L'autrice, nel suo raccontare, torna indietro con la memoria per ripercorrere i tempi della sua infanzia "quando non c'era tanta abbondanza". Quando era gioia poter correre fuori a giocare, quando non servivano sofisticati giocattoli per svagarsi: bastava un bastone, un fil di ferro, un rocchetto, un qualsiasi oggetto, per suscitare la fantasia e divertirsi. Ricorda altresì le sue prime amicizie e rimpiange il senso di fratellanza e partecipe complicità che le univa.
Un nome, un prescelto. Se riuscirà a restare vivo per tre giorni sarà libero, ma al suo posto morirà qualcun altro. Sette persone, una villa e un "gioco" che permetterà loro di scoprire potenzialità di sé che non conoscevano, che nemmeno pensavano di possedere. Unico imperativo: sopravvivere.
Tim Burton è ormai considerato uno dei registi più importanti del cinema contemporaneo. I suoi film offrono una visione cupa e disperata, ma anche ironica e surreale, della realtà della vita americana, di cui raccontano gli aspetti più segreti, oscuri e grotteschi. In questo saggio l'autore ripercorre l'intera vicenda artistica del cineasta, analizza le sue opere dagli esordi fino all'ultimo film, "Sweeney Todd".
L'8 agosto 2006, giunge alla clinica Saint Just di Parigi, dissanguata e in stato di shock, la scrittrice Lisa Dagh, trentadue anni, un'esistenza vissuta fuori sincrono sin dall'infanzia. Quattro mesi dopo, la follia diventerà però senno, e la fede certa verso Dio.