"Per oltre vent'anni abbiamo filmato di notte nei musei più importanti del mondo. È l'unico momento possibile per filmare le sale vuote o i reperti preziosi fuori dalle vetrine perché non ci sono visitatori. Ma di notte il Museo cambia volto. Siete solo voi davanti ai capolavori immersi nel silenzio. Il Museo sembra quasi mostrarvi e offrirvi i suoi tesori in un'atmosfera di intimità. Ho sempre voluto trasmettere e regalare questa atmosfera che ho respirato ai telespettatori." - Alberto Angela
È il 1947 quando Angela Volpini, pastorella di sette anni, inizia ad avere delle visioni. È la Vergine Maria ad averla scelta per insegnare agli uomini la via della felicità sulla Terra. Fra interviste, filmati dall'archivio Luce e paesaggi come tele pittoriche, prende forma la memoria di una ragazza diventata un'icona, seguita da masse di giovani rivoluzionari e intellettuali del calibro di Pasolini.
Il racconto dei momenti più significativi della biografia del Battista è affidato a suggestive scene di fiction, che immergono lo spettatore nelle durissime peregrinazioni nel deserto, nell’incontro con Cristo durante il rito battesimale, nell’ammaliante ballo di Salomé e infine nel violento martirio voluto da Erode Antipa.
Monsignor Oscar Romero, Arcivescovo di El Salvador, viene assassinato sull'altare il 24 marzo 1980 dagli squadroni del regime militare, ventiquattro ore dopo aver pronunciato la celebre omelia in cui chiede ai soldati dell'esercito di fermare la sanguinosa repressione dei contadini. Dopo un'attesa durata 38 anni, Romero viene santificato il 14 ottobre 2018 da Papa Francesco, che ha posto la sua testimonianza come modello di vita per la Chiesa futura. Un evento storico per l'America Latina e il mondo intero, per una figura universale che travalica i confini di credenti e non credenti. Il documentario, con la testimonianza dei suoi più stretti collaboratori, ne ripercorre la vita fino al giorno del suo sacrificio e affronta il travagliato processo di canonizzazione, che con il primo pontefice latinoamericano ha ricevuto il sigillo finale in Piazza San Pietro. Papa Francesco ha operato di fatto un "risarcimento" nei confronti di mons. Romero e del suo popolo, martire con lui.
Ci sono misteri che resistono alla storia del mondo, attraversano i secoli e arrivano dritti fino a noi, raccontandoci – forse – anche qualcosa di chi siamo. Misteri a cui, in qualche modo, bisogna cercare di dare una forma, in mancanza di una possibile risposta. È così che il regista Michelangelo Gandolfi si è messo sulle tracce di un percorso che porta indietro nel tempo, fino alle apparizioni di San Michele Arcangelo e che si snoda attraverso i suoi luoghi di culto.
Il film prodotto in occasione dei 200 anni del corpo della Gendarmeria. Le testimonianze di alcuni gendarmi accompagnano le immagini. «Difendere il Santo Padre non è come difendere un capo di Stato, il Santo Padre è un sacerdote, deve stare tra la gente». Ogni Papa ha la sua storia: il documentario mostra immagini d'archivio come il primo viaggio di un Papa moderno fuori dal Vaticano, quello di Giovanni XXIII al santuario di Loreto prima dell'apertura del Concilio; il viaggio di Paolo VI in Terra santa, sballottato tra la folla; il drammatico attentato a Giovanni Paolo II; poi Benedetto XVI e ora Jorge Mario Bergoglio, un Pontefice che ama stare tra la gente, tanto che la Gendarmeria ha dovuto «ricalibrare» il proprio servizio. Il film mostra i gendarmi vaticani all'inizio della loro giornata di lavoro all'alba o durante i turni di guardia notturni, soli a vigilare un angolo dello Stato pontificio o circondati dalla folla di fedeli a piazza San Pietro, impegnati in esercitazioni militari con canotti ed elicotteri, in tenuta antisommossa o al poligono di tiro, e discretamente accanto a papa Bergoglio che saluta i pellegrini durante i suoi viaggi.
Un giorno, una ragazza di 17 anni decide di assumere mezza pasticca di ecstasy che in poche ore devasta il suo fegato, oltre che la sua vita. Pochi secondi che le sconvolgono per sempre tutti gli avvenimenti che avrebbe dovuto vivere in quegli anni. Inizia un percorso pieno di dolore, di difficoltà, di consapevolezze inaspettate, di sensi di colpa, di dubbi e di incertezze.
Vede la morte con i suoi occhi e la tocca con le sue mani, ma la sua voglia di vivere prende il sopravvento; da lì in poi il suo futuro sarà caratterizzato da dover vincere quotidianamente la battaglia per sopravvivere. Questa ragazza rinasce, vive una nuova vita e decide di dedicarla al prossimo. Questa ragazza si chiama Giorgia Benusiglio.
E così inizia il suo viaggio, insieme al padre Mario, attraversando le porte delle scuole o di centri sociali. I suoi racconti sono come pugni nello stomaco. Riesce a trasferire con tanta naturalezza il suo errore e il calvario che ne consegue. Ascoltarla è travolgente, sembra essere guidata da tanti angeli non sopravvissuti all’orrore della droga.
Si può vivere liberi dall’odio verso i propri nemici? La realtà può essere sempre amica?
La lituana Nijole Sadunaite, passata attraverso tre anni di lager sovietico in Mordovia e altri tre di confino in Siberia dal 1974 al 1980, ci mostra che è possibile essere lieti ovunque e guardare l’altro per la sua verità, non cedendo alla logica della contrapposizione tra vittima e persecutore.
Lo attestano le parole rivolte ai suoi accusatori durante il processo per aver diffuso un giornale che difendeva la libertà di coscienza e di religione: «Voglio premettere che, se occorresse, non esiterei a dare la mia vita per ciascuno di voi».
Questa è “una” storia particolare attraverso la quale possiamo ripercorrere “la” storia del totalitarismo in Europa nella forma efficacissima e rara della testimonianza diretta.
Ve la proponiamo in due strumenti, diversi ma complementari: un docufilm e un libro, che si danno forza a vicenda.
Nel DVD allegato al libro, il docufilm di Riccardo Denaro
Il cielo nel lager
A volte le persone entrano nella nostra vita senza che ce ne accorgiamo. E la cambiano. Come accade a Matteo che, grazie a una giovane interprete lituana, conoscerà Nijole Sadunaite, sopravvissuta alle torture del KGB. Una donna tanto lontana come storia eppure così vicina per umanità, testimone di una libertà possibile anche nel peggiore degli inferni terreni.
Durata: 45’ ca.
Formato video: 16:9
Area: PAL 2
Audio: Dolby Digital 2
Lingua: italiano
René è uno studente di teologia dell’Argovia, che ha deciso di far parte del corpo Pontificio nato all’epoca di Giulio II. Con lui in Vaticano arrivano altre giovani reclute. Tra queste Leo, un ragazzo semplice che nella vita è un guardaboschi, felice di fare un’esperienza nella Città Eterna; e Michele, svizzero-italiano di origine lucana, il più inquadrato del gruppo, come capita spesso ai figli degli immigrati. René, invece, è un intellettuale in erba che si interroga sulla propria fede e sul proprio ruolo. Cosa significa indossare un abito del ‘500 ai giorni nostri? Far parte di un variopinto ma anche anacronistico corpo militare, specie in rapporto a una figura “rivoluzionaria” come quella del Papa venuto da lontano? Il giovane soldato prova a trovare una risposta per sé e per i suoi compagni d’armi.
Takayama Ukon è stato un grande samurai del XVI secolo che si è convertito al cristianesimo attraverso la predicazione di Francesco Saverio. Ukon, dopo molte traversie e dilemmi, lascia il suo castello di Takatsuki e vive a Kanazawa dove diviene il grande Maestro del Tè. Con le persecuzioni scatenate contro i cristiani, gli viene negata la morte per spada e viene esiliato nelle Filippine. Il suo percorso interiore tra la spada e la croce, viene raccontato da un giovane in ricerca che inizia il suo viaggio dalle Camere di Sant’Ignazio a Roma. Oltre alla riflessione contemporanea, il Giappone medievale rivive con riprese originali di cerimonie del tè, combattimento di kendo, calligrafia, paesaggi inediti e i luoghi cristiani.
Un itinerario che parte dal Santuario della Divina Misericordia in Roma, dove incontreremo mons. Jozef Bart. Passando per Cracovia dove S.E. il cardinale Stanislaw Dziwisz ci parlerà, in esclusiva, del rapporto tra Giovanni Paolo II e S. Faustina Kowalska. Per arrivare poi al convento della Beata Vergine Maria della Misericordia dove visse, morì e fu sepolta suor Faustina. Ci parlerà di lei, della sua vita, del diario e della spiritualità, suor Maria Elisabetta Siepak, portavoce dell’Ordine.
La confezione si compone di un libretto e di un dvd. Nel libretto la religiosa guida il lettore alla comprensione di ogni segno e presenza nell’affresco Leonardesco a partire dal ricorrere simbolico dei numeri tre e quattro: tre è il numero della Trinità mentre quattro è il numero dell’uomo.
La figura di Gesù, quasi lasciato solo dagli Apostoli, abbandona le braccia aperte sulla mensa in un gesto che rimanda alla crocifissione e con quell’abbandono alla volontà del Padre provoca il moltiplicarsi del pane sulla tavola, Leonardo sovrappone all’evento della cena quello della moltiplicazione del Pane per significare la perpetuità e l’universalità di questo banchetto.
Anche la fisiognomica dei volti degli Apostoli è studiata nei minimi particolari, Leonardo ha studiato le caratteristiche di ogni Apostolo interpretandole come riassuntive dell’intera umanità.
Nel DVD scorrendo le immagini del grande affresco si ascoltano le spiegazioni e le interpretazioni della religiosa studiosa dell’arte e profonda conoscitrice dell’opera leonardesca.