Che cosa accomuna una ragazza che non si arrende e un seducente uomo in nero? Una cosa preziosa: una scatola in mogano coperta da una serie di bottoni colorati. Ma che cosa ottenere premendoli dipende solo da lei.
Gwendy Peterson ha dodici anni e vive a Castle Rock, una cittadina piccola e timorata di Dio. È cicciottella e per questo vittima del bullo della scuola, che è riuscito a farla prendere in giro da metà dei compagni. Per sfuggire alla persecuzione, Gwendy corre tutte le mattine sulla Scala del Suicidio (un promontorio sopraelevato che prende il nome da un tragico evento avvenuto anni prima), a costo di arrivare in cima senza fiato. Ha un piano per l'estate: correre tanto da diventare così magra che l'odioso stronzetto non le darà più fastidio. Un giorno, mentre boccheggia per riprendere il respiro, Gwendy è sorpresa da una presenza inaspettata: un singolare uomo in nero. Alto, gli occhi azzurri, un lungo pastrano che fa a pugni con la temperatura canicolare, l'uomo si presenta educatamente: è Mr. Farris, e la osserva da un pezzo. Come tutti i bambini, Gwendy si è sentita mille volte dire di non dare confidenza agli sconosciuti, ma questo sembra davvero speciale, dolce e convincente. E ha un regalo per lei, che è una ragazza tanto coscienziosa e responsabile. Una scatola, la sua scatola. Un bell'oggetto di mogano antico e solido, coperto da una serie di bottoni colorati. Che cosa ottenere premendoli dipende solo da Gwendy. Nel bene e nel male.
Una giovane donna mette nero su bianco frammenti della sua anima: parole che ripercorrono le tappe di un percorso di crescita, accettazione e scoperta - di sé, del proprio valore e della propria forza. Un viaggio in versi attraverso l'esperienza dell'amore e del dolore, della perdita e della rinascita. Si ricorda bambina, quando credeva nelle favole e aspettava un principe che arrivasse a salvarla. Si rivede prigioniera in una torre inespugnabile, vittima di sguardi, giudizi e false promesse, intrappolata in un corpo che lei stessa non aveva ancora imparato ad amare, fragile custode di un cuore di cristallo. Fino a quando, costretta dal destino ad attraversare il fuoco, capisce di non esserne stata annientata, di poter rimettere insieme tutti i pezzi, uno dopo l'altro, parola dopo parola. Scoprendo proprio in quelle parole, che sempre le hanno dato conforto, l'arma più potente per difendersi e salvarsi da sé, unica regina della propria vita.
Sleeping Beauties - il romanzo scritto da Stephen King con il figlio Owen - è una favola nera gloriosamente ricca di storie, idee, eventi e personaggi memorabili, che inizia con un "C’era una volta a Dooling" e termina con un finale degno di King. Potente, provocatorio, sorprendente.
"Che cos’è successo a Kitty?"
"Ha urlato per metà della notte. Ora dorme."
"Le è uscito qualcosa di comprensibile?"
"Sì, che la Regina Nera sta arrivando."
Dooling è una piccola città fortunata con una splendida vista sui monti e lavoro per tutti. È a Dooling, infatti, che qualche anno fa è stato costruito un carcere all’avanguardia destinato solo alle donne, che siano prostitute o spacciatrici, ladre o assassine, o ancora tutte queste cose insieme. Ed è una di loro, in una notte agitata, ad annunciare l’arrivo della Regina Nera. Per il dottor Norcross, lo psichiatra della prigione, è routine, un sedativo dovrebbe sistemare tutto. Per sua moglie Lila, lo sceriffo di Dooling, poteva essere un presagio. Perché poche ore dopo, da una collina lì vicina, arriva una chiamata al 911, ed è una ragazza sconvolta a urlare nel telefono che una donna mai vista ha ammazzato i suoi due amici, con una forza sovrumana. Il suo nome è Evie Black. Intorno a lei svolazzano strane falene marroni e sembra venire da un altro mondo. Lo stesso, forse, dove le donne a poco a poco finiscono, addormentate da un’inquietante malattia del sonno che le sottrae agli uomini. Un sonno dal quale è meglio non svegliarle...
Varsavia, 1939. Antonina ?abi?ska e suo marito, il dottor Jan ?abi?ski, gestiscono lo storico zoo della città con cura e dedizione. Quando la Polonia viene invasa dai nazisti, però, oltre ai bombardamenti e all'occupazione la coppia è costretta a sottostare anche al nuovo capo zoologo nominato dal Reich, Lutz Heck, che prevede un programma di allevamento selettivo per la struttura. Reagendo allo sgomento, i due coniugi si impegnano prima a salvare gli animali superstiti e poi, quando la violenza nazista si accanisce contro gli ebrei, non esitano a trasformare lo zoo e i suoi sotterranei in un rifugio per i perseguitati. All'odio per chi è diverso e alla follia di voler imporre alla natura un disegno mitomane, Antonina e Jan oppongono l'amore e il rispetto per la vita e per gli esseri umani, a costo di mettere in pericolo la propria famiglia. Grazie a loro, più di trecento ebrei e militanti della Resistenza polacca riusciranno a sfuggire alla furia nazista e a mettersi in salvo.
A trentaquattro anni, Russell Green ha tutto: una moglie fantastica, un'adorabile bambina di cinque anni, una carriera ben avviata e una casa elegante a Charlotte, in North Carolina. All'apparenza vive un sogno, ma sotto la superficie perfetta qualcosa comincia a incrinarsi. Nell'arco di pochi mesi, Russ si trova senza moglie né lavoro, solo con la figlia London e una realtà tutta da reinventare. E se quel viaggio all'inizio lo spaventa, ben presto il legame con London diventa indissolubile e dolcissimo, tanto da dargli una forza che non si aspettava. La forza di affrontare la fine di un matrimonio in cui aveva tanto creduto. Ma soprattutto la forza straordinaria di essere un padre solido e affidabile, capace di proteggere la sua bambina dalle conseguenze di un cambiamento tanto radicale. Alla paura iniziale, poco alla volta, si sostituisce la meraviglia di ritrovare dentro di sé le risorse che servono per fare il mestiere più difficile del mondo, il genitore. Russ scopre di saper amare in un modo nuovo, di quell'amore incondizionato che non deve chiedere ma solo offrire. E forse per questo potrà anche rimettersi in gioco con una donna alla quale dare tutto se stesso. Come il suo protagonista, anche Sparks si è messo in gioco e ha vinto la partita. Perché ha saputo raccontare non solo la storia d'amore tra un uomo e una donna, ma la verità di un sentimento tanto delicato e profondo quanto l'affetto che lega un padre e una figlia.
New York. Penelope ha sedici anni, quasi diciassette, e non è mai stata innamorata. Suo padre lavora al Museo di Storia Naturale, e lei ha trascorso l'infanzia circondata da reperti e dinosauri. Ed è proprio un evento devastante, pari a quello che ha spazzato via i dinosauri dalla Terra, ad abbattersi su di lei, il terzo anno di liceo, con la forza di mille meteoriti. Tutto è iniziato quando Keats, il ragazzo più bello che Penelope abbia mai visto in tutta la sua vita di sedicenne-mai-stata-baciata, è arrivato a scuola, si è seduto e l'ha guardata. Grandi occhi grigioverdi, una maglietta con un'immagine del Giovane Holden, una giacca blu di velluto a coste, con le toppe sui gomiti, e un profumo di cannella. Se mai avesse potuto far apparire il ragazzo perfetto, Penelope non sarebbe riuscita a fare di meglio. Non tutti gli incontri però sono destinati a un lieto fine, e lei si è ritrovata presto con il cuore spezzato. Ma, a volte, lasciar andare il passato è l'unico modo per trovare il proprio futuro, e così Penelope ha deciso di fondare il Piccolo Museo dei Cuori Infranti. Per guarire le proprie ferite e raccogliere tutti gli oggetti simbolo dell'estasi e della delusione del suo primo amore, ma soprattutto per ricordare a tutti di restare sempre all'erta: perché, come un povero dinosauro innocente intento a mangiare foglie o a rosicchiare allegramente le ossa della sua preda, anche voi, se avete un cuore, potreste essere improvvisamente colpiti da quel meteorite meglio noto come «cuore infranto».
Justin ha quattordici anni e un conto in sospeso con suo fratello. Ma il giorno in cui una berlina nera si ferma davanti a casa e due uomini in uniforme si dirigono alla porta d'ingresso, capisce che non c'è più tempo per il rancore. Suo fratello Kyle è morto. Quando era partito per l'Afghanistan in missione, Justin lo aveva salutato a stento. Era troppo arrabbiato con lui perché lo stava lasciando da solo. E adesso Justin non riesce a credere che Kyle l'abbia fatto di nuovo. Questa volta per sempre. D'ora in poi non potrà più sentire la sua risata né rivedere i suoi grandi sorrisi. Ma Justin non è il solo che Kyle lascia dietro di sé. C'è anche Max: muso nero e grosse orecchie a punta, è il cane che lo affiancava sul campo di battaglia e che ora, traumatizzato, non è più in grado di prestare servizio. La sua aggressività desta più di una preoccupazione. L'unico che sembra riuscire a tranquillizzarlo è proprio Justin, e così Max viene adottato dalla famiglia. Tra i due si crea presto un intenso legame e, nonostante qualche resistenza, imparano a fidarsi l'uno dell'altro. Sarà l'inizio di un'amicizia speciale e un'avventura adrenalinica, che porterà allo scoperto l'eroe che è in ognuno di noi. Bestseller n.1 del New York Times, con una permanenza in classifica di oltre 15 settimane, e un film di successo negli Stati Uniti prodotto dalla Warner Bros. e MGM, Max. Un eroe per amico è una straordinaria storia di coraggio e affetto, un commovente tributo ai nostri amici a quattro zampe che sanno ricordarci, in ogni circostanza, l'incredibile forza dell'amore.
Da piccola Jenny Lawson desiderava solo essere come tutti gli altri. Il suo sogno è stato mandato in frantumi da un padre che per il compleanno avrebbe potuto regalarle una vasca da bagno piena di procioni, un'infanzia così povera che le scarpe invernali erano fatte di sacchetti del pane, una sorella orgogliosa di travestirsi da pollo. Al confronto, cosa sono i disturbi ossessivo-compulsivi e le crisi di ansia che la portano a sedersi più volentieri sotto, anziché sopra, il divano? Eppure tutto questo non le ha impedito di trovare un marito innamorato e paziente, che le perdona tutte le volte in cui lo mette in imbarazzo davanti ad amici, colleghi e parenti, e di avere una figlia con i piedi ben piantati per terra (almeno lei). Anzi, è proprio grazie a loro che Jenny ha capito che essere diversi dagli altri, in fondo, è un grande dono: come avrebbe potuto altrimenti sviluppare quello straordinario senso dell'umorismo che l'ha portata a essere una delle scrittrici più amate d'America? E poi sono proprio i momenti in apparenza più terribili della nostra vita - quando vorremmo fare finta di niente - quelli che ci hanno reso le persone che siamo. In questo libro, Jenny Lawson ci racconta la storia esilarante e imprevedibile di una ragazza cresciuta nel profondo Texas, che ha saputo trasformare i propri punti deboli in straordinarie armi per aggredire la vita a suon di risate e renderla allegra e colorata come ce la meritiamo.
Cracovia, nel 1939, non è esattamente il posto migliore dove crescere. Le strade sono un lugubre concerto di soldati in marcia e cani feroci, spari e grida. Non risuonano più di risate e chiacchiere tra amici, passeggiate al parco e caffè all'aperto. Anna ha solo sette anni, ma conserva un vago ricordo di quei lontani giorni di sole e di calore. Ora ha imparato che ciò che gli adulti chiamano "guerra" è come la tempesta: quando si annuncia all'orizzonte, meglio chiudersi in casa. Solo che lei, una casa, non ce l'ha più. Dal mattino in cui suo padre è uscito per andare all'Università e non ha fatto ritorno. Anna non sa che i tedeschi l'hanno portato via, insieme a tanti altri insegnanti. E mentre i vicini e gli amici di un tempo le voltano le spalle, lei resta completamente sola. È allora, mentre vaga per la città, che incontra l'Uomo delle rondini. Dapprima è un rumore di passi sull'acciottolato, poi una sagoma sottile che incombe, altissima, con un'aura di mistero e autorevolezza. Quando le rivolge la parola, Anna scopre che, come suo padre, ha un talento per le lingue: conosce il polacco, il russo, il tedesco, lo yiddish, persino il linguaggio degli uccelli. Nel momento in cui chiama a sé una bellissima rondine - che scende a posarsi sulla sua mano - per calmare il pianto di Anna, la bambina resta incantata. E decide di seguirlo, ovunque sia diretto. È così che inizia il loro lungo viaggio per non farsi trovare. Un'avventura che per Anna è una scoperta della vita, tra le insidie dei boschi e della natura.
Innamorarsi è la parte più facile di una relazione. Il difficile viene dopo. Lo sanno bene Lauren e Ryan che, insieme da undici anni, non si sopportano più. Dopo una storia d'amore romantica al college, una proposta di matrimonio mozzafiato e tanti progetti di vita comuni, proprio non si sanno spiegare come siano arrivati ad azzuffarsi per ogni cosa, dalle bollette alla cena, dall'assicurazione dell'auto al parcheggio. Quando, poi, si rendono conto di preferire la compagnia del cane a quella del coniuge, non possono negarlo oltre: il loro matrimonio è in crisi. Incapaci di stabilire se si amano ancora oppure no, Lauren e Ryan non hanno il coraggio di divorziare; perciò decidono di prendersi una pausa di riflessione. Durata: un anno. Regole: non vedersi e non sentirsi. Per la prima volta da quando aveva diciannove anni, Lauren deve provare a vivere da sola, senza Ryan. Ed è terrorizzata, ma inaspettatamente anche libera. In questo momento di grande incertezza, attorno a lei si stringe la sua famiglia ingombrante: la nonna sprint, sempre pronta a offrire ottimi consigli, la mamma folle innamorata dell'amore, la sorella single convinta, e il fratello che sta per convolare a nozze con una ragazza che ha messo incinta nel bagno di un aereo due minuti dopo averla incontrata. Con il loro aiuto, Lauren inizia un viaggio alla riscoperta di sé e cerca di rimettersi in gioco, nella vita e in amore. Ma dopo aver imparato a stare senza Ryan, avrà ancora senso tornare da lui?
Boston, primo ottobre. Tutto va bene. È un luminoso pomeriggio di sole, la gente passeggia nel parco, gli aerei atterrano quasi in orario. Per Clayton Riddell è il più bel giorno della sua vita. In quel preciso istante, il mondo finisce. A milioni, quelli che hanno un cellulare all'orecchio impazziscono improvvisamente, regredendo allo stadio di belve feroci. In un attimo, un misterioso impulso irradiato attraverso gli apparecchi distrugge il cervello, azzerando la mente, la personalità, migliaia di anni di evoluzione. In poche ore, la civiltà è annientata, l'homo sapiens non è mai esistito, lasciando al suo posto un branco di sanguinari subumani privi della parola. Ma questo è solo l'inizio.
"La signorina" Ona Vitkus ha vissuto una vita riservata e ineccepibile, i suoi segreti - e le sue pene - celati con cura a occhi indiscreti. Questo finché non arriva lui, il bambino insolito con la passione per i Guinness dei primati. Lei ha 104 anni, lui soltanto 11. Da bravo boy scout, dovrebbe semplicemente aiutarla nei lavori di casa ogni sabato, ma con la sua curiosità e il suo entusiasmo contagioso infrange pian piano la scorza diffidente e un po' burbera di Ona, riuscendo a farla parlare di sé, a cominciare da quelle lontane origini lituane, e persino a coinvolgerla in un progetto singolare: farle vincere il record di "Automobilista patentata più anziana". Ona, che nel suo secondo secolo di vita credeva di avere ormai chiuso con l'amicizia, è conquistata da quel ragazzino con l'aria fragile e buffa che la fa sentire speciale. Ed è profondamente delusa quando quei sabati fatti di faccende domestiche, racconti e lezioni di guida s'interrompono di colpo. Passa un sabato, poi un altro: del bambino, nessuna traccia. Fino a quando si presenta a casa sua uno sconosciuto, un uomo di nome Quinn. È il padre del ragazzino ed è lì per completare quello che suo figlio aveva iniziato prima di essere strappato alla vita troppo presto. Da quel momento, Ona si ritroverà alle prese con i sensi di colpa di un padre, con il dolore di una famiglia spezzata, con un inatteso viaggio on the road che diventa un viaggio dell'anima.