Una sorta di affascinante viaggio ideale alla conoscenza del Concilio Vaticano II, in ascolto dei protagonisti e della loro autorevole interpretazione. Quasi un diario di bordo che consente di comprendere la genesi dei documenti, lo svolgimento delle Congregazioni, le acquisizioni dottrinali e pastorali della Chiesa del nostro tempo. Un manuale necessario all’approfondimento dell’evento ecclesiale più importante del XX secolo, che induce a « guardare al Concilio con riconoscenza a Dio e con fiducia per l’avvenire della Chiesa », senza dimenticare le radici di una lunga storia di fede (Paolo VI, discorso alla CEI, 23 giugno 1966).
Don Giuseppe Militello
(1965) è parroco nella diocesi di Savona-Noli. Dottore in Ecclesiologia presso la Pontificia Università Lateranense, è docente stabile presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Albenga-Imperia. Autore di saggi scientifici e spirituali, relatore in trasmissioni radiofoniche, è scrittore attento ed impegnato nel dare fondamenti storici alla spiritualità e alla dottrina cristiana. Tra i suoi scritti ricordiamo: Un vescovo al Concilio: Mons. G. B. Parodi (2001); San Giuseppe. Custode del Redentore (2003); Signore, perché? Via Crucis (2009); Chi legge le Letture? Introduzione al ministero del lettore (2009).
Una merciaia francese del Seicento inventa la Messa nera. Un ministro delle Finanze inglese del Settecento amministra regolarmente l’eucarestia a un babbuino. Autorevoli esponenti cattolici dell’Ottocento si convincono che Satana appare nelle logge massoniche in forma di coccodrillo e suona il pianoforte. Un noto scienziato americano del Novecento si convince di essere l’Anticristo e salta in aria nell’esplosione del suo laboratorio. Tre ragazze italiane nel 2000 sacrificano una suora a Satana. Su questi e molti altri episodi in cui si articola la storia del satanismo – interrogando archivi dimenticati per il passato, e gli stessi protagonisti per il presente – Massimo Introvigne ha indagato per oltre trent’anni. Oggi può riassumere i suoi studi nell’opera di una vita, rispondendo finalmente in modo attendibile a domande che molti si pongono ma che spesso non trovano risposte. Chi sono i satanisti? Quanti sono? Quali riti celebrano? Sono pericolosi? Che cosa fare per allontanare i giovani dal satanismo? Dalla corte del Re Sole alla California della Chiesa di Satana, dalla Francia del secolo XIX ai culti satanici contemporanei di Torino e di New York, dagli Hell-Fire Club alle Bestie di Satana, Introvigne ricostruisce con dovizia di particolari – e con un rigoroso esame di fonti e documenti – la storia del satanismo dal Seicento ai giorni nostri. Come pendant – non meno interessante – alle vicende dei satanisti si disegna un’altra storia: quella delle reazioni sproporzionate che amplificano la realtà del satanismo e ne fanno un incubo collettivo delle nostre notti più oscure, dove in pieno secolo XXI Satana continua a tormentarci con la sua inquietante presenza.
Cari giovani, tutto quello che il mondo di oggi vi offre è un'illusione, passa. proprio per questo potete comprendere che satana vuole, con la sua presenza, distruggere voi e le vostre famiglie…
Cari giovani, satana è forte e farà di tutto per portare scompiglio, ostacolandovi in tutte le vostre iniziative.
Aumentate quindi le vostre preghiere perché ne avete particolarmente bisogno in questi ultimi tempi.
La migliore arma da usare contro satana è il rosario.
Rivoluzione e Contro-Rivoluzione è la magistrale esposizione in forma di tesi del pensiero cattolico contro-rivoluzionario del secolo XX. L’opera ruota attorno a un giudizio storico: fra altre, è esistita una civiltà cristiana occidentale, animata dalla Chiesa Cattolica, frutto dell’inculturazione della fede appunto in Occidente. Di tale Cristianità è in via di realizzazione il processo di distruzione, la Rivoluzione, una dinamica storica in quattro fasi: la prima religiosa, la Riforma protestante, preceduta e accompagnata da una rivoluzione culturale, rappresentata dall’Umanesimo e dal Rinascimento; la seconda politica, la Rivoluzione Francese; la terza sociale, la Rivoluzione comunista; e, infine, la quarta, la Rivoluzione Culturale, iniziata con il Sessantotto francese. Alla descrizione essenziale del processo rivoluzionario l’Autore, Plinio Corrêa de Oliveira (1908-1995), fa seguire l’esposizione di quello contro-rivoluzionario, capace di opporvisi, inteso a una radicale inversione di rotta, a una sostanziale rifondazione. Profondità di pensiero, semplicità di esposizione ed efficacia dei metodi suggeriti fanno di Rivoluzione e Contro-Rivoluzione un indispensabile catechismo e un manuale per quanti intendono operare anzitutto «pro libertate», quindi «et exaltatione Sanctae Matris Ecclesiae», nella prospettiva non solo di una restaurazione ma, insieme e soprattutto, della promozione, dell’instaurazione di una cultura cattolica e, dunque, di una Cristianità Nuova. A incremento della sua comprensione e della sua fruibilità il testo è ampiamente integrato con appendici costituite da documenti dell’Autore – a stampa, inediti e trascritti da registrazioni – precedenti e seguenti la sua pubblicazione mezzo secolo fa, nel 1959; da tutte le introduzioni da lui stesso scritte per le diverse edizioni straniere, ricche di suggerimenti, diretti e indiretti, alla sua inculturazione in diversi contesti; e, a qualificazione dell’intentio profonda dell’Autore e dei suoi tour d’ésprit e animus, dall’Autoritratto filosofico e dal Testamento. Vengono infine proposte testimonianze della ricezione: le presentazioni dell’opera nelle diverse edizioni e un’antologia della critica.
Plinio Corrêa de Oliveira, pensatore, conferenziere, giornalista e uomo d’azione brasiliano, è autore di studi di carattere sociologico e storico, sempre sollecitati da situazioni della vita della Chiesa e del mondo cattolico. Nel 1960 fonda la Sociedade Brasileira de Defesa da Tradição, Família e Propriedade, la TFP brasiliana, quindi associazioni simili, ispirate al suo pensiero, nascono in tutti i continenti. I suoi scritti, sia volumi che articoli – fra le sue opere vanno ricordate almeno la prima, Em Defesa da Ação Católica, del 1943, e l’ultima, Nobiltà ed élites tradizionali analoghe nelle allocuzioni di Pio XII al Patriziato e alla Nobiltà romana, del 1993 –, sono stati tradotti nelle più diverse lingue, compreso il vietnamita e il giapponese, talora raggiungendo
tirature da best seller. Muore il 3 ottobre 1995. Sulla sua tomba dispone sia scritta un’unica epigrafe: «Plinio Corrêa de Oliveira, vir totus catholicus et apostolicus, plene romanus», «Plinio Corrêa de Oliveira, uomo totalmente cattolico e apostolico, integralmente romano ».
Normalmente si pensa al mondo di Galileo come ad un mondo diviso tra innovatori e una Chiesa arretrata e culturalmente arida, che difende, contro ogni evidenza, un sapere ormai superato. Secondo le categorie della cultura dominante a tutti i livelli – da quelli accademici fino ai manuali scolastici e ai mass media – si ha la sensazione che quella della Chiesa sia sostanzialmente la storia di un’istituzione inguaribilmente reazionaria, controcorrente nel senso deteriore, che non sa assecondare i ritmi dell’evoluzione intellettuale,morale, politica, sociale ed economica. Se si guarda con serietà al contesto culturale dell’epoca, ci si accorge invece che siamo di fronte ad uno dei periodi più ricchi per l’Occidente, all’interno del quale il ruolo della Chiesa è stato sicuramente decisivo ed estremamente positivo. Per leggere la vicenda galileiana senza pregiudizi, occorre tenere presente l’intrecciarsi di molteplici dimensioni: quella storico-sociale, quella culturale-filosofica, quella scientifica, quella esegetica e quella ecclesiale. Ecco perché si è voluto dare spazio sia all’analisi del lavoro scientifico, evidenziando i meriti grandissimi di Galileo in tal senso, sia alla contestualizzazione e alla spiegazione dello scontro tra Galileo e la Chiesa. Quale rapporto esiste tra la scienza ed il destino dell’uomo, tra la scienza e la fede? Particolarmente interessante è rileggere il «caso Galileo» all’inizio del Terzo Millennio, mentre su tutta la cultura stende la sua ombra negativa quel tecno-scientismo che pretende di manipolare la realtà e l’uomo senza ammettere alcun limite al proprio potere.
Luigi Negri, già docente di Introduzione alla Teologia e di Storia della filosofia presso l’Università Cattolica di Milano, è vescovo della diocesi di San Marino-Montefeltro e presidente della Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II per il Magistero sociale della Chiesa. Fra le sue opere ricordiamo: Ripensare la modernità; Pio IX. Attualità e profezia; Per un umanesimo del terzo millennio. Il Magistero sociale della Chiesa.
Franco Tornaghi, laureato in storia della matematica, è docente di matematica con interessi in ambito statistico.
1917: la Madonna appare a Fatima. La stampa laica parla di superstizione. 1917: le fate appaiono a Cottingley, in Inghilterra, a due bambine. Vengono fotografate. In difesa delle fate e delle bambine scende in campo il principale portavoce letterario del positivismo: Sir Arthur Conan Doyle, il creatore, con Sherlock Holmes, del prototipo stesso dell'uomo scientifico e positivo. Conan Doyle comincia a scrivere lettere, memoriali, articoli. Nel 1922 pubblica un libro, Il ritorno delle fate, che a settant'anni dalla prima edizione inglese è stato tradotto in italiano dalla Sugarco, con appendici che riportano le parti aggiunte nella seconda edizione inglese (1928) e un'intervista dello scrittore al cinegiornale americano Movietone (dove fornisce anche particolari inediti sulla nascita di Sherlock Holmes). Il testo viene ora riproposto con Introduzione di Michael W. Homer e di Massimo Introvigne. Il ritorno delle fate si legge, ancor oggi, come una deliziosa storia vittoriana di fatine e di bambine; gli appassionati di Sherlock Holmes vi ritroveranno anche il famoso metodo deduttivo di Conan Doyle, applicato però al difficile terreno dei fenomeni preternaturali.
Quali sono le tentazioni più pericolose che oggi l'uomo, la Chiesa e l'umanità nel suo complesso, devono affrontare? Dalla capacità di individuarle e superarle dipende in gran parte il nostro futuro.
È antico quanto l’uomo il tentativo di indagare sulle potenzialità della mente. Questi studi hanno sempre dovuto confrontarsi con l’esperienza di individui che mostrano caratteri straordinari, le cui abilità mentali sembrano addirittura “magiche”.
A quasi quaranta secoli di distanza, il mago egizio Siosiri e il sensitivo torinese Gustavo Rol danno prova delle loro capacità extrasensoriali leggendo all’interno di papiri e libri chiusi; il profeta Alessandro nel II e Uri Geller nel XX secolo riescono entrambi (con un terzo occhio?) a vedere all’interno di rotoli e buste sigillate; Pietro Aretino nel Cinquecento e Max Maven agli albori del terzo millennio utilizzano le carte da gioco per “dimostrare” la possibilità di trasmettere il pensiero.
Dovute a reali capacità o a trucchi da prestigiatore, tali capacità definiscono la cosiddetta “magia della mente”, la cui straordinaria storia – dall’Antico Egitto ai giorni nostri – è ricostruita in queste pagine attraverso testimonianze, aneddoti e… segreti. Eh, sì! Perché da sempre tale forma di magia ha intrecciato la propria storia con segreti custoditi con cura e dedizione, tramandati di generazione in generazione per lo straordinario potere che conferivano a chi li possedeva.
Con un’introduzione di Raul Cremona, La magia della mente è il primo libro che affronta la storia del “mentalismo” attraverso un’approfondita analisi della nascita, dell’evoluzione e dell’eterno ritorno, in forme sempre rinnovate, dei grandi temi della parapsicologia (telepatia, chiaroveggenza, precognizione e psicocinesi) ma anche – dal Settecento in avanti – dell’illusionismo teatrale, quando l’intrattenimento psichico conquisterà i teatri abbandonando la dimensione metafisica e spirituale per acquistarne una più istrionica e spettacolare.
Mariano Tomatis, scrittore e ricercatore, si occupa da anni di indagini storiche su illusionismo e parapsicologia. Docente di “magia della mente” presso il Circolo Amici della Magia di Torino, collabora con riviste specializzate del settore, ha pubblicato diverse monografie riservate ai prestigiatori ed ha prestato consulenze a Raul Cremona e Arturo Brachetti.
Cura il più ricco blog italiano dedicato all’illusionismo (www.marianotomatis.it), e nell’ambito della prestidigitazione ha pubblicato ROL Realtà O Leggenda (Avverbi, 2003), insieme a Massimo Polidoro Il trucco c’è (Quaderni del CICAP, 2003) e insieme a Raul Cremona L’arte della prestidirigiri… (Rizzoli, 2008).
Denso di echi arcani, ambientato nell'Europa delle rivoluzioni, condotto sul filo della parodia e del gioco letterario, La cospirazione è una storia avventurosa e picaresca che si ispira ai classici dell'avventura e al feuilleton ottocentesco, snodandosi fra Milano e Parigi, i Carpazi e il Mediterraneo. Un romanzo che non mancherà di appassionare i lettori più esigenti, quelli che non hanno dimenticato la grande tradizione del romanzo europeo.
Questo romanzo è stato finalista nell'edizione 2004 del Premio Calvino di Torino.
MARIO ARTURO IANNACCONE, per Sugarco Edizioni ha pubblicato sei studi sulla storia dell'immaginario: Rennes-le-Chateau, una decifrazione (2004), Templari, il martirio della memoria (2005), Storia segreta - Adam Weishaupt e gli Illuminati (2005), Maria Maddalena e la dea dell'ombra (2006), La spada e la roccia (con Andrea Conti) e Rivoluzione psichedelica (2008).
Il delicato tema delle date storiche del cristianesimo merita di essere affrontato senza lasciarsi influenzare da affermazioni frettolose e prendendo sul serio quanto riportato dalla Sacra Scrittura. Lo sguardo sulla storia è sempre doveroso: la Verità è l’ultima a temere un’onesta ricerca della verità. Il cristianesimo è tutto basato sulla storia: proviene da una serie di eventi fondativi di cui i presenti si sono fatti testimoni. Nella storia i cristiani, talora attraverso misteriosi accadimenti, smascherano la falsa autosufficienza dell’uomo che tende a mettere Dio ai margini. Da questa prospettiva, scientifica e meticolosa, unita ad una fede considerata luce all’intelletto e non certo tenebra della ragione, scaturisce il desiderio di conoscere meglio i fondamenti storici e cronologici del cristianesimo.
L’autore percorre un proprio originale itinerario, che non dà nulla per scontato e sfida qualche acritica certezza. Un lavoro paziente ha permesso di raccogliere ed inanellare date, fatti e loro reperti. Innovative sono la passione e la volontà di indagare come in un laboratorio riscontri, correlazioni, concordanze e discordanze tra le informazioni disponibili, spesso trascurate o ignorate da chi vedrebbe smontate tante teorie attualmente circolanti.
I risultati sono stati tanto fruttuosi quanto inattesi e il lettore, sia quello profano che quello ormai certo delle proprie conoscenze, verrà messo in condizione di verificare in autonomia, pagina dopo pagina, l’articolarsi cronologico degli avvenimenti con i quali il Creatore ha scelto di farsi incontro alle creature. Le conclusioni delineano i contorni di tanti particolari che qualcuno vorrebbe far scadere in favola, mentre nulla sembra casuale nella storia intessuta di segni come pietre miliari lungo la via.
Ruggero Sangalli, nato a Milano nel 1961, sposato, due figli, è laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Avvicinatosi alla Chiesa durante gli anni dell’università, grazie alla sollecitazione ricevuta nelle varie realtà pastorali che ha via via frequentato si è progressivamente appassionato allo studio della Bibbia.
Chi sono Io? Perché sono nato? Come nascono i bambini? Cosa è la sessualità? Come prepararmi ad un incontro felice? Come superare ciò che è di impedimento alla mia buona riuscita? Qual è la via giusta per la mia vita? Tante domande affollano la mente e il cuore dei ragazzi. Rispondere è inevitabile perché tutta la nostra vita, le nostre scelte e il modo di comportarci è una risposta. Questo libro vuole essere un piccolo contributo alla conoscenza di sé, per approfondire un dialogo attento e sereno tra ragazzi, genitori, educatori e insegnanti e per rispondere all’attuale emergenza educativa. Attraverso un ipotetico viaggio nel tempo, dal concepimento alla pubertà, testo e illustrazioni mostrano lo straordinario progetto che si dispiega durante lo sviluppo personale, il valore dell’Io e quello della sessualità, dono e compito che riguardano la persona nel suo insieme e la caratterizzano in tutti i suoi aspetti: fisici, psichici, spirituali e relazionali. Il punto di vista è scientifico e insieme umanistico e si sottolinea, riguardo a quel mistero che è ogni essere umano, fin dove può arrivare la retta ragione comune a tutti i popoli e il contributo che ciascuno può dare alla propria crescita. La prima sezione è rivolta ai ragazzi e la seconda agli educatori. Le illustrazioni sono schede facili da memorizzare e distribuire. Il formato A4 è adatto anche per diapositive, poster, Cd-Rom e altro materiale utile da usare in famiglia, a scuola e nelle comunità.
Il Centro Studi Achille Dedé (Ce.S.A.D.) si occupa da molti anni di attività formative riguardanti la vita, la bioetica e l’educazione sessuale e affettiva, attraverso corsi, seminari, convegni e pubblicazioni, sviluppando l’opera dei suoi ideatori: il pediatra e sessuologo dott. A. Dedé, il pedagogista prof. S. Songa, il docente di etica prof. F. Colombo e l’insegnante di Metodi Naturali signora M. Boioni. Il Centro si avvale della collaborazione di molti specialisti, tra i quali biologi, medici, psicologi, filosofi, pedagogisti, insegnanti ed educatori. Gli incontri con migliaia di ragazzi, genitori, insegnanti ed educatori hanno permesso di raccogliere istanze, preoccupazioni, esperienze e suggerimenti in campo educativo e di tenerne conto nelle pubblicazioni. L’attività del Ce.S.A.D. è finalizzata alla promozione della persona secondo l’etica dei Diritti Umani.
Marco Tangheroni è stato uno dei maestri nella storiografia del Novecento. Non solo studioso eminente, è stato anche, nel contempo, sapiente educatore delle menti – e, con il suo esempio, dei cuori – dei suoi numerosi allievi e discepoli, dei quali ha scoperto e rafforzato le attitudini, indirizzandole non di rado a brillanti percorsi accademici. Oltre all’attività scientifica, pur nei severi limiti impostigli dalla cattiva salute, ha partecipato con assiduità e con calore alla vita della comunità, intendendo con questo termine tanto l’agone pubblico della sua città, Pisa, e quello del suo Paese, l’Italia, quanto la Chiesa – senz’altro la sua appartenenza più intensamente vissuta –, quanto, infine – ma non ultima –, l’associazione di apostolato culturale nella quale aveva scelto di militare fin da studente, Alleanza Cattolica. In quest’ultimo ambito frequenti sono stati i suoi interventi, fossero essi conferenze, corsi di formazione, convegni di studio, partecipazione a ritiri spirituali e a riunioni di vario genere. Questo volume propone alcuni di tali contributi, in primo luogo i testi delle lezioni da lui tenute in occasione di un corso di storia promosso, negli anni 1970, dal sodalizio di cui era membro. A essi, per completare il quadro, sono stati aggiunti i testi di tre conferenze tenute in anni più recenti su argomenti di attualità: la nascita dell’America, l’islam e le radici dell’Europa. In questi scritti Tangheroni ha trasfuso, in forma semplificata per ragioni pedagogiche, decenni di sapienza storica accumulata attingendo ai migliori autori europei e temprata al fuoco di un ininterrotto dibattito sulle fonti e sulle interpretazioni. Essi si rivelano particolarmente utili per un primo accostamento alla storia italiana – e non solo italiana – dal Medioevo cristiano al Risorgimento, soprattutto qualora si sia in cerca non solo di informazioni, ma anche di una lettura non relativistica e – per quanto possibile – esplicativa: quella in particolare che matura alla luce della visione cristiana della storia.
Marco Tangheroni (1946-2004), pisano, ha insegnato Storia Medievale a Barcellona, Cagliari, Sassari e Pisa. Grande studioso del Mediterraneo, fra le sue principali pubblicazioni si ricordano: Politica, commercio, agricoltura a Pisa nel Trecento (1973); Medioevo Tirrenico. Sardegna, Toscana, Pisa (1992); Commercio e navigazione nel Medioevo (1996) e, per Sugarco Edizioni, Della Storia. In margine ad aforismi di Nicolás Gómez Dávila (2008). All’attività scientifica ha sempre affiancato un intenso apostolato culturale, svolto nelle file di Alleanza Cattolica, di cui era socio fondatore e responsabile per la Toscana. Questo impegno lo ha portato a collaborare con svariati soggetti culturali – per esempio con l’Istituto Storico dell’Insorgenza e per l’Identità Nazionale di Milano, del cui Consiglio scientifico era presidente –, come pure con numerosi quotidiani e periodici. A lui non è neppure rimasta indifferente la prospettiva civico-politica, come testimoniano la sua candidatura a sindaco nel 1994 e l’elezione a consigliere comunale (1994-1995).