La nuova edizione del volume di Masanobu Fukuoka. Nel libro l'autore spiega come è arrivato al cuore della natura e sia arrivato all'agricoltura naturale. Nel libro è contenuto il messaggio profetico di Fukuoka che invita a diventare "seminatori nel deserto" che nel libro ha distillato le scoperte di una vita e scuote dalle fondamenta la civiltà moderna. L'affermazione che più destò scalpore fu che l'acqua, il fiume, gli alberi, il cielo, l'aria è Dio, la natura è Dio. La "divinità" e l'importanza della Natura stanno assumendo un ruolo sempre più importante e urgente nella nostra società. Il pensiero di Fukuoka è risultato profetico, innovativo, attuale.
Il creato non è solamente una realtà bella da ammirare, da esplorare, da analizzare, ma è un grande libro di sapienza divina nel quale ci viene concessa la possibilità di conoscere Dio, i suoi attributi, il suo amore; ci viene offerta l'occasione di ascoltare e percepire i suoi insegnamenti, le sue parole, la sua presenza. Le montagne, i boschi, le piante, le rondini, i fiori, le stagioni, diventano quindi metafora per noi uomini.
Questo libro vuole quindi svelare il profondo legame che unisce il Creatore al creato, il trascendente all'immanente e come ogni creatura in realtà rappresenti una scala attraverso la quale poter ascendere alla conoscenza di Dio. Senza mai scordare l'aspetto terapeutico del creato. L'esperienza diretta dell'autore gli ha fatto comprendere, infatti, come le piante, il bosco, la montagna, i fiori, altro non sono che quei mezzi di grazia, unici e irripetibili, attraverso cui Dio agisce nell'animo umano, se rimaniamo e viviamo la sua grazia, andando a risanare molti disordini e disagi di natura morale e psicologica.
A partire dai dati scientifici sullo stato del pianeta, dalle indicazioni del magistero e dalla riflessione della teologia e dell'etica ecologica, il volume propone di educare al creato offrendo un messaggio di speranza da condividere con coloro che hanno a cuore la terra e i suoi abitanti.
Un'educazione che non si limiti alla salvaguardia dell'esistente - pur imprescindibile di fronte al deterioramento ambientale - ma che consenta di riscoprire armonia, meraviglia, stupore e gratitudine affinando una sensibilità che non sia pura delega agli addetti ai lavori, ma diventi patrimonio comune. Un'educazione in grado di suscitare il desiderio di prendersi cura della creazione, di assumersi responsabilità verso la terra, dono di Dio affidato a tutti e alle generazioni future, e di impegnarsi per la giustizia a favore dell'intera famiglia umana.
«L'arte dell'educare al Creato diventa sempre più necessaria», osserva nella prefazione il vescovo Giancarlo Bregantini. «Anche perché gli errori e i limiti precedenti, frutto di poca sensibilità sociale e culturale, possono ora essere rimediati. E superati. La sensibilità è infatti cresciuta, più vicina alla storia odierna, soprattutto dei giovani, che sentono vivissimo il loro cuore attento all'erba che cresce, al cielo azzurro, all'aria pulita, al territorio risanato. A un lavoro che garantisca il futuro».
Sommario
Prefazione (G. Bregantini). Presentazione. 1. Educare oggi. 2. Lo stato del pianeta. 3. I fondamenti della cura per l'ambiente-creato. 4. Una questione etica. 5. Un orizzonte che si allarga. 6. Comunità profetiche nella storia. 7. Un nuovo ruolo culturale. Conclusione.
Note sull'autrice
MARIA TERESA PONTARA PEDERIVA, insegna scienze naturali al liceo scientifico. Ha condotto studi in Scienze religiose con tesi in bioetica, è giornalista dal 1984 e si è occupata di divulgazione scientifica, tematiche educative e familiari, informazione religiosa. Collabora ai settimanali diocesani Vita Trentina e Il Segno e al portale Vatican Insider de La Stampa. Per le Edizioni dehoniane collabora alla Rivista di Teologia Morale, Settimana (e relativo blog), Testimoni e ha pubblicato: Giuseppe Nardin monaco nella storia. Un benedettino sulla frontiera del rinnovamento (2010).
In un tempo in cui la maggior parte dell'umanità si è allontanata da una vita a contatto con la natura, dirigendosi verso una eccessiva medicalizzazione anche dei più piccoli disturbi fisici, l'autrice - in contatto con i più famosi monasteri e conventi d'Italia - ha scelto di farsi raccontare la sapienza erboristica e medica che monaci e frati hanno coltivato fin dai tempi più remoti. In un viaggio entusiasmante Anna Maria Foli ha incontrato abati e madri badesse, priori e superiori, attingendo ai codici medievali della tradizione sul cosiddetto "giardino monastico" e ai ricettari della farmacia di San Salvatore a Gerusalemme, scoprendo che l'interesse per la psicosomatica e la terapia olistica fiorì proprio negli antichi conventi. Un grande prontuario di ricette terapeutiche, tutte naturali, attinte dall'antica sapienza di monasteri e conventi. Una guida pratica al riconoscimento delle erbe officinali e al loro uso medicinale, cosmetico, aromatico, dietetico. Di ogni rimedio, la storia, gli aneddoti, le caratteristiche, le proprietà curative, la preparazione e le modalità di utilizzo.