinaria semplicità a restituirci la santità di un ragazzo, ineguagliabile nella grandezza di aver saputo esprimere il meglio della sua generazione e nel poter essere ancora d'aiuto e di modello ai giovani di oggi e di domani. Matteo Farina è modello di fede, di speranza e di positività, in un tempo sempre più complicato e drammatico, e dimostra come la scoperta dell'amore di Dio possa trasformare la quotidianità in occasione e ogni dono terreno in sguardo rivolto verso il cielo, per il bene di tutti coloro che ci circondano.
Armida Barelli (1882-1952), figura cruciale del cattolicesimo italiano contemporaneo, è stata fondamentale nel proporre una nuova visione della donna, nella Chiesa e nella società. Da giovane prende sul serio la chiamata del Signore e si pone in ricerca. In un tempo in cui per le donne l'opzione era tra matrimonio e vita religiosa, matura una scelta nuova: l'apostolato laicale in forma associata. Da qui anche la sua vocazione alla consacrazione nel mondo con l'Istituto delle Missionarie. Si inserisce nel solco dell'Azione Cattolica portando una decisiva novità nell'organizzare le giovani in un apostolato popolare. Da Milano il suo impegno si irradia nel Paese, dove dà vita alla più numerosa e capillare associazione femminile. È spesso in viaggio tra mille disagi, tanto da sentirsi come "una zingara del buon Dio-. Protagonista della nascita dell'Università Cattolica, affianca Gemelli in un progetto di ampio respiro che unisce l'alta formazione all'apostolato popolare. Con l'Opera della Regalità contribuisce a rinnovare la partecipazione liturgica. Attenta alla storia del suo tempo, la Barelli forma una generazione di donne che si spendono nel campo sociale, sindacale e politico, nella fase fondativa della democrazia in Italia. Favorisce un'emancipazione radicata nella scelta vocazionale e volta a rendere le donne protagoniste della propria esistenza, nella vita familiare e sociale. Le pagine di Ernesto Preziosi, oltre a essere un'accuratissima ricostruzione storica della biografia e di tutta un'epoca, collocano l'opera della Barelli nel quadro della maturazione registrata dal movimento cattolico italiano nella prima metà del Novecento. Una collocazione che evidenzia il rapporto, per lei inscindibile, tra fede in Dio e impegno del cristiano nel mondo, offrendoci una biografia di grande attualità. Prefazione Papa Francesco.