In memoriam - Stanislaw Grygiel Angelo card. Scola, Stanislao Grygiel. "Un pensatore" / Stanislao Grygiel. "A Thinker" Gilfredo Marengo, Editoriale Saggi Pierangelo Sequeri, La semantica teologica del sacro / The theological semantics of the Sacred Marco Gallo, Liturgia e sacro: trasformazioni. Presiedere un rito alla prova dell'epoca democratica e della crisi degli abusi / Liturgy and the sacred: transformations. Presiding rite on the trial of the democratic era and the abuse crisis Guillame Le Blanc, La rivoluzione del "prendersi cura": verso un'etica per ogni vita / The "caring" revolution: towards an ethics for every life Juan José Perez-Soba, La integración eclesial ante el desafío de los excluidos. Una reflexión a los cincuenta años de A Theory of Justice de John Rawls / Ecclesial integration in the face of the challenge of the excluded. A reflection fifty years after John Rawls' A Theory of Justice Stephan Kampwoski, The contribution of Pope Francis' Magisterium to the Theology of Marriage and Family / Il contributo del magistero di Papa Francesco alla teologia del matrimonio e della famiglia Orietta Rachele Grazioli, Il Responsum del Dicastero per la Dottrina della Fede sulla benedizione delle coppie omosessuali / Responsum of the Dicastery for the Doctrine of the Faith on blessing same-sex couples
Francesco Bonini, Un nuovo inizio Ripensare il modernismo A cura di Emilia Di Rocco e Iolanda Plescia Emilia Di Rocco, Iolanda Plescia, Premessa Vaclav Paris, L'atavismo di Joyce e la Nuova Irlanda Davide Crosara, Dismembering Theatre: Happy Days' Late Modernism Federica Coluzzi, Becoming Lecturer: Women's Patronage of Dante Studies between Modernist Fiction and Historical Modernity Letteratura Fabio Pierangeli, «La speranza è il fiore delle anime». Dopo il carcere (1858), romanzo sociale di Vittore Ottolini Valeria Merola, Drammaturgie del reale Storia Gaga Shurgaia, I volti della tolleranza nel regno di Davit IV il Ricostruttore (1089-1125) ANNIVERSARI Carlo Macale, Tiziana Iannone, Don Lorenzo Milani (1923-1967). Dialogo con Eraldo Affinati Raniero Fontana, Tommaso Federici e l'ebraismo. A vent'anni dalla sua morte Rassegna bibliografica-letteratura Roberto Carnero, Sguardo di sintesi sulla produzione narrativa italiana del 2022 Recensioni critiche Angela Ales Bello, Il filosofo e la fede La nostra biblioteca Marco Camerini - Silvia Lilli - Biancamaria Di Domenico.
Rivista di problemi pedagogici, educativi e didattici.
Ogni ipotesi legislativa in funzione di una società più giusta deve riflettere, per poter intervenire efficacemente in un'opera di riforma, sulle istituzioni detentive e sul sistema penitenziario nel suo complesso. Con una attenzione costante agli uomini e alle donne che vi operano, dalle persone detenute agli agenti della polizia penitenziaria, al direttivo, agli educatori e ai volontari. Questa sezione monografica vuole porre all'attenzione l'esperienza di studio e di attività culturale di alcuni docenti e tutor dell'Università di Roma Tor Vergata che tende a rendere protagonista della propria rieducazione il condannato, che deve riappropriarsi in maniera consapevole dei valori di legalità attraverso una progressiva responsabilizzazione. Un'ipotesi che si scontra con diffidenze, inciampi burocratici, sovraffollamento da una parte, mancanza di personale specializzato dall'altra che grippano i meccanismi di un girone che quotidianamente rischia di trasformarsi, o rimanere, quell'inferno dove il crimine (e la recidiva, ovvero la reiterazione dei crimini dopo un periodo di detenzione) prospera e si alimenta.
"L'Università tace, non solo in Italia. E tacciono le Accademie, l'altro spazio elettivo della dialettica concettuale, teoretica, ideologica. Senza dare nell'occhio, la stampa quotidiana, settimanale, mensile, comunque affidata a una periodicità che s'illude di creare un flusso continuo di idee, a prescindere dalla serrata concretezza del dialogo, una stampa che questo fa per oculata scelta di campo, affidandosi di preferenza a un paradigma breve - una pagina o poche -, pervade ormai lo spazio e il tempo della società odierna, compresa, duole dirlo, la scuola gelosa fino a ieri della propria oculata lentezza. Sembra essersi interrotta una lenta continuità, del riflettere in funzione dell'apprendere, del parlarsi e del dialogare nelle molteplici circostanze e ancor più nei successivi livelli, dove si realizza, o meglio si costruisce, l'identità di ciascuna persona e di quell' entità, spesso abusata, talora mentita, che è la patria: il tutto e il flusso storico ai quali si appartiene. Con la lingua che ne esprime l' essenza festosa e gioiosa, ancor prima di affrontarne il roccioso livello dei significati. Della lingua, nel suo costruttivo accomunare speditezza e rigore, la scuola ha saputo essere una garanzia inespugnabile."