Il tema della sofferenza e del dolore anche innocente è attuale più che mai. Guerre, malattie, epidemie, soprusi e ingiustizie: il dolore resta un mistero, così come lo scandalo di un Dio che si lascia ferire. Il saggio di don Agnelli ricostruisce un itinerario teologico che parte da quel Dio incarnato che partecipa nella croce ai dolori dell'umanità, per giungere a ridisegnare i sentimenti di Gesù. Un approccio esegetico che ricapitola in un'antropologia cristiana ispirata alla misericordia e all'amore per il prossimo la risposta necessaria e inevitabile alla sofferenza.
Tensioni e preoccupazioni schiacciano "sottovuoto" le emozioni bloccate e contagiano l'isolamento nella stanza. Il barattolo di luce blu distende l'animo, diventa faro nel buio al centro della camera. Diventa ispirazione di preghiere e parole, illuminate dalla Parola quotidiana accendendo un sottile faro nell'incertezza e nell'attesa degli esiti e delle cure per guarire. Il barattolo blu è un sottile punto di luce che prepara una vita lontana da lockdown, attende di uscire dalla stanza, dall'obbligata solitudine; dal barattolo fuoriesce un fascio di luce blu che rimette il percorso della vita sui binari della fede, inaspettata e autentica speranza che ripara, riposa, riconcilia.
Tre anziane suore in un monastero benedettino vivono tra di loro rapporti conflittuali, che oscillano tra rassegnazione, gelosia, indulgenza e malvagità. La loro esistenza, scandita da regole severe e mal sopportate abitudini, viene messa in crisi dall'arrivo di una giovane postulante indiana, che con la sua silenziosa riluttanza, turba soprattutto l'equilibrio spirituale e il ruolo rivestito nella piccola comunità dalla madre superiora. Un racconto intenso, avvincente, caratterizzato dalla straordinaria abilità narrativa dell'autrice, che riesce a restituire un disincanto reale e un sentimento autentico, talmente tanto da farla sembrare una storia vera.
Lo studio, prendendo in esame la corrente del Nuovo Ateismo, ne evidenzia gli aspetti salienti che, rivelandosi pretenziosi e lacunosi, finiscono per affermare ciò che intendono demolire. Sviluppato in un'ottica di Misericordia, esso apre ad una prospettiva di dialogo, che sa cogliere ogni realtà come opportunità di riflessione su sé stessi e come via privilegiata per testimoniare, nella Verità, l'Amore incarnato.
"Nel Settembre del 1967 avvicinai Padre Pio per l'ultima volta prima di trasferirmi dalla Puglia nel Veneto. Mi confessai e venni accolta dal Santo come sua figlia spirituale. Quale grazia! Quanta riconoscenza! In tutti questi anni, forte della sua paterna benedizione ho cercato di esprimere la mia gratitudine per il Santo del Gargano con pubblicazioni, conferenze e testimonianze varie. Non mi restava che trovare una certa dose di coraggio per raccontare fatti personali che mi riguardavano. Il Santo mi ha dato questo coraggio con la sua presenza nel sogno del 16/12/2021 in cui invitava tutti i Cristiani e i suoi Figli Spirituali a meditare i Salmi mentre mi porgeva la sua mano piagata affinché la potessi baciare. Dopo aver fatto questo sogno ho iniziato a scrivere il libro "Padre Pio nei miei sogni" in cui invito il lettore a soffermare la sua attenzione sul dono mistico del Sogno, concesso da Dio al Santo Stigmatizzato e nel contempo a meditare alcuni Salmi correlati ad ogni sogno. Le mie povere parole non vogliono avere pretese di alcun genere ma sono state scritte per un bisogno di comunicare la mia fede a coloro che cercano inutilmente di spiegare ogni cosa, servendosi della loro fredda logica nella ricerca della verità." Prefazione di Gianluigi Pasquale.
I primi capitoli della Genesi riscritti in chiave psicologica e rimodellati liberamente con la fantasia, senza alcuna ambizione esegetica. Una rilettura verosimile della preistoria biblica da un punto di vista sempre interno. Potremo sentire la voce di Adamo che sembra quella di un uomo moderno, e che ci racconta in prima persona i suoi pensieri, la sua meraviglia, il suo disorientamento. E poi, ancora, Caino, Enoch, Noè, Nemrod. Cinque uomini e le loro contraddizioni, le loro relazioni con donne, figli e anche con i loro animali. Tutto ciò in un cammino dove c'è sempre Dio che interviene, interpella e aspetta da noi una risposta.
Guglielmo da Tocco narra come l'esistenza terrena di Tommaso d'Aquino fu attraversata sin dalla fanciullezza dal fascino di un interrogativo: "Quid est Deus - Chi è Dio?". Muovendo dallo stupore che scorga dall'oscura e al contempo assoluta certezza della fede, il lettore è invitato a lasciarsi interpellare dalla dimensione mistica dell'Angelico. Sgorgata e alimentata dalla sua vita di intima unione con Dio Uno e Trino, fu questa la base della sua magnanima ed eccellente produzione intellettuale.
Dopo una vita dedicata alla famiglia, le giornate di Beppe Rinaldi trascorrono immobili. Non potendo più occuparsi di lui, i suoi tre figli lo hanno fatto ricoverare contro la sua volontà in una clinica per anziani. Ormai chiuso in sé stesso, si rivolge ai ricordi del passato: gli anni della leva militare, delle preziose amicizie e dell'amore per sua moglie Clara, ormai morta. In un susseguirsi di flashback, il passato di Beppe si incrocia con il presente e le vicende dei suoi familiari, che non sembrano comprendere la sua profonda sofferenza. A far breccia nel cuore di tutti ci penserà, però, una toccante celebrazione, il giorno di Natale. Un romanzo coinvolgente, ricco di emozioni intense, capace di creare spunti profondi di riflessione, sia nei giovani che nei meno giovani, su alcune tematiche socio-familiari di assoluta attualità.
Quante volte siamo stufi dei nostri limiti e della nostra vita imperfetta? Emma si dispiace di non essere come vorrebbe e di sbagliare spesso. Un giorno, d'improvviso, mentre scrive nel suo diario sfogando la sua amarezza, si accorge che il suo diario si anima e le risponde. Inizia così una corrispondenza che la aiuterà a guardare in modo diverso sé stessa, gli altri, la vita, e perfino Dio, ad amarsi e amare. Un percorso che culminerà nell'incontro con un personaggio del tutto sorprendente, occasione per scoprire ancora di più la bellezza dell'empatia e dell'essere finalmente imperfetti.
Il testo, attingendo ai vangeli dell'infanzia di Matteo e Luca, nonché alla Lettera apostolica "Patris Corde" di papa Francesco, cerca di "dare voce" al personaggio più silenzioso e discreto del vangelo, nonostante la sua altissima missione di essere posto a custodia del Figlio di Dio: Giuseppe di Nazareth, "uomo giusto", un giovane che sogna il futuro realizzato nel lavoro di carpentiere, affiancato dalla sua donna, Myriam. Il progetto di Dio sconvolge i suoi piani e lo mette in atteggiamento di faticosa ricerca e discernimento, con i relativi dubbi e interrogativi che sorgono nel suo animo. La sua esperienza si gioca su diversi fronti: davanti a Dio, cui vuole essere fedele; davanti a se stesso in quanto uomo; davanti alla sua promessa sposa "trovata" incinta; davanti alla Legge e alla tradizione del suo popolo; davanti a Gesù di Nazareth, Figlio di Dio e Figlio dell'uomo; e non ultimo davanti alla storia dell'umanità, che in Gesù di Nazareth riconosce il suo Messia. Quale sarà la sua scelta?
Io, gli altri, la famiglia, il creato: tutto parla della Bellezza! Siamo umanamente portati a sottolineare lo straordinario nelle nostre vite, quegli eventi che accadono ogni tanto. E nel frattempo? La vita, quella vera, quella di ogni santo giorno, cos'è? La sala d'attesa in cui ci accomodiamo fino al prossimo evento importante? E poi, cosa e chi definisce l'importanza di un evento? I giorni "normali" hanno lo straordinario in sé, anche solo per il fatto di essere unici, sono ogni volta un'opportunità in più per dire Grazie. Da questa prospettiva, tutto sembra meno scontato ed anche il gesto più insignificante assume il suo valore.
Questo libro vuole mostrare l'attualità, la bellezza, la sfida e la profezia degli Istituti Secolari oggi. Non è una vocazione molto conosciuta o compresa, ma "siete uno dei carismi più antichi e la Chiesa sempre avrà bisogno di voi" (Papa Francesco, 2-2-2022, commemorando il 75° anniversario della sua approvazione). Questa vocazione ha il vigore dei primi cristiani (Lettera a Diogneto), e sarà necessaria, tanto più quanto più secolarizzata sia la società. Essa consiste in una "sfida profetica", difficile e bella: vivere la povertà, la castità e l'obbedienza in un mondo che adora il contrario, per questo è necessaria, difficile e bella, perché è sintesi ed equilibrio, come l'Incarnazione: portare Dio al mondo e il mondo a Dio.