Prolungare nella storia del tempo e negli spazi dell’umanità l’opera di Cristo è il compito primario del sacerdote da articolare nelle numerose e varie esperienze di vita.
La perfetta identità di un sacerdote si attua nelle relazioni con Cristo, con gli organismi ministeriali e con il popolo santo di Dio.
La teoria del gender sostiene che la femminilità e la mascolinità sono costruzioni culturali indotte, dalle quali bisogna liberarsi per stabilire un’autentica uguaglianza tra gli esseri umani.
Ma il passaggio terminologico da sesso a genere sottintende una precisa scelta ideologica, volta a negare la differenza tra donne e uomini.
Con conseguenze imprevedibili sui cardini dell’antropologia e sulla vita comune.
Opera di singolare valore finalizzata alla rilettura, alla visione e all’osservazione che la Chiesa, da Pio XI a Benedetto XVI ha rivolto sul mondo della cinematografia. Non semplice esposizione archivistica ma sussidio per una rilettura dei recenti lineamenti tra fenomeno storico e presenza di Chiesa.
La scintilla che indubbiamente ha mosso questa ricerca è il titolo e l'icona della Madonna della Fonte, che si venera nella Concattedrale Basilica San Sabino in Canosa di Puglia.
La crisi della speranza è la fonte del malessere esistenziale di molte persone, istituzioni e comunità ed è anche la causa e l’effetto del decadimento morale e del senso di illegalità. Occorre sfondare il «muro» che molti hanno ritenuto utile costruirsi e dietro il quale si sono arroccati, ma anche isolati. In tale prospettiva è urgente: considerare la formazione come impegno per tutti; rivalutare la formazione degli educatori e legittimarne il ruolo; conoscere e far conoscere le fasi di sviluppo morale delle persone.
L’impegno a formarsi consentirà a ciascuno di scoprire il senso della speranza, star bene con se stesso e con gli altri, agire con moralità e legalità, contribuire ad umanizzare le comunità di appartenenza.
L'intento di questo lavoro è offrire un piccolo segno di speranza, una compagnia, come espressione del ministero della consolazione.
Il volume, a termine di una serie di altri libri, viene pubblicato proprio in occasione della visita di Papa Benedetto XVI a Brescia il prossimo 8 novembre 2009, nel 30° anniversario della morte di Paolo VI e nell'ambito dell'anno sacerdotale.
Si può insegnare la fiducia in un’epoca di crisi? A quali condizioni? Di quale fiducia parliamo? L’autore, dopo aver imparato da piccolo in famiglia l’invocazione alla Madonna “Madre mia, Fiducia mia!”, ha ricevuto il dono di percorrere diversi sentieri comunitari di educazione alla fiducia: in parrocchia e in seminario, nelle associazioni e nelle università. Fiducia soggettiva ed oggettiva, attinta dalla Parola di Dio che è voce e volto, casa e strada, come recita il messaggio del recente Sinodo; fiducia petrina e mariana, sperimentata nella Chiesa, madre e maestra, che è esperta delle risorse e dei limiti della fiducia naturale ed è insieme interprete autentica del dizionario della Pasqua, su cui lo Spirito del Risorto continua a scrivere anche oggi la voce fiducia (parresia).
Nell’anno sacerdotale l’Autore desidera restituire un dono a genitori e figli, educatori ed alunni, sacerdoti e fedeli, affinché si intensifichi il servizio alla Parola di Dio, che ci fa vera comunità educante.
La crescente diffusione del fenomeno delle cosiddette unioni di fatto determina richieste di riconoscimento e tutela sempre più estese e generalizzate, che pongono lo Stato italiano di fronte a difficili scelte di politica legislativa.
Un importante contributo alla riflessione sul tema viene offerto dal magistero della Chiesa, sviluppato a partire dalla “recta ratio” a servizio del bene comune.