La simonia è certamente uno degli abusi peggiori che ha afflitto la Chiesa sin dalle sue origini. Essa ha i suoi inizi nel racconto del capitolo ottavo degli Atti degli Apostoli, dove il mago Simone chiede a Pietro di poter ricevere lo Spirito Santo in cambio di una somma di denaro. Nel corso dei secoli, il tentativo di comprare e vendere i sacramenti e gli uffici ecclesiastici è stato visto come la prima e la più pericolosa di tutte le eresie, provocando la riprovazione e la condanna di papi, sinodi e concili.
Lo studio ripercorre le fondamentali tappe teologiche e giuridiche del percorso dell'espressione symoniaca heresis, che a partire da Gregorio Magno descrive questa forma di corruzione, dalle prime formulazioni negli scritti dei Padri della Chiesa fino alla Riforma gregoriana ed alle sue collezioni, per giungere infine all'opera fondamentale del cosiddetto rinascimento giuridico del XII secolo, il Decretum Gratiani. Di quest'ultima opera viene analizzata nel dettaglio la prima quaestio della Prima Causa, ricostruendone dettagliatamente il processo redazionale alla luce dei più recenti studi in materia.
L’Accordo provvisorio del 22 settembre 2018 tra Santa Sede e Repubblica popolare cinese, dopo settant’anni di aspro conflitto, è uno degli eventi più importanti del pontificato di Papa Francesco, sotto il profilo sia ecclesiale sia geopolitico. I saggi di questo volume illuminano il suo significato nella storia del cattolicesimo contemporaneo (A. Riccardi); il percorso religioso, culturale e politico-diplomatico attraverso cui è stato raggiunto (A. Giovagnoli); il suo contenuto giuridico alla luce della dottrina cattolica (B. F. Pighin); il contesto politico cinese in cui si colloca (E. Giunipero); i problemi storici, culturali e politici della Chiesa cinese che si propone di affrontare (Wang Meixiu, Zhu Xiaohong, Liu Guopeg, Ren Yanli); le premesse storiche, giuridiche ed ecclesiali (R. Regoli, J. I. Arrieta, G. Valente, G. La Bella); i problemi rimasti aperti, come la riconciliazione tra “clandestini” e “patriottici” e una nuova evangelizzazione in una Cina sempre più urbanizzata e secolarizzata (Chan Kim-kwong, Zhang Shijiang e V. Martano).
Questo Accordo, con il quale Francesco è riuscito a superare le pesanti eredità storiche del colonialismo europeo e della guerra fredda, mostra quanto lontano – sotto il profilo geografico, politico, culturale, antropologico ecc. – può giungere la “Chiesa in uscita” perseguita da questo Papa e proietta l’intera Chiesa cattolica verso una nuova collocazione nel mondo del XXI secolo.
Nel V secolo, con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, nasce l'Europa cristiana. Sotto il pontificato di Gregorio Magno (540-604), e poi con l'opera di Bonifacio di Fulda (680-754), rappresentante "carismatico" del monachesimo anglosassone, l'evangelizzazione del continente assume proporzioni rilevanti grazie anche alla fondazione, in molte nazioni, di monasteri anche femminili destinati a diventare centri di diffusione della fede e della cultura cristiana. In questo contesto, fiorisce e assume un valore fondamentale la vita monastica femminile. Tutta la ricerca si è avvalsa di una densa documentazione epistolare che dà valore, serietà e vivacità alle vicende umane, culturali e spirituali di grandi donne che hanno contribuito a porre le radici cristiane dell'Europa. Esaminando le più notevoli figure del monachesimo femminile, la ricchezza umana, spirituale e culturale delle donne emerge quale fattore decisivo del processo di evangelizzazione nei secoli tra i più difficili e controversi della storia del cristianesimo.
La storia delle missioni di Propaganda Fide si intreccia strettamente con il passato storico dell'Albania. Non si tratta di una storia evenemenziale, ma di sequenze infinite di vita vissuta attraverso l'opera di centinaia di umili missionari. Questi, rimasti spesso ignoti alla "grande" storia, hanno scolpito pazientemente i tratti salienti di una nazione moderna che con l'avvento dell'indipendenza è entrata a far parte di nuovo della famiglia europea. Questo volume inaugura la nuova collana "Geographia Evangelica" destinata a presentare contributi di studio e ricerche che aiutino a comprendere sia il senso di universalità dell'evangelizzazione, sia i percorsi storici della sua missione nel mondo, anche in vista della celebrazione del IV centenario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide) (2022).
Daniello Bartoli (1608-1685), scrittore barocco e storico ufficiale della Compagnia di Gesù, pubblicò nel 1663 il Dell'Historia della Compagnia di Gesù. La Cina, terza parte dell'Asia, opera nella quale racconta la storia dei missionari gesuiti in Cina dalla morte di S. Francesco Saverio (1552) al centenario della fondazione della compagnia (1640). In essa, una parte consistente attiene alla descrizione della Cina dei secoli XVI-XVII nei suoi aspetti etnico, geografico, culturale, politico e religioso. Il volume indaga sulla complessità delle circostanze e delle motivazioni che hanno prodotto l'opera di Daniello Bartoli e, attraverso lo studio delle fonti e l'indagine sulle strategie costruttive, ne accerta l'alto valore storico-letterario. Anche la biografia del Gesuita è stata interamente riveduta, sulla base della ricerca metodica di fonti d'archivio. L'ampia inquadratura storica dell'opera nell'ambiente degli anni in cui fu prodotta completa l'originalità del contributo.
È il Primo censimento delle nuove forme di vita consacrata espresse dalle cosiddette “nuove comunità”, realtà di primaria importanza nella vita della Chiesa degli ultimi 60 anni. Le nuove comunità censite sono oltre 800, incluse quelle nel frattempo scomparse.
Di ciascuna si riportano dati e informazioni essenziali:
• Anno di fondazione
• Nazione
• Fondatore/fondatrice
• Cenni storici
• Finalità
• Eventuale approvazione ecclesiastica
• Eventuale soppressione
• Indirizzi
• Bibliografia (particolare e generale)
Nel 1498 Vasco da Gama, dopo aver doppiato il Capo di Buona Speranza, approdò a Kappad, nei pressi di Calicut, sulla costa sud occidentale della penisola indiana (il Malabar). Da allora ebbe inizio la penetrazione portoghese in India e gli europei entrarono così in contatto con un tessuto sociale, culturale e religioso caratterizzato dalla coabitazione di tradizioni e gruppi etnico-religiosi diversi. A quel mondo religioso indiano appartenevano anche i Cristiani di San Tommaso, una comunità le cui radici cristiane risalivano all'antica tradizione assiro-caldea, presente in India da oltre mille anni e stabilmente inserita nella società del tempo.
Il volume presenta la storia degli ultimi dieci Pontefici, da Pio IX a Giovanni Paolo II, e copre il periodo che ha inizio da quando la Chiesa è stata privata del potere temporale. Viene qui descritta la vita di ciascun Papa, offrendo una dettagliata analisi delle attività condotte e dei contributi di dottrina, pervenendo infine a un giudizio complessivo in merito ai rispettivi pontificati. Ciascun Papa è riuscito a suo modo a preservare, anche nei momenti più critici che sembravano minare la solidità della Chiesa, provvidenziale serenità ed equilibrio e nel libro emerge il contributo che ciascuno ha saputo portare alla costruzione cristiana di una "civiltà dell'amore".
Il volume ricostruisce la visita compiuta nel 1608 a Roma da António Manuel, detto "il Negrita", quale inviato del Re Mpangu-a-Nimi-a-Lukeni (Dom Alvaro II), allo scopo di consolidare il cristianesimo nel Congo - il cui territorio all'epoca si estendeva su gran parte del territorio attuale dell'Angola - e prestare ubbidienza alla chiesa cattolica. L'episodio - che viene ricordato ora con una mostra documentaria tenutasi a Luanda alla quale hanno concesso l'Alto Patrocinio i Presidenti della Repubblica Italiana e della Repubblica di Angola -, rappresenta un particolare interesse storico trattandosi della missione del primo ambasciatore africano a Roma.