La vita cristiana consiste in una intensa esperienza di Gesù, il Signore: esperienza relazionale di appartenenza profonda. La coscienza di questa appartenenza costituisce per il cristiano la sorgente di una grande speranza, la quale è fermento di vita e fonte di coraggio nell'affrontare le inevitabili difficoltà. La speranza nel Signore è la grande riserva e la forza propulsiva della libertà morale, nelle fedeltà del quotidiano e nelle prove sofferenti dei giorni. Essa è la passione del "nonostante tutto" della croce e del "molto di più" della grazia, che vince la rassegnazione e la resa.
I testi evangelici della Settimana Santa riportati in questo volumetto, insieme al breve commento che li accompagna, offrono un'ulteriore possibilità di approfondire e meditare il grande mistero dell'amore del Padre che si rende visibile in Cristo Gesù. L'autore delinea i tratti di una "Chiesa della Misericordia", motivando il cammino a cui l'intera comunità ecclesiale oggi è chiamata. Per don Antonio, vivere accanto a chi è ai margini della società vuol dire salire al Calvario e rinnovarsi nella Pasqua. Si comprende così che il Cristo che si china sui piedi dei suoi "amici" non fa preferenze, ma rivela la sua attenzione verso coloro che apparentemente non avrebbero bisogno di aiuto. È Cristo di tutti, che con la sua salvezza oltrepassa i confini del cuore, come il Padre misericordioso della parola.
Questa Via Crucis si caratterizza per la sua essenzialità, per la profondità delle brevi citazioni della Parola, dei Padri, dei Santi e per la meditazione in versi dei quattordici momenti: un sussidio molto utile a livello personale, per i gruppi e per le comunità parrocchiali e religiose.
Cammino di Quaresima per rispondere all'invito di Gesù, il Figlio di Dio, che ci vuole "perfetti come il Padre che sta nei cieli". Meditando, giorno dopo giorno il suo invito, come ci viene proposto dai testi della liturgia, vivremo nell'attesa che l'Angelo della risurrezione dica anche a noi: "Non è qui", presso la tomba. Non potremo dare credito a quanti un giorno dissero: "i suoi discepoli l'hanno trafugato". Crederemo che Egli ci aspetta nel suo Giardino per profumarci col suo amore e infonderci la forza di riprendere il nostro cammino di testimoni fedeli e "santi" lungo tutte le strade del mondo.