Lo specifico della teologia morale presuppone per il cristiano un modello di comportamento da seguire che non sia dettato soltanto dalla legge morale naturale, comprensibile anche da una ragione non illuminata dalla grazia e dalla fede, ma è Cristo stesso, icona ed epifania di Dio, che completando la rivelazione mostra all’uomo come vivere il suo “essere immagine somiglianza di Dio”. Il proprium dell’etica cristiana è l’imitazione di Cristo, per cui la conoscenza dei suoi insegnamenti è indispensabile per ricavare le proposizioni normative da seguire. Il presente lavoro si rivolge a tutti coloro che intendono avvicinarsi e approfondire le tematiche fondamentali della morale cristiana, con un linguaggio accessibile e pastorale.
La Parola di Dio (soprattutto attraverso la Parola vivente, Gesù) offre all'uomo la possibilità di risolvere la questione del senso della sua esistenza e del suo cammino, segnato dalla fatica della ricerca, dalla debolezza e dalla fragilità, dalla lotta tra il bene e il male. Sulla base dell'Antico e del Nuovo Testamento, sono qui sviluppati i temi fondamentali dell'antropologia teologica e biblica: la definizione dell'uomo a partire dall'analisi dei termini greci ed ebraici utilizzati; la realtà del peccato, della sofferenza e della morte; l'evento-Cristo, dal quale scaturisce un nuovo destino per l'umanità.
«C'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo». San Paolo presenta il desiderio di bene nel cuore dell'uomo non come acquisizione pacifica, ma come una impegnativa conquista, come una battaglia. L'apostolo parla di combattere la buona battaglia che spinge l'uomo a lottare contro l'ostilità in se stesso e nelle cose che lo circondano, a superare i limiti di questo "secolo-mondo", per abbracciare l'unica e vera Felicità con le armi della Fede. In questa battaglia non siamo soli. Paolo ribadisce, infatti, che le passioni peccaminose sono state crocifisse con Cristo, vincitore del peccato. Quindi, l'uomo è esortato a camminare secondo lo Spirito, lottando contro ciò che ostacola l'opera di Cristo in lui.
Il credente si appella alla Parola di Dio affinché, come afferma Efrem il Siro, "contemplando" la Parola, ma anche la realtà, la vita e tutta l'esistenza, ne trovi "ricchezza" e senso. Attraverso un excursus di testi biblici verranno offerti spunti per approfondire i diversi aspetti della bellezza e della ricchezza espresse nella Bibbia. Ne emergerà quanto è importante ogni uomo per Dio, ma anche quanto sia imponente la fatica della ricerca, del cammino segnato da debolezza e fragilità, dalla lotta tra il bene e il male. Dio, da parte sua, offre una risposta ai grandi "perché" dell'uomo attraverso la sua Parola vivente: Gesù, il Dio fatto uomo.
L'autore propone alcuni testi presenti nel Rito della Penitenza tracciandone un approfondimento esegetico spirituale: uno strumento pastorale che a partire dal testo sacro e da alcune esegesi tematiche possa guidare il lettore a riscoprire il percorso della misericordia e l'infinito amore di Dio che si manifesta nel Sacramento del Perdono.
Il sacerdote nel pensiero di Santa Caterina e l'importanza del ministero sacerdotale nel progetto salvifico di Dio sull'uomo.
Nonostante lo scorrere dei secoli, santa Caterina resta assai viva nella coscienza delle nostre comunità e anzi si riscopre, a ogni epoca, come donna dalla parola fendente, con un fascino che trascina, una sovrannaturale bellezza che attira e conquista, uno spirito di permanente attualità, di modernità.
Questo piccolo contributo è a metà tra lo studio biblico del libro di Tobia e la riflessione spirituale sul tema dell’accompagnamento medico del malato nella sua sofferenza.
Una rilettura in chiave religiosa di Tobia dimostra infatti che è veramente possibile operare nel mondo della sofferenza come “angeli” che guidano e accompagnano i malati. Le sofferenze di Tobi e Sara portano i due personaggi a invocare la morte. Ma Dio manda Raffaele per guarire e dare loro la luce.
Il libro intende così ricordare coloro che vivono nel mondo della sanità per essere ogni giorno portatori di luce.
Autore
Paolo Morocutti, attualmente docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e consultore Ad Casum della Congregazione delle Cause dei Santi.
«C'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo». San Paolo presenta il desiderio di bene nel cuore dell'uomo non come acquisizione pacifica, ma come una impegnativa conquista, come una battaglia. L'apostolo parla di combattere la buona battaglia che spinge l'uomo a lottare contro l'ostilità in se stesso e nelle cose che lo circondano, a superare i limiti di questo "secolo-mondo", per abbracciare l'unica e vera Felicità con le armi della Fede. In questa battaglia non siamo soli. Paolo ribadisce, infatti, che le passioni peccaminose sono state crocifisse con Cristo, vincitore del peccato. Quindi, l'uomo è esortato a camminare secondo lo Spirito, lottando contro ciò che ostacola l'opera di Cristo in lui.