Sembrerebbe che negli ultimi anni la Vergine Maria si sia manifestata ai propri fedeli comunicando attraverso le lacrime: è il caso della Madonnina di Civitavecchia. La statuina piangente lacrime di sangue non si trova in un luogo di culto, ma nella casa di una normale famiglia, che il pomeriggio del lontano 2 febbraio 1995, ha assistito all'evento straordinario. Sembra che il fenomeno si sia verificato altre volte, numerosi fedeli e religiosi sono accorsi nel cortile di casa Gregori, la notizia fu diffusa rapidamente dai media, dividendo l'opinione pubblica tra diffidenti e credenti. Ma cosa è successo davvero quel pomeriggio? Una responsabilità troppo grande, la paura di parlare: "Il segreto delle lacrime" è una confessione che mostrerà senza filtri qual è la realtà dei fatti accaduti ad Ivano e Leandra, e come il loro destino si sia incrociato, anche solo per un istante, con quello di Jessica Gregori. Venticinque anni di ansie, tormento ed ingenuità che trovano sollievo in un'intervista inedita, redatta da due croniste appassionate. È la rivelazione di un segreto, che potrebbe dare alla Chiesa la prova del suo scetticismo.
Il Compendio di Diritto del Lavoro offre un quadro completo e organico della materia, illustrandone in sintesi e con chiarezza tutti gli istituti fondamentali. Il testo è aggiornato a tutti i più recenti provvedimenti legislativi, tra cui: il D.L. 34/2019 conv. in L. 58/2019 (cd. Decreto Crescita), con il quale è stato introdotto, in via sperimentale per il biennio 2019-2020 e in presenza di particolari condizioni richieste dalla legge, il contratto di espansione (che, ferma restando la disciplina transitoria, ha sostituito i contratti di solidarietà cd. espansivi); il D.L. 101/2019 conv. in L. 128/2019 (cd. Decreto Tutela Lavoro), che ha previsto, da un lato, diverse novità (es. in materia di presunzione di subordinazione, di tutela del lavoro tramite piattaforme digitali), dall'altro, ha introdotto rilevanti modifiche nella disciplina di alcuni fondamentali istituti (es. in materia di comunicazioni obbligatorie relative al rapporto di lavoro); la L. 160/2019 (legge di bilancio 2020), che ha inciso su svariati istituti (es. in materia di congedo di paternità, di ammortizzatori sociali in deroga). La trattazione, inoltre, evidenzia le tematiche di maggiore importanza e attualità riportando, in appositi riquadri, anche approfondimenti dottrinali e giurisprudenziali (es. Corte Cost. 194/2018; Corte Cost. 4/2019). La collaudata sistematica espositiva della manualistica Simone (differenti corpi di stampa, uso del neretto e del corsivo, questionari di riepilogo alla fine di ogni capitolo) completa, poi, l'opera, agevolando lo studio della disciplina, talvolta eccessivamente corposa e complessa proprio in virtù dei continui interventi normativi di riforma. Per tali caratteristiche, il volume soddisfa le esigenze degli studenti universitari, costituendo al contempo un valido sussidio per i partecipanti a pubblici concorsi o a corsi di aggiornamento professionale.
Il Compendio di Diritto Pubblico, giunto alla XVIII edizione, offre una panoramica completa della disciplina tenendo conto delle più recenti novità legislative e giurisprudenziali.
La trattazione, impostata secondo la più diffusa e affermata manualistica, ha il pregio di unire al rigore scientifico un’esposizione chiara e lineare.
Ulteriori punti di forza del volume sono le domande più ricorrenti in sede di esame o di concorso che, alla fine di ciascun capitolo permettono una verifica immediata del livello di apprendimento della materia, e i box di approfondimento, concepiti per richiamare l’attenzione del lettore sulle tematiche di maggiore attualità e al centro del dibattito politico-istituzionale.
Per tali caratteristiche, il testo costituisce un valido strumento di studio e consultazione per gli studenti universitari e partecipanti a concorsi pubblici.
Una robusta confezione che contiene tre semplici puzzle da nove pezzi e un libro cartonato dalle illustrazioni coloratissime. I bambini si divertiranno un mondo a esplorare le scenette ricche di particolari e a ricrearne tre con i puzzle. Età di lettura: da 3 anni.
Ogni pagina di questo libretto è dedicata a un animale da colorare. I contorni ben delineati aiutano i bambini a colorare dentro i margini mentre si esercitano a maneggiare correttamente lo strumento grafico; le semplici didascalie forniscono tanti spunti di conversazione. Età di lettura: da 3 anni.
Ogni pagina di questo libretto è dedicata a un dinosauro da colorare. I contorni netti e marcati aiutano i bambini a colorare dentro i margini mentre si esercitano a maneggiare correttamente lo strumento grafico; le semplici didascalie forniscono tanti spunti di conversazione. Età di lettura: da 3 anni.
Accompagnare una persona al limite estremo della vita, essere testimone partecipe ed empatico del momento del trapasso è un'esperienza fondamentale, che cambia radicalmente la visione dell'esistenza e, quindi, il modo di vivere di chi non ha paura di connettersi con gli altri e con il loro dolore. Frank Ostaseski rivolge al lettore «cinque inviti»: non aspettare; accogli tutto, non respingere nulla; porta nell'esperienza tutto te stesso; impara a riposare nel pieno dell'attività; coltiva la mente. È un percorso di consapevolezza originato, oltre che da numerose vicissitudini personali, talvolta drammatiche, dai racconti di tanti pazienti terminali che, dialogando con lui – maestro di cure compassionevoli –, si sono confrontati da vicino con la morte e con il senso stesso della vita.
La cattedrale di Notre-Dame è il cuore di Parigi, città in cui si incrociano i destini di Quasimodo, il campanaro deforme che salva dall’impiccagione la bella zingara Esmeralda, di Gringoire, il poeta pazzo e girovago, del nobile ufficiale Phoebus, di Frollo, l’arcidiacono dall’anima nera, e della folla tumultuante dei reietti. Grandioso affresco a tinte forti, ricco di colpi di scena, Notre-Dame de Paris è qui presentato in una raffinata edizione corredata dalle illustrazioni della prima edizione del 1831.
In Friuli, durante l'ultima guerra, si insedia un'armata cosacca proveniente dalla Russia: uomini, donne, vecchi e bambini ai quali le autorità tedesche hanno promesso una patria. È un fatto storico che nella narrazione di Sgorlon diventa la tragica odissea di un popolo predestinato allo sterminio. Stretti in un lembo di terra, i cosacchi invasori e i friulani invasi sono ugualmente vittime di una diversa, ma speculare, oppressione. In questo scenario drammatico di guerra e sofferenza, tuttavia, un raggio di speranza è portato dall'indimenticabile figura di Marta, con il suo immenso bisogno d'amore e con la sua tenace convinzione che nel mondo ci sia un'armonia segreta capace di dare un senso all'esistenza.
Ha vent'anni Daniele quando, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto a un TSO: trattamento sanitario obbligatorio. È il giugno del 1994, un'estate di Mondiali, e lui, ragazzo come tanti se non fosse per una sensibilità estrema, una percezione della realtà fatta tutta di picchi e di abissi, si trova inchiodato per una settimana in ospedale. Al suo fianco, come in un delirante campeggio, un girone infernale dell'assurdo, i compagni di stanza: personaggi inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi. Negli abissi della follia brilla un'umanità creaturale, potente, a cui Mencarelli sa dare voce con una delicatezza e una forza uniche. L'autore mette in scena la disperata, rabbiosa, ricerca di senso di un ragazzo che implora salvezza: "Salvezza. Per me. Per mia madre all'altro capo del telefono. Per tutti i figli e tutte le madri. E i padri. E tutti i fratelli di tutti i tempi passati e futuri. La mia malattia si chiama salvezza".
Siamo un pezzo di natura, lo dice la scienza ecologica, e se la natura si degrada anche noi facciamo la stessa fine. Partiamo da dove posiamo i nostri piedi. Ogni secondo in Italia spariscono sotto cemento e asfalto 2 metri quadrati di suolo. Eppure il suolo è la nostra assicurazione sul futuro, per produrre cibo, per filtrare l'acqua, proteggerci dalle alluvioni, immagazzinare CO2. La sua perdita irreversibile è un grave danno per noi e per figli e nipoti. Tanto piú in epoca di riscaldamento globale che, inducendo fenomeni meteorologici estremi - alluvioni, siccità, ritiro dei ghiacciai e aumento dei livelli marini - minaccia il benessere dei nostri figli e nipoti. Eppure ci sono molti modi per risparmiare energia evitando di aggravare l'inquinamento atmosferico o per non sprecare inutilmente le risorse naturali che scarseggiano mettendo a rischio il futuro. Mercalli lo dice e lo scrive da oltre vent'anni, e propone qui un compendio di riflessioni, prendendo lezioni di metodo e di vita da Primo Levi.
Da decenni la sociologia e le scienze umane analizzano il progressivo disgregarsi dei legami e delle relazioni. Non stupisce dunque che la solitudine sia considerata una delle maggiori insidie della nostra epoca. Media e opinione pubblica la descrivono come un morbo da combattere. Governi e istituzioni per la salute pubblica si sono mobilitati. In pochi, però, sottolineano che la situazione contemporanea è il frutto di una precisa evoluzione storica. >Mattia Ferraresi indaga con straordinaria lucidità le radici di questo fenomeno. E illumina il colossale paradosso che lo ha generato: lo scardinamento delle connessioni profonde con l’altro è, infatti, al cuore del progetto di emancipazione della modernità. Proprio il modello liberale ha posto le basi per una società fatta di soggetti che hanno scelto la solitudine quale via maestra verso l’autocompimento. Nel divincolarsi dalle autorità, dalle gerarchie e dalle costrizioni tradizionali che lo opprimevano, l’uomo moderno si è cosí ritrovato solo. Il suo ideale di liberazione si è trasformato, oggi, in una prigionia.
«Il nostro mondo. Quello dei selfie e delle pubblicità profilate, dei pasti monoporzione e del single come stato sommamente desiderabile. Un mondo dove la solitudine regna. Ma grattando la superficie delle osservazioni quantitative e delle cronache si intuisce che siamo di fronte a qualcosa di piú complicato e oscuro di una tendenza sociale: è lo stato esistenziale dell’uomo contemporaneo».