Mare Egeo, tra il golfo di Salonicco e lo stretto dei Dardanelli. Il monte Athos: il destino vuole che questo lembo di terra venga a trovarsi nel corso della storia come una zona di frontiera tra oriente e occidente, tra Bisanzio e Roma, tra l’Islam e la cristianità, in quella linea di breve confine che divide l’umano e il divino. L’architettura, le strade, tutto è armonico con la vita condotta dai monaci. A Marco Polo che, diretto in oriente, passava davanti alla penisola dell’Athos, fu detto che in quella lingua di terra abitavano i discendenti degli antichi filosofi greci. La continuità tra la “vera filosofia” degli antichi greci e il “metodo” della meditazione esicasta, ovvero la dottrina e pratica ascetica diffusa tra i monaci dell’Oriente cristiano fin dai tempi dei Padri del deserto: da qui prende le mosse l’itinerario tracciato dall’autore.
Forse la verità più straordinaria dell'età moderna è che certi tipi di tecnologia avanzano non in modo lineare, ma su curve esponenziali. Ogni anno una parte sempre più ampia del mondo della tecnica viene risucchiato in queste curve esponenziali. A grandi linee, ciò significa che ogni anno vede più innovazione rispetto a tutti gli anni prima messi insieme. Ciò implica che i prossimi vent'anni presenteranno cambiamenti tecnologici così profondi da rendere quasi irrilevante tutto ciò che è venuto prima. Questa velocità ci interroga e lo scenario diviene così complesso che sfida la nostra capacità di comprendere la tecnologia e i suoi prodigi. Questo testo prova a far risuonare alcune di queste domande.
Anton Cechov immagina che il ventidue di agosto di un anno
imprecisato di ne Ottocento il giardino dei ciliegi di Ljuba e
Gaev, proprietari terrieri nella Russia prerivoluzionaria, vada
all’asta per debiti insieme alla loro casa.
Ci troviamo in un’epoca-chiave della storia dell’umanità il cui esito può essere catastro co per tutto quello che abbiamo n qui chiamato umanità, epoca nella quale avviene un mutamento profondo e repentino delle condizioni percettive e cognitive, una trasformazione fondamentale della mente della quale non possiamo renderci conto in pieno. Ma si dice che i momenti critici nascondano sempre un’opportunità.
Il libro è rivolto a chi è attento alle trasformazioni del nostro vi- vere quotidiano a seguito non solo del nuovo ambiente creato dalle tecnologie, ma del modo in cui ci stanno cambiando, antropologicamente e biologicamente, nonché ai problemi – che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni – che comporta il necessario adattamento.