Conosciuto soprattutto per il concetto del "superuomo" e della "morte di Dio", Friedrich Nietzsche fu un vero e proprio vulcano nel campo del pensiero filosofico. Il suo pensiero portò alla luce un orizzonte immenso, esaltante e vertiginoso, che si apriva di fronte alle verità possibili, a una coscienza di sé e del mondo strappata finalmente alla morsa del determinismo e restituita alla sua abissale libertà, la libertà dell'artista. Ripercorrendo i sentieri di questo densissimo e affascinante cammino spirituale - dalle opere adolescenziali al periodo dionisiaco, dai libri della maturità all'esplosione della follia a Torino - Rüdiger Safranski ricostruisce le mille sfaccettature del pensiero nietzschiano.
Ripercorrendo l'intera carriera di Rommel, dai successi militari, soprattutto in Africa, alla partecipazione al complotto contro Hitler fino al tragico epilogo del suicidio, Desmond Young ci offre il ritratto autentico del generale Rommel. La scelta di scritti, riportata in appendice, prezioso complemento della ricostruzione biografica, comprende le riflessioni di Rommel sulla guerra nel deserto, sulle grandi battaglie del 1942 e sull'alleato italiano.
A 18 anni Mireille, ancora studentessa, si innamora di Joseph. Quando rimane incinta, i due decidono di sposarsi, ma il padre di Mireille, che ha fatto molti sacrifici per permettere alla figlia di studiare, non sente ragioni: la tradizione impone che la figlia venga data in moglie a un membro del villaggio d'origine. Così, dopo la nascita della bambina, Mireille viene costretta a sposare Michel, di 20 anni più anziano di lei. Dalla prima notte Michel le fa capire che si aspetta ubbidienza assoluta e che non esiterà a usare la violenza per ottenerla.
"Perché Sciascia è diventato lo scrittore che sappiamo? E qual è stata la mossa iniziale? Ho scritto questo libro per rintracciare i punti eminenti della vita di un uomo tra i più colti e raffinati di questo secolo, formatosi - e questo andava indagato, perché ha dello straordinario - nell'angolo più povero dell'Italia più povera, violenta e dimenticata. Vero è che nella Sicilia di Sciascia erano già nati Pirandello, Quasimodo, Brancati e Vittorini, ma è altrettanto vero che Leonardo Sciascia, contrariamente a loro, non si è mai allontanato dalla terra d'origine (mai per più di un mese di seguito), e anzi ne ha fatto punto d'osservazione ideale, addirittura una metafora del mondo." Matteo Collura.