Il don Camillo presentato e interpretato da Alessandro Pronzato non è il personaggio con la faccia di Fernandel che appare nei film, ma quello che si trova nelle pagine dei 346 racconti che lo vedono protagonista: diverso, sorprendente, imprevedibile, quasi inedito, non immune da difetti, ma equipaggiato di virtù che lo rendono "un prete come si deve". Attraverso questa sua creatura stupefacente, c'è anche la possibilità di scoprire l'animo, il pensiero e i sentimenti di Giovannino Guareschi, il quale in don Camillo si riconosceva e addirittura si identificava.
Don Lolli è riuscito ad aprire una breccia nel cuore dei più accaniti nemici della Chiesa creando la strabiliante cittadella della carità, l’Opera di santa Teresa a Ravenna. Un sensazionale miracolo.
E' arrivato il momento di ricostituire la stalla del Vangelo, con l'asino dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme, il gallo impertinente che ha segnalato il tradimento di Pietro, ma anche tanti altri animali che hanno una loro storia suggestiva da raccontare e una lezione da impartire alla chiesa d'oggi.
Tradotto in spagnolo, portoghese, tedesco, giapponese e varie lingue slave.
«Un’opera senza tempo, capace di scuotere e di sollecitare verifiche. L’attualità è anche testimoniata non solo dalle molteplici edizioni, ma anche dalle numerosissime traduzioni in lingua straniera» (L’Osservatore Romano).
L'avventura ordinaria e straordinaria di una giovane che non si rassegna a vivere rintanata nel proprio benessere personale, ma spalanca il cuore sulle realtà più scomode. Una donna coraggiosa che lascia intuire quale sia il ruolo attivo e creativo della donna nella Chiesa. Madre Letizia Zagari, la donna del pane, e il suo amore incontenibile che sta all'origine di una nuova famiglia religiosa che arricchisce la Chiesa di Napoli (e non solo): le "Figlie di Nostra Signora dell'Eucaristia".
La predica dovrebbe favorire la crescita della fede, rafforzarla, maturarla. Purtroppo in molti casi ciò non avviene. E allora la predica mette duramente alla prova la fede degli ascoltatori, anche quelli animati da buona volontà. In questo suo nuovo libro, Alessandro Pronzato descrive, con la sua caratteristica ironia, la predica-lezione, quella moralistica, minimalista, telefonata, "ammazzafeste" - e molte altre ancora - nella convinzione che la predicazione, per essere presa sul serio, debba disincagliarsi dalle secche in cui è incappata e ripartire, con leggerezza, puntando là dove c'è gente che aspetta.