Credere è imparare i sentimenti, i pensieri di Gesù, il Suo modo di fare; leggendo il Vangelo noi li conosciamo, sentiamo con Lui, li facciamo nostri, diventiamo Suoi discepoli. Il Suo Spirito ci dà la possibilità di vivere come Egli ha vissuto: prediligendo i poveri, gli emarginati, i più piccoli; lottando per la giustizia, spendendo nella libertà la nostra vita per loro. Lo Spirito ci dona la capacità di adorare, di pregare, di guardare alla nostra società piena di contraddizioni e di violenze con ottimismo. Dio ha tanto amato il mondo da mandarvi il Suo Figlio (Giovanni 3,16) e continua ad amarlo e dona a noi la possibilità di riconoscere al suo interno i segni della salvezza che lo Spirito continua a suscitare.
Queste meditazioni di carattere biblico e teologico sulVangelo di Giovanni sono ispirate da un principio caro alla tradizione giovannea e alla stessa rivelazione giudaico-cristiana: tutto ciò che è luce si manifesta.
Poiché ilVerbo è da sempre presso il Padre e la luce splende nelle tenebre, nessuno è in grado di fermare la forza rivelatrice e liberante della luce che resta e permane nella sua dinamicità e storicità. La luce è ciò che resta: è Dio fatto carne, l’Emmanuele.
Se è vero che Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre, lo spazio di questa luce è Gesù Cristo, impenetrabile luce dalla quale non ci resta che lasciarci toccare e illuminare.
L'autore
Edoardo Scognamiglio, teologo e filosofo, insegna Teologia dogmatica presso la Pontificia FacoltàTeologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e Dialogo interreligioso e Introduzione all’islam presso la Pontificia Università Urbaniana (Città del Vaticano). È consultore del Santo Padre per il Pontificio Consiglio della Famiglia. Dirige la rivista di teologia «Asprenas» e il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture a Maddaloni (Caserta). È ministro provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli e Basilicata. Ha pubblicato numerosi saggi di filosofia, teologia, storia delle religioni e letteratura. Attualmente, si dedica alla meditazione della Parola di Dio mediante la condivisione della Lectio divina con gruppi di giovani, di adulti e di consacrati.
Dopo un’ampia premessa in cui viene discussa l’ipotesi che l’evangelista, nella strutturazione del suo vangelo, possa essere stato influenzato dall’uso dei lezionari della sinagoga, lo studio analizza singolarmente le feste d’Israele nell’ordine in cui ricorrono nel Quarto Vangelo. Di ciascuna vengono esaminati l’origine, il significato e gli sviluppi nell’Antico Testamento, come pure la diffusione ed evoluzione nel giudaismo del I secolo e in quello rabbinico. Si passa quindi ad approfondirne la determinante presenza come sfondo temporale sacro su cui si sviluppa la vicenda di Gesù di Nazareth nel Quarto Vangelo.
In questo volume l’autore assume, nella sua piena verità, l’affermazione di Gesù che «la salvezza viene dai giudei», stimolando nuove vie di esegesi e di dialogo con il mondo ebraico, al di là e oltre gli stereotipi interpretativi di un rapporto di “sostituzione” o di “opposizione”.
Destinatari
Un libro destinato a un pubblico di studenti e accademici.
L’autore Renzo Infante ha conseguito la Licenza in Sacra Scrittura (Pontificio Istituto Biblico), il Dottorato in Teologia Biblica (Pontificia Università Gregoriana) e la Laurea in Filosofia (Università di Bari). Attualmente è professore associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Foggia e insegna Esegesi del Nuovo Testamento nella Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale di Napoli e nell’ISSR di Foggia. Ha approfondito questioni di esegesi giovannea, evidenziandone la continuità e gli aspetti innovativi rispetto alla matrice giudaica. Oltre a numerosi articoli e saggi di esegesi e teologia biblica, con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Sulle strade della gioia, con il Vangelo secondo Luca (1998) e Lo sposo e la sposa. Percorsi di analisi simbolica tra Sacra Scrittura e cristianesimo delle origini (2004).
5ª edizione settembre 2014
Collana FAME E SETE DELLA PAROLA