Questo libro è un progetto condiviso tra due fratelli scrittori, l'uno chef e l'altro insegnante, entrambi impegnati sul fronte dell'educazione. "Zitto e mangia!" è una battuta del passato che oggi rappresenta un invito, una sfida per grandi e piccoli a cimentarsi nel dialogo, a tenere aperte le possibilità, ad "assaggiare" prima di opporre rifiuti. In queste pagine troverete la vita di una famiglia: le cene da mettere insieme a fine giornata, i pranzi della festa, gli stravizi a casa dei nonni, ma anche i piatti antispreco e le regole della spesa. Scoprirete ricette sperimentate e ripetibili da realizzare a casa vostra, e tante piste di riflessione per la vita quotidiana, ricette educative per crescere ragazzi sani, felici e consapevoli. «In cucina c'è vita, ci sono profumi e odori gradevoli, è il luogo della casa in cui passiamo più tempo che altrove. Chiudiamo gli occhi e pensiamo al caffè, al borbottio della moka, al profumo rassicurante; oppure nelle domeniche pomeriggio a quello delle torte in forno o del pane e, perché no, della pizza. Queste meraviglie sono le tipiche preparazioni che si possono fare tutti insieme. Pesare gli ingredienti, dosarli, mescolarli, stenderli, condirli, assaggiarli, decorare, infornare. Come degli Umpa Lumpa ne "La fabbrica di cioccolato" di Roald Dahl, mettiamo della musica di sottofondo, giochiamo, cantiamo, divertiamoci a cucinare insieme. È un inno alla gioia!»
Un libro che narra la complessità del percorso adottivo e che propone vie di resistenza e guarigione. L'amore da solo non basta, occorre una ricerca ininterrotta di chiavi di lettura, nuove strategie, strade maestre di direzione e di passo, varchi di uscita, sintesi vitali. Per noi genitori la sfida è convincere i nostri figli che il nostro amore per loro non è mai messo in discussione. Questi figli si misurano continuamente con un messaggio consegnato dall'abbandono: "Tu non sei degno di vivere" e la loro sfida è guardare la loro ferita per prendere in mano sé stessi e il loro posto nel mondo. C'è bisogno di diffondere la cultura dell'adozione basata su esperienze piene di dignità, di tessiture di bene e di buone pratiche, che possono arricchire la riflessione educativa e collocare socialmente la famiglia adottiva in una sua identità che sia pienamente riconosciuta.
"Cari sposi e spose di tutto il mondo!-. È con queste parole che ha inizio la lettera che papa Francesco ha voluto indirizzare a tutti gli sposi in occasione dell'Anno "Famiglia Amoris laetitia". Si tratta di un testo di grande profondità spirituale che affronta - pur se in poche pagine - tutti i temi che stanno a cuore agli sposi: le gioie e le difficoltà della vita in due, diventare genitori ed educare i figli, l'impegno costante nella società e la partecipazione alla vita della Chiesa, in particolare nella pastorale familiare. Scrive il Papa: "Le tante sfide non possono rubare la gioia di quanti sanno che stanno camminando con il Signore. Vivete intensamente la vostra vocazione. Non lasciate che la tristezza trasformi i vostri volti. Il vostro coniuge ha bisogno del vostro sorriso. I vostri figli hanno bisogno dei vostri sguardi che li incoraggino. I pastori e le altre famiglie hanno bisogno della vostra presenza e della vostra gioia: la gioia che viene dal Signore!".
Il Gruppo di ricerca del «Diploma in Teologia Pratica con specializzazione in Pastorale familiare» della Pontificia Università Gregoriana di Roma ha composto questo libro in un tempo avvolto dall'oscurità di una pandemia che tanto ha segnato la vita quotidiana, ma che è possibile accogliere come un kairós rivelativo, che smaschera tante sicurezze, scoprendo la nostra vulnerabilità, emblema tragico di una globalizzazione che invoca solidarietà, riconoscendo la tessitura fragile di popoli e nazioni in cui tutto è connesso. Un tempo che ci sfida ad andare avanti, docili alla trasfigurazione di quello che può apparire oscuro nella complessità. La sfida ha la forma del poliedro, offerto da papa Francesco per stimolare l'azione pastorale della Chiesa. Il poliedro può rappresentare anche il matrimonio e la realtà familiare, da non pensare secondo modelli di perfezione, convinti che la vita, anche quella che si presenta più complessa da integrare nella prospettiva evangelica, esprime la storia di una grazia che non lascia indietro nessuno. E l'azione pastorale, sia che si esprima nella riflessione, sia che si impegni nella pratica, deve avere come punto sorgivo la convinzione che il Vangelo come ipotesi di vita possa abitare spazi in cui l'imperfezione è epifania di un limite costitutivo dell'esistenza, ma non una barriera che ostacoli l'azione provvidente e misericordiosa di Dio, mediata dalla Chiesa, volto umano e umanizzante del suo amore.
Un volume dedicato ai genitori, ma anche a insegnanti e educatori che si trovano a gestire episodi di bullismo e cyberbullismo. Per aiutarli a riconoscere un fenomeno diffuso, mettere a punto strategie di intervento, dedicare tempo alla prevenzione. Con schede pratiche, attività e spunti concreti di azione. Perché i ragazzi trovino un adeguato supporto negli adulti a loro vicini e possano maturare la consapevolezza necessaria per vivere relazioni serene e costruttive.
"Amore", la parola più bella, usata, abusata e sempre on line, oggi genera sospetto. Sta diventando una parola inaffidabile e "liquida" come la nostra società.
Le dichiarazioni affettive appaiono ambigue, equivoche.
Persino false. Dire "ti amo" non è un’affermazione come un'altra. Parole d'amore non sono quelle che lo descrivono ma quelle che lo donano. Alle nuove potenzialità tecnologiche corrispondono nuovi stili di vita, caratterizzati dalla velocità e dall’interdipendenza ma anche dalla imprevedibilità e dalla precarietà.
Che cosa s'intende esprimere quando, colmi di emozione, si sussurra all’altro: "Ti amo"? Solo gradualmente ne diventiamo consapevoli. Esistono mille modi di amare, quindi altrettante parole e nomi dell’amore, ma nessuno è dato in modo esclusivo e definitivo.
Perché comprarlo?
Per ritrovare il gusto della parola "amore" e dei sui straordinari contenuti da vivere felicemente.
Per declinare la bellezza del “ti amo” nei tempi e nei modi giusti.
Per capire come curare la ferita delle “scappatelle” e dei tradimenti.
Per sapere come e da dove ricominciare quando un amore inizia a soffrire.
Per risalire alla Sorgente del vero amore.
Per proporre percorsi formativi.
Per affrontare le sfide quotidiane, gli sposi cristiani sanno di poter contare sulla forza della preghiera. Ma come riuscire a riservare del tempo a Dio nella complessità della nostra vita? Le domande sono tante: dove, quanto e soprattutto come pregare? Da soli o con i propri figli? E in che modo vincere le distrazioni? Renzo Bonetti, con la sua straordinaria capacità di coniugare vita reale e riflessione biblica, in questo volume offre risposte concrete e propone agli sposi una vera e propria "scuola di preghiera". Con un linguaggio semplice, arricchito da esempi e testimonianze, si rivolge alle coppie di ogni età, ancora innamorate oppure deluse e stanche, e le invita a compiere un "salto di qualità" nella vita di fede. Pagine che scavano nel tesoro della Parola di Dio per insegnarci a mettere in pratica, nella vita di ogni giorno, la preghiera cristiana.
I siblings sono i fratelli di persone con disabilità. Questo volume, curato da Andrea Dondi, si concentra sul tema dei siblings adulti e sulle problematiche collegate alla vita dei loro fratelli disabili. La prima parte del libro mette a fuoco i temi essenziali, ossia: differenziare il ruolo del sibling da quello dei genitori; la complessa relazione tra i siblings e il fratello con disabilità; l'importanza di occuparsi dei sibling a tutte le età e il grande ritardo dell'Italia su questo fronte. Nella seconda parte è esposta una proposta metodologica già realizzata in molte realtà nazionali: la creazione di gruppi di siblings e la loro conduzione. Chiude il libro una "cassetta degli attrezzi": un esempio di modello in sei incontri con proposte tecniche attive per supportare il gruppo.
Nella società post-moderna dove l'affettività è debole e in balia dell'emotivismo, le relazioni mutevoli perché votate alla cultura del provvisorio e le identità fluide, disincarnate, se non addirittura digitalizzate, la famiglia rischia di subire la liquidità di questo tempo venendo sommersa dalle onde del disponibile e del manipolabile. Tuttavia, a dispetto delle previsioni di stampo relativista e dei continui "necrologi" che certe ideologie le dedicano continuamente, la solidità della natura della famiglia continua ad imporsi nella cultura di ogni tempo: una società a misura di famiglia è, infatti, la migliore garanzia contro ogni deriva di tipo soggettivista o collettivista, perché in essa il valore della persona è sempre al centro e il bene comune si realizza senza svilire quello individuale che, anzi, è libero di sbocciare in tutta la sua verità e bellezza.
Fra Benigno, con rigore e competenza e con la sua consueta chiarezza espositiva, ci presenta un testo interessante, ben documentato, scorrevole e di immediata comprensione, che offre validi spunti di riflessione e utili indicazioni a quanti vivono il matrimonio come sacramento prezioso da coltivare per crescere nell’amore e vivere in santità. Un monito agli sposi a vivere cristianamente il loro matrimonio perché hanno un tesoro da custodire, per il quale devono intraprendere un combattimento spirituale da cui usciranno vincitori solo se si lasceranno guidare e plasmare dall’amore di Dio.
Il libro, che riporta in sequenza i casi più eclatanti di attacco al matrimonio da parte del maligno, trattati da fra Benigno durante la sua ventennale esperienza di esorcista, ribadisce, se ancora ci fossero dubbi, che il diavolo esiste, eccome se esiste! e opera soprattutto contro il matrimonio verso cui nutre un odio profondo. In sintesi il libro è, a mio avviso, un invito infaticabile alla conversione e a vivere e crescere in santità, “fil rouge” che accomuna tutte le pubblicazioni di fra Benigno.
«Avreste voglia di fare qualcosa per voi due? Di dedicarvi del tempo? Di imparare strumenti per prendervi cura della vostra relazione coniugale?»: questo il focus del libro, che partendo dal tentativo di superare alcuni luoghi comuni sul matrimonio, mette a fuoco cinque dimensioni della vita matrimoniale sui cui lavorare per crescere nella relazione coniugale. Si tratta di: generatività, sacramentalità, intimità, spiritualità e fedeltà. In seguito è preso in considerazione il rapporto con la società e la chiesa. Ogni capitolo si conclude con la riscrittura del significato di una parola, ingrediente del cammino della vita insieme: fedele, stabile e unita.
Siamo ancora capaci di amare? La parola più bella che ci piace sentire, "amore", oggi non si sa più che cosa precisamente voglia dire. Nella cultura e nei costumi sono avvenuti cambiamenti che hanno scombussolato la vita di coppia, scompaginato l'etica matrimoniale, modificato i comportamenti sessuali, trasformato le sensibilità. Il costume sociale raccomanda la tolleranza e l'apertura alla sperimentazione dei nuovi orientamenti della sessualità liberata. Quando però la cronaca denuncia episodi efferati, come le violenze di genere o i comportamenti di abuso, la reazione diventa presto preoccupata. Obiettivo di questo lavoro è contribuire a parlare bene della sessualità, tentando di riportare la complessità dell'esperienza erotica al criterio fondamentale della giustizia. Solo un progetto umanistico e spirituale può trovare le parole giuste per formare all'etica del rispetto e dell'autocontrollo, trasformare la forza della pulsione e renderla energia d'amore e di fecondità sociale.