Con il presente lavoro vogliamo mettere in risalto le implicanze morali e sociali della complessa e sempre attuale problematica della frode. La frode è una piaga antica e sempre nuova, in continua evoluzione, che per raggiungere il proprio fine si serve dell'inganno e dell'astuzia. È a motivo dell'utilizzo di queste due particolari "armi" che per il frodato è quasi sempre impossibile difendersi dalle funeste intenzioni del frodatore di turno. Certi che la verità dell'uomo è dalla verità di Dio e dalla Sua Parola, partendo da quest'ultima vogliamo provare a fare un po' di chiarezza sulla tematica della frode che minaccia non solo il corpo dell'uomo ma anche il suo spirito.
L'obbedienza somiglia a un girasole. L'uomo è creato ad immagine e somiglianza di Dio così come il girasole somiglia al sole per forma e colori. L'obbedienza si china alla volontà di Dio come il girasole solleva la sua corona verso il sole, per poi chinarsi. L'obbedienza non è sottomissione ma sequela, infatti anche il girasole segue il sole durante l'arco della giornata. Obbedire significa pertanto aderire alla volontà di Dio con la consapevolezza che in essa è custodita la via per la felicità. L'uomo contemporaneo ha bisogno di riscoprire che seguire Cristo è fonte di gioia, non di prostrazione. Questo libro nasce infatti dall'urgenza di annunciare di nuovo e sempre di più le Scritture, in particolare il Nuovo Testamento, per avviare un processo efficace di nuova evangelizzazione. Prefazione di Mario Russotto. Presentazione di Claudia Koll.
"Cambia il cuore": ogni rinnovamento sociale deve passare attraverso il rinnovamento del singolo, della mentalità della singola persona. Agostino dimostra di avere ben chiaro che la società muta se cambia l'uomo che la abita: «l'uomo deve mutarsi, perché anche le cose cambino. In effetti se uno persiste nell'essere cattivo, non può compiere opere buone; se invece persiste nel rimanere buono, non può compiere opere cattive. [...] Cambia il cuore e si cambierà l'opera». Tale comprensione porta l'Ipponate ad affermare che un comportamento retto determina il corso della stessa storia e degli eventi: «voi dite: Sono tempi difficili, sono tempi duri, tempi di sventure. Vivete bene e, con la vita buona, cambiate i tempi: cambiate i tempi e non avrete di che lamentarvi». Dalla parola del Signore tutto è stato posto in essere e per la stessa parola tutto può essere riportato nell'uomo nella sua rettitudine morale. Il dono della giustizia di Dio all'uomo favorisce il ritrovamento della sua identità, il rifiorire dell'ordine in tutto il suo tessuto sociale e in tutte le sue capacità relazionali con Dio e con il prossimo.
Il presente volume affronta in modo sereno ed aperto il tema dell'omosessualità presente anche nel clero, cercando di superare una certa reticenza sociale ed ecclesiale sull'argomento. L'omosessualità in sé, pur nella nostra cultura emancipata, crea ancora imbarazzo, contrapposizione ideologica e dialettica, pluralità di posizioni 'scientifiche'. Tale questione, declinata in riferimento ai presbiteri e alle persone in formazione per il sacerdozio, desta ancora più sconcerto e per una sacralità 'offuscata' del ministero sacerdotale, e per una contraddizione avvertita tra le qualità umane richieste e la condizione dell'orientamento omosessuale, e per il risvolto morale di una tendenza che, anche se non esercitata, porta con sé l'alone di un disordine interiore. Però, il problema esiste, sicuramente con percentuali e sfumature culturali diverse, e si profila come non trascurabile. Affatto. In un clima di confusione generalizzata sull'argomento che corre il rischio di sfiorare sovente il 'provvedimento' emergenziale, tenendo a bada il clamore mediatico con la sua inevitabile approssimazione, è possibile individuare un percorso di reale sostegno ed integrazione per presbiteri con orientamento omosessuale?
La fede non è un processo meramente intellettuale, né meramente intenzionale, né meramente emozionale: è tutte queste cose insieme. È un atto dell'io intero, della persona intera nella sua concentrata unità. In questo senso è designata nella Bibbia come un atto del "cuore" (Rm 10,9). La fede, dono di Dio, nasce e cresce dall'ascolto di Dio che parla, che chiama, che coinvolge, che sconvolge. È una risposta, un "sì" del cuore a Lui. "I cinque capitoli dell'opera, partono da una situazione di analisi della situazione pastorale in Italia, in modo particolare, attraverso un approfondimento biblico-teologico in cui emerge la voragine creata dal peccato originale che, non solo ha posto l'uomo sul piedistallo della sua superbia, ma lo ha portato ad aderire alla menzogna che sfocia nel non avere "fede in Dio". L'uomo diventa così "idolatra", "pagano". In fondo l'uomo si fida di sé e di ciò che gli va di credere e non di Dio che si rivela, che parla che lo coinvolge in un cammino di fede". (Mons. Angelo Spina, Vescovo di Sulmona-Valva)
La misericordia rende il mondo meno freddo, lo tratta con pazienza e rende la Chiesa capace di scaldare il cuore. Oggi tutti siamo chiamati ad annunciare che Dio è misericordia. A proclamare che non il male ma il bene avrà l’ultima parola. La misericordia è un’arte. Dio è il vero Artista a cui bisogna rivolgersi per imparare ad amare. Certo, la misericordia ha bisogno della verità per non cadere nel soggettivismo, ma anche la verità ha bisogno di misericordia per non scivolare in una sterile autoreferenzialità: in principio vi è sempre la misericordia e l’amore infinito di Dio. Allora è possibile affermare che in Cristo “Misericordia e verità si incontreranno”.
Questo testo ci consente di guardare alla venuta del Figlio di Dio nel mondo facendo emergere la sua identità di servo che, in obbedienza alla volontà del Padre, dona la vita per l'umanità.