Preghiere miracolose dettate dal Signore e dalla Madonna, con prefazione di S.E. mons. Hnilica, per la nuova devozione popolare.
Questo libro si focalizza su Maria biblica", sulle sue parole e sulle sue azioni, cosi come ci sono state presentate dagli Autori del Nuovo Testamento. "
Il libro presenta il testo per celebrare l'Inno Akathistos aalla Madre di Dio e spiega l'Icona delle Lodi della Madre di Dio con scene dell'Akathistos Questo fascicolo vuole essere come un benefico e profondo respiro fatto a due polmoni, attingendo l'aria sana e pura che da secoli circola nella preghiera liturgica e nelle sacre icone della Chiesa d'Oriente, per offrirla a noi, cristiani della Chiesa d'Occidente, che condividiamo la stessa fede cristiana ma che talvolta veniamo sopraffatti da una cultura e da una mentalita senz'anima e dimenticata da Dio. In queste pagine, facendo nostra la voce della preghiera e scoprendo il significato delle icone, potremo conoscere e gustare la bellezza e la santita dell'unica fede e del medesimo culto che da duemila anni accomuna tutti i fratelli in Cristo, figli dello stesso Padre, discepoli del medesimo Maestro, custodi dello Spirito Santo e per questo devoti alla Madre di tutti, la Beata Vergine Maria.
Padre Paolino in questo volume ha raccolto una serie di sue meditazioni sulla Vergine Maria. Il risultato ottenuto e a dir poco straordinario grazie alla profondita e all'intensita della sensibilita del monaco trappista.
Questo manuale di pietà vuole essere un sussidio ai devoti di santa Rosalia, un aiuto per intensificare i rapporti personali con Dio.
Secondo alcuni studi di agiografi locali, Rosalia, figlia del duca Sinibaldo di Quisquina delle Rose, nipote per parte di madre di re Ruggero d’Altavilla, crebbe nel XII secolo alla corte dello zio, a Palermo. Era molto bella e suscitava interessi terreni, fra i tanti quello del principe Baldovino, all’epoca ospite di riguardo alla corte di Ruggero. La leggenda narra che, durante una battuta di caccia grossa, sul monte Pellegrino, la montagna sopra Palermo, un leone stava per uccidere re Ruggero; Baldovino, coraggiosamente, lo salvò uccidendo il leone. Re Ruggero chiese a Baldovino di indicare egli stesso un premio per la sua eroica azione, e quest’ultimo chiese la mano di Rosalia, che, in seguito alla proposta di matrimonio, fuggirà gettando nello sconforto la madre, lo zio e l’intera guarnigione di stanza a Palazzo Reale (o dei Normanni).
Vissuta per poco tempo alla corte di Ruggero II, in seguito alla morte del re, chiese ed ottenne il permesso di vivere da eremita in una grotta sul monte Quisquina, dove trascorse dodici anni della sua vita. Successivamente, si trasferì in una grotta sul monte Pellegrino, dove visse “a vita di contemplazione” fino alla morte.
Il suo culto si collega ad un evento particolare accaduto a Palermo in occasione di un’epidemia di peste. Il 7 maggio del 1624, infatti, attraccò nel porto della città un vascello proveniente da Tunisi, che in precedenza era approdato a Trapani e lì era stato sequestrato perché l’equipaggio era stato sospettato di essere stato contagiato dal morbo. Ben presto era stato dato l’allarme ma il viceré, mal consigliato, si lasciò convincere e fece scaricare dal vascello il carico, mentre il comandante, Maometto Cavalà, insieme con il guardiano del porto, si recò a Palazzo Reale per portare i doni a Sua Altezza Serenissima: cammelli, leoni, gioielli e pelli conciate, inviate dal re di Tunisi. “E si vedeva per tutta la città per tutto il mese di maggio e quasi il 15 giugno morire un gran numero di persone”. Palermo si trasformò in un lazzaretto sotto il cielo. Il resto è leggenda, mito e prodigio.
Nonostante le infinite preghiere della cittadinanza e le processioni, le quattro co-patrone della città - Santa Cristina, Santa Ninfa, Sant’Oliva e Sant’Agata - non erano riuscite a fermare la peste. Il miracolo, invece, fu attribuito alle reliquie di Santa Rosalia, le quali, portate in processione, impedirono l’ulteriore diffondersi dell’epidemia.
Questo libretto è la raccolta dei colloqui che la Beata Alexandrina da Costa intratteneva con Gesù Crocifisso.
Viviamo in un tempo di apparente benessere, un tempo in cui la ricchezza e la felicità esteriori sono poste a capo di ogni cosa. È appunto in questo tempo così confuso che molti si indirizzano verso la spiritualità cristiana, alla ricerca di un mondo più vero, dei valori profondi, di quelli che durano in eterno, ed è questo il messaggio principale che da vent’anni a questa parte la Madonna di Medjugorje, ogni venticinque del mese, invia a tutto il mondo affinché esso si converta. “Pregate ed amate!”, dice la Madonna, e coloro che hanno fatto l’esperienza di una visita a Medjugorje escono profondamente cambiati nello spirito da queste parole, trasformati dal contatto con la vera cristianità. Padre Petar, l’autore di quest’opera, il sacerdote scelto per essere messo a conoscenza dei segreti dati ai veggenti di Medjugorje dalla Regina della Pace, e che dovrà poi riferirli, con questo lavoro racconta i grandi cambiamenti, le esperienze di vita, i miracoli dello spirito di cui è stato testimone: il tutto con grande semplicità e purezza, sulla base di uno dei desideri più grandi della Regina della Pace.
Un sistema antico e allo stesso tempo moderno per recitare il Rosario, seguendo una pratica in uso nell'Europa occidentale verso la fine del Medioevo. La storia dell'origine del ro sario della beata vergine maria, del suo sviluppo ed evoluzone nel corso dei secoli, e`uno dei capitoli piu`interessanti e meno conosciuti nella storia della nostra fede. Attraverso questo testo anche i cristiani di oggi scopriranno come la gente del medioevo come questo metodo di meditazione puo`aiutare a pregare con ancora piu`devozione, perchi quando la mente si fa piu attenta al profondo messaggio dei misteri, e`piu`facile apprezzarne il contenuto, seguire cio`che consigliano ed ottene
Il volume ripropone gli Atti del XIV Simposio Internazionale Mariologico svoltosi a Roma dal 7 al 10 ottobre 2003. Alcuni tra i maggiori esperti discutono del dogma dell'Immacolata e del suo valore nel momdo contemporaneo. L'8 dicembre 2004, solennita della Immacolata Concezione della beata Vergine Maria, la Chiesa celebra il 150? Anniversario della definizione dell'immacolato concepimento della Vergine, affidato alla memoria storica della Lettera Apostolica Ineffabilis Deus (1854) di Papa Pio IX. Il XIV Simposio Internazionale Mariologico e stato organizzato dalla Pontificia Facolta Teologica Marianum per recare un contributo dottrinale alle celebrazioni di questo anniversario. Gli Atti vengono affidati a tutti coloro che intendono approfondire ancora di piu la propria fede.
Diciannovesimo volume dell'Opera Omnia di Leone Veuthey. Esso raccoglie tutti i suoi studi mariologico-mariani, relativi a tutte le problematiche mariane del suo tempo, con posizioni fortemente originali. Leone Veuthey non fu solo profondo scrittore di mariologia e di spiritualita ascetico-mistica mariana, ma anche esempio di spiritualita mariana vissuta. Il volume raccoglie tutti gli scritti mariani dell'illustre francescano che espongono i vari aspetti della sua dottrina mariologica, in particolare l'approfondimento al Mistero di Maria in quanto Madre di Dio e Madre del Corpo mistico.
Il testo raccoglie le meditazioni sui cinque misteri del Rosario detti della luce" che Giovanni Paolo II ha proposto di inserire nella preghiera del Rosario. " La caratteristica di queste meditazioni sui misteri della luce e la connotazione patristico-ecumenica; sono riflessioni sviluppate a partire dai testi di alcuni Padri della Chiesa: Gregorio Nazianzeno, Cirillo di Alessandria, Cirillo di Gerusalemme, Giovanni Crisostomo, Ireneo, ecc. Il commento all'ultimo mistero invece e attuato a partire dal pensiero di San Tommaso d'Aquino.
Il culto della Madonna è stato uno dei pilastri della pastorale e dell'educazione alla pietà di Ildefonso Schuster, il cardinale arcivescovo di Milano, beatificato da Giovanni Paolo II il 12 maggio 1996. Scritti nel 1953, a due anni dalla morte, questi Pensieri mariani sulle Litanie lauretane costituiscono la perfetta sintesi della sua pratica mariana in cui si intrecciano da un lato il dogma, che fonda la pietà verso la Vergine nel mistero cristiano come illustrato nelle fonti patristico-liturgiche, e dall'altro l'affetto popolare, che proprio nelle Litanie lauretane si rispecchia, in quanto queste sono sgorgate, come egli osserva, non «dal cuore del semplice popolo italiano», attraversate come sono da una vena di poesia che «piace e affascina per la sua fervente spontaneità ». Presentazione e curatela dell'opera di mons. Inos Biffi.