I processi sociali, culturali, economici e scientifici che agitano il nostro tempo sono sempre processi antropologici che rimandano all'esistenza quotidiana dei miliardi di uomini e donne che, popolando la nostra terra si interrogano, direttamente o meno, sul senso della vita specialmente quando questa viene ferita dalla malattia, fisica, affettiva,mentale, relazionale, ambientale, professionale, giuridica, politica e sociale. La Fondazione Nostra Signora di Guadalupe promuovendo Incontri e Convegni nell'arco di questi ultimi dodici anni ha toccato un po' tutti i temi afferenti il grande campo della Bioetica. Il presente volume può essere così considerato come un'antologia intesa a raccogliere diversi contributi affluiti negli ultimi convegni svolti, per fornire uno spazio capace di accogliere, non solo dibattiti e reazione, ma anche esigenze, sentimenti, vissuti, sensazioni.
Di fronte ad Agostino, il vescovo di Ippona che tanto ha contribuito allo sviluppo della teologia e della filosofia dell'occidente cristiano, a volte si prova un certo imbarazzo: sembra infatti un autore lontano dagli interessi e dalle problematiche delle donne e degli uomini di oggi. Invece Agostino, che ha saputo vivere fino in fondo il tormento di chiedersi il senso della vita, ha molto da dire a chi si mette in ascolto delle sue parole: meditare con lui i misteri del rosario può essere l'occasione propizia per farlo.
La tematica dei cinque sensi diventa propedeutica per la comprensione della nostra storia, in quanto la loro rappresentazione può costituire un tramite per comprendere meglio le disposizioni morali che caratterizzano modalità diverse di approccio al paziente e le loro evoluzioni nel corso del tempo. Si è voluto riflettere a più voci sul possibile ruolo dei sensi come fondamento e base della cura e della pratica clinica stessa. Si è cercato di comprendere quali intrecci e quali riflessi generano nell'arte della cura, lo sguardo, la vista, l'ascolto, le diverse forme del toccare e del contatto corporeo, il gusto e l'olfatto. Parlare dei sensi nella cura è parlare della presenza sensibile e dell'indecifrabilità dell'uomo, che si potrebbe anche considerare come un modo di pensare, in uno stile diverso, la stessa «condition humaine». Qui sta la genesi della storia di questo libro, vale a dire, come un ritorno ai sensi può aprire nuove idee (anzi, questo è troppo limitato al senso della vista!) a nuove percezioni per la riflessione e nuovi significati bioetici. Sembra spiacevole, infatti, che la bioetica di oggi sia una bioetica dei principi e una bioetica delle frontiere (sia ai margini della vita umana, ma anche rispetto alle nuove biotecnologie), piuttosto che una bioetica della vita. Parafrasando Serres, si potrebbe dire che la bioetica odierna «non ha il senso dell'olfatto, e niente gusto». Da ciò l'importanza per l'esercizio della pratica clinica, di una riflessione sui cinque sensi.
Due generazioni a confronto su Giuseppe di Nazareth: l'uomo, il padre, lo sposo. Il Patrono della chiesa universale, in questo anno che il pontefice ha voluto a lui dedicare, è anche molto altro in realtà. Vorrebbe comprenderlo un giovane come Giuseppe, che con la penna e il microfono ha sempre interrogato la fede negli aspetti più silenziosi. In queste pagine sarà un pastore a rispondere, un arcivescovo che non avrebbe bisogno di dar voce ad un santo così popolare, se non fosse per riflettere su altre sfaccettature della paternità, in San Giuseppe come in ogni genitore, di oggi e di domani. Mons. Seccia risponde dunque alle provocazioni, ai pensieri, agli interrogativi del giovane conduttore, ma con gli occhi di un padre di anime, dentro e fuori la Chiesa.
L'Autore illustra validità e limiti dell'analogia trinitaria della famiglia, assai ricorrente nel panorama teologico. La verità trinitaria suggerisce criteri di comportamento importanti per il progresso spirituale della famiglia e rappresenta una sorgente d'ispirazione per la pastorale familiare. Il volume evidenzia poi che il mistero trinitario offre apprezzabili indicazioni per l'organizzazione e la prassi di organismi collettivi classificabili come "famiglie" in senso lato: la compagine sociale, il corpo ecclesiale, la comunità religiosa.
Rivista teologica dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose Fides et Ratio"- L'Aquila, n. 1/2012, gennaio -giugno 2012, 'Custodire la famiglia è custodire l'umano'. "
Rivista teologica dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose Fides et Ratio"- L'Aquila, n. 2/2012, luglio -dicembre 2012. "
Papa Francesco, l'11 febbraio 2018, stabiliva che la memoria della beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, fosse celebrata ogni anno il lunedì dopo Pentecoste. Questo titolo discende dal ruolo che Gesù morente in croce diede a Maria verso tutti gli uomini impersonati da Giovanni, il discepolo amato, e dalla divina maternità di Maria stessa sul Figlio di Dio, nostro Redentore.
Il Concilio Vaticano II fu opera corale. Molti furono i protagonisti. Fra essi un posto di rilievo lo ebbero i "periti", esperti nelle varie discipline, che con la loro competenza prepararono il materiale da sottoporre ai padri, perché lo esaminassero. Alla fine il voto (placet o non placet) fu solo dei Padri conciliari. Il volume ci fa conoscere questi esperti, che, provenendo da diverse latitudini, portarono in Concilio i problemi, i sogni e le speranze del Popolo di Dio. A distanza di mezzo secolo possiamo partecipare ai loro dibattiti e capire perché il Concilio fa ancora parte del futuro della Chiesa di Papa Francesco.
Il libro propone gli elementi essenziali della Teologia della liberazione e narra le sue sorti sotto i colpi della restaurazione.
Contributi di: Liliana Biondi: Presenza giovannea e corrispondenze numeriche nel Laudario alla Vergine di David Maria Turoldo. Ipotesi di lettura. Giovanni Carrù: Il teologo papa: fede e scienza. Alessandro Cesareo: L'elemento religioso come fattore di sviluppo letterario e linguistico all'interno del Tardoantico: un'ipotesi di approccio storiografico. Lorenzo Chiarinelli: "Di che cosa ha bisogno la Chiesa?". Il vento e il fuoco. Wiestaw Dabrowski: La figura del vescovo alla luce del commento di san Tommaso d'Aquino al Corpus Paulinum. Enrico dal Covolo: Conosci te stesso per abbracciare il mondo. Una riflessione sapienziale tra ragione e fede. Stefania Di Carlo: Clemente V: dal "Verbale del Processo dell'ultimo concistoro" alla Bolla di canonizzazione di Celestino V. Luigi Maria Epicoco: Le sfere esistenziali in Kierkegaard. Michele Giulio Masciarelli: Cristiani sul ponte di due secoli. Daniele Pinton: Il Ministero Ordinato. Analisi del Rito di Ordinazione del vescovo, dei presbiteri e dei Diaconi. Roberto Rossi: Fra le pieghe del mistero. A proposito di due studi di Giuseppe Molinari.