Presentiamo di San Basilio quindici omelie, sufficienti a conoscere la sua fede nel Signore e nella sua parola. Sono il frutto di una seria formazione retorica e di una "carità pastorale" che sa mettersi in sintonia con chi ascolta: sia con la gente comune che frequenta la chiesa, sia con i suoi presbiteri, sia con chi conduce vita ascetica nei monasteri da lui fondati e seguiti con continua, instancabile sollecitudine.
La pietà cristiana ha percorso lo stesso cammino di Cristo in quel rito religioso che è la Via Crucis, caro al cuore di ogni fedele, che in spirito di penitenza si è affiancato a Gesù sulla via del Calvario. La Croce non è solo patibolo infamante, ma è via, anzi nel linguaggio biblico è vita. La Croce è quindi anche e soprattutto il sentiero della Vita: Via Crucis, Via Vitae. Il tratto di strada rappresentato va dal pretorio di Ponzio Pilato, dove Gesù viene condannato a morte (prima stazione) fino alla cima del Calvario, dove viene affisso alla Croce, alta fra cielo e terra, e dove si trova "un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo" (Gv 19,40) in cui verrà deposto il corpo di Gesù (quattordicesima stazione). Le immagini e le parole che illustrano questo itinerario della Via Crucis ci aiutano a diventare sempre più "vera icona" del Figlio: lo Sfigurato della Passione, il Trasfigurato nella Gloria.
In questi anni si è assistito ad un crescente interesse per le vicende storiche di singole comunità cristiane e a più attente indagini sulle origini della prima evangelizzazione in una o in un'altra area geografica. Quest'opera, oltre che atto di amore al Santuario del monte della Madonna, offre un contributo alla conoscenza delle sue vicende nel corso dei secoli: una rivisitazione di pagine di storia che interessano non soltanto l'Abbazia di Praglia ma anche le varie comunità parrocchiali distribuite sui Colli Euganei. Dal testamento di Wirixolo del 1253 - il primo documento che accenna alla chiesa del Monte - fino ai nostri giorni, la storia del Santuario, con le sue alterne vicende, è ripresentata nel suo lento e non sempre lineare svolgersi. Meta di pellegrinaggi il Santuario resta sempre, nel fluire del tempo, luogo di forte richiamo alla vita cristiana e alla devozione a Maria Santissima.