Dice l'Eterno Spirito: "Io ero quando nulla era ed Io sarò quando rimarrà unicamente il Cielo. Io sono l'ispiratore della creazione dell'uomo al quale fu donato il mondo per sua delizia, il mondo in cui, dagli oceani alle stelle, dalle vette alpine agli steli, è il mio sigillo. Io sarò che porro sulle labbra dell'ultimo uomo la suprema invocazione: "Vieni, Signore Gesù".
Questo libro mette a confronto il Corano con il Vangelo, Gesù Cristo con Maometto, la civiltà occidentale con la civiltà islamica. Equilibrato nelle sue parti, anche se di parte, (l'autore è un sacerdote cattolico) consente di farsi un'idea dell'Islam e delle problematiche che sorgono nell'impatto con il mondo occidentale, una luce (un occhio) su questa religione più approfondita rispetto a quello che usualmente si pensa e si ritiene. Chiaramente Allah non è il Dio Cristiano, Gesù e Maria come sono visti nel Corano sono cosa ben diversa da come la percepisce un cristiano.
Dodici storie (ordinarie) di persone speciali che hanno saputo morire cristianamente.
Il pensiero di sant'Agostino è ricco e le sue opere sono numerose. In questi anni ho raccolto alcuni suoi pensieri che mi hanno particolarmente colpito e ho pensato di ordinarli - secondo i vari temi - in ordine alfabetico. Seguono alcune fra le sue numerose preghiere; è solo un modesto contributo per far conoscere maggiormente la ricchezza di questo grande santo, fondatore spirituale dell'ordine Agostiniano, nel quale mi sono consacrata come contemplativa. Auguro che la lettura e la meditazione di queste perle agostiniane, possa farci crescere nel cammino della fede. Ringrazio il professore Sergio Pagliaroli che ha reso possibile questa pubblicazione e ringrazio il buon Dio che non cessa di mandarci i santi per la nostra crescita e edificazione.
Dall'introduzione di Suor Sandra Kunzli
Questo libro percorre l'Antico e il Nuovo Testamento evidenziando la presenza e l'opera degli angeli, il loro intervento a favore degli uomini secondo le missioni che Dio di volta in volta affida loro.
"Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: Donna, ecco tuo figlio!. Poi disse al discepolo: Ecco tua madre!. E da quell'ora il discepolo l'accolse con sè" (Gv 19, 26-27).
Natuzza Evolo è stata una grande mistica del nostro tempo. La sua vita fu veramente impressionante e ci insegna che l'aldilà e l'aldiquà sono uniti in Dio e che gli esseri dell'altro mondo vivono fra noi e non in un altro mondo lontano e inaccessibile. Ebbe molti doni e carismi fin da piccola, quando già le appariva il bambin Gesù. Molto presto Dio le concesse la grazia di poter vedere i defunti, gli angeli e i santi. Altri doni straordinari furono la biforcazione, la conoscenza soprannaturale, la profezia, la guarigione dei malati; ma soprattutto un sono che, secondo alcuni, è unico e per il quale ella si distacca nella stria della chiesa: si tratta delle emorragie o scritti con il sangue che, senza desiderarlo, si imprimevano sui tessuti o panni messi sul suo corpo. Questo fatto tanto stupefacente e inspiegabile scientificamente richiamò grade attenzione di alcuni scienziati, ma nessuno ha potuto finora spiegare questo fenomeno soprannaturale.
La chiave di lettura dominante che permette di decifrare e comprendere alcune pagine che potrebbero anche urtarci per la violenza dei dolori, è l'innamoramento progressivo di Alexandrina che si dona totalmente a Gesù, che vuole diventare una cosa sola con Lui, che sempre più si immedesima nei Suoi sentimenti fino al punto di poter esclamare: "Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me". (Galati 2,20). Gesù risponde con grazie straordinarie che la portano progressivamente alla piena identificazione mistica con Lui. Quando Alexandrina scopre che la "intensa passione" di Cristo, per la Salvezza di tutte e di ciascuna persona, si realizza storicamente nella "Passione cruenta", chiede a Gesù di esserne partecipe anche lei nella sua umanità per identificarsi totalmente con il suo amato. È l'amore che abbraccia la sofferenza come prova suprema di donazione. Il tratto più femminile, più delicato di questo amore è la sua passione per i Tabernacoli in cui Cristo è presente in stato di vittima. Vuole diventare la sentinella di ogni tabernacolo, la lampada che sempre arde davanti a lui, e infine si fa prigioniera con il Divino prigioniero dentro ogni tabernacolo. Un limite molto importante. Tutti gli scritti dettati da Alexandrina sono in lingua portoghese secondo la sua formazione e la sua mentalità: ogni traduzione in italiano risente del linguaggio e della mentalità corrente nel momento storico in cui traduce, ma risente soprattutto del livello spirituale del traduttore...