«C'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo». San Paolo presenta il desiderio di bene nel cuore dell'uomo non come acquisizione pacifica, ma come una impegnativa conquista, come una battaglia. L'apostolo parla di combattere la buona battaglia che spinge l'uomo a lottare contro l'ostilità in se stesso e nelle cose che lo circondano, a superare i limiti di questo "secolo-mondo", per abbracciare l'unica e vera Felicità con le armi della Fede. In questa battaglia non siamo soli. Paolo ribadisce, infatti, che le passioni peccaminose sono state crocifisse con Cristo, vincitore del peccato. Quindi, l'uomo è esortato a camminare secondo lo Spirito, lottando contro ciò che ostacola l'opera di Cristo in lui.
Un approfondimento sulle interpretazioni che il racconto della creazione ha avuto all'interno delle correnti della mistica ebraica. Attraverso le pagine si verrà accompagnati in un affascinante viaggio alla scoperta del simbolismo mistico, per scoprire la bellezza e la ricchezza di significato delle lettere ebraiche, e per addentrarsi nel linguaggio ricco di suggestioni del Sèfer Ye?irah, per poi essere catapultati nel cuore stesso dello Zohar...
Il libro è diviso in tre parti. La prima si occupa della frase "non c'indurre in tentazione": l'autore fornisce elementi tecnici che permettono di comprendere che il testo originale vuol dire "non farci condurre dentro la tentazione"; la seconda si sofferma su alcuni argomenti connessi con la preghiera e le dinamiche della fede. In particolare, considera la preghiera e la vita di fede immerse nei condizionamenti delle culture umane, con tutti i limiti che queste comportano. In ogni caso è possibile la santità, purché la persona credente conservi un cuore onesto, sincero e puro. La terza parte approfondisce alcune tematiche affrontate nella prima. Prefazione di Massimo Pazzini.
Negli ultimi decenni le ricerche archeologiche relative ai siti sorti nel tempo intorno al mare di Galilea hanno segnato un notevole incremento, rivelando un vivace e per certi aspetti inedito quadro della regione, esplicativo del contesto di vita del Cristo storico, che proprio a Cafarnao, e nell'area geografica relativa alla costa occidentale del lago di Tiberiade, svolge buona parte della sua predicazione pubblica, compiendo numerosi prodigi o apparendo ai discepoli dopo la Resurrezione. Proprio a questi celebri avvenimenti si rivolge il volume, che indaga, rispettando, nelle grandi linee, i confini cronologici dell'età paleocristiana, la traduzione figurativa di tutti quegli eventi, perlopiù disattesi dalla critica iconografica, che si consumano proprio sulle acque, ma anche quelli che si svolgono sullo sfondo o nelle immediate vicinanze del mare di Galilea, approdando talora, per mezzo di un approccio multidisciplinare, a vere e proprie riflessioni e/o acquisizioni di "geografia evangelica".
L'opera, interamente riveduta alla luce delle nuove acquisizioni della scienza biblica, della teologia e del Magistero della chiesa cattolica, esce a distanza di quattro anni dalla prima pubblicazione; viene offerta a tutti coloro che vogliono possedere le necessarie chiavi di lettura per entrare nel testo sacro nella prospettiva aperta dal Vaticano II e scoprire la vitalità e l'attualità della Parola di Dio.
Il tempo di Dio è in quel “Tutto è compiuto”, nel Figlio diletto che dall’alto della croce invita il buon ladrone a quell’oggi in cui potrà essere con lui, in Paradiso. È la pazienza dell’agricoltore che attende la maturazione, o lascia ancora un anno il suo albero perché si decida a dare frutto, o che lascia crescere grano e zizzania. È l’amore benigno e paziente di quel Padre che ogni giorno sa di poter sperare nel ritorno a casa del figlio che si è voluto allontanare. Da queste pagine di meditazione e preghiera emerge una verità, semplice quanto spiazzante: i tempi di Dio non coincidono con i nostri. Nei Salmi torna più volte la supplica dell’uomo a Dio affinché risponda al grido della sua anima, intervenga, operi. E spesso questa esortazione è caratterizzata da una domanda: “quando?”. Eppure, nel tempo di Dio c’è un grande mistero, c’è tutta la bellezza del suo progetto, che prende senso se osservato da una prospettiva più ampia, che non ci appartiene ancora, ma di cui evidentemente siamo capaci.
Accostarsi al libro della Bibbia significa incontrare una Persona che si mette in relazione con l'oggi di ogni essere umano; la parola di Dio del testo sacro è viva, tutta vibrante della forza di Colui che è il Vivente; penetra fino in fondo alla complicata natura spirituale dell'uomo, svelando e giudicando ogni inclinazione del cuore e invitando ciascuno a essere ciò che la parola trasmette. Queste pagine vogliono aiutare il lettore a considerare la Bibbia non come un libro destinato a far memoria del passato, ma come parola vivente di Dio rivolta a noi oggi, parola di proclamazione della fedeltà e dell'opera di Dio che deve suscitare l'incontro con Colui che parla. Mediante l'ausilio delle fonti linguistiche, storiche e archeologiche, si analizza un contesto lontano da noi nel tempo e nella cultura, per scoprire la vitalità del testo sacro. Nella prima parte sono affrontati gli aspetti comuni a tutti libri della Scrittura mediante nozioni di geografia e archeologia, di religione e di letteratura, di storia del popolo di Dio e delle sue istituzioni; successivamente sono trattate le questioni dell'ispirazione biblica, del canone, dell'inerranza, dell'esegesi e dell'ermeneutica.