Riflessioni per una teologia della gioia e del piacere. In questo libretto di commento al testo biblico del Cantico dei Cantici ogni coppia è invitata a vivere l’amore con più romanticismo, a intensificare il rispetto, la contemplazione reciproca a livello di anima, cuore e corpo, ad approfondire la stima e la fiducia nel partner, combattendo contro l’uso egoistico dell’altro, godendo i piaceri sani. Sì, perché piace amare ed essere amati; piace il piacere, sinonimo di gioia, felicità, passione, emozione, divertimento, allegria. E così tentiamo qui una teologia del piacere.
Il matrimonio è l'incontro, il donarsi esclusivo, completo, totale, necessariamente a due. Ognuno è essenziale e con l'altro realizza l'universo umano, raccoglie ogni differenza e la sublima. Unirsi con una persona è cosa ben diversa che dividersi tra due o tra più persone. Il donarsi eleva e trasforma la soggettività in un Noi ove l'Io è eterno perché è un Noi di corpo e di spirito, che si espande dal passato immemorabile ad un futuro illimitato, grazie alla carne e al sangue che quell'unione crea. Questo libro vuole essere uno strumento per reclamare la presenza e lo spazio nell'ordinamento giuridico non di una "riserva indiana", ma di una scelta di vita che, pur tra tentennamenti, incertezze ed errori, ancora milioni di uomini e donne hanno affrontato e si sentono in grado di realizzare.