«Degli anni speciali dell'infanzia, quando trascorrevo le estati sul lago o in campagna, conservo ancora l'immagine dei faggi secolari piantati dal bisnonno e il profumo dei prati falciati. Lì ho imparato a distinguere un rododendro da un'azalea, come si pota una siepe, come si semina nel semenzaio, quando è tempo di riparare i vasi nella serra, come si rastrella la ghiaia. Lì ho vissuto i primi momenti di libertà totale.» Animato da questo amore precoce e mai tradito per la natura, l'architetto paesaggista Marco Bay ha scelto di dedicare la propria vita alla creazione di giardini, arricchendo piazze e cortili, case di campagna e palazzi di varie regioni italiane con gli innumerevoli cromatismi del mondo vegetale. Anziché sulla carta, infatti, Bay preferisce disegnare sulla terra, affrontando la grande sfida di tracciare segni che, in perfetta sintonia con il panorama, contribuiscano a completarlo e valorizzarlo, suscitando emozioni forti e rigeneranti in chi godrà della sua vista. L'apparente semplicità e naturalezza dei suoi sorprendenti progetti - fra i più noti, l'Hangar Bicocca e le aiuole di palme in piazza Duomo a Milano - è in realtà il frutto di un'incessante ricerca illuminata da alcune idee guida: imparare a «vedere» il paesaggio che ci circonda, capire la natura del terreno e interpretare i bisogni di ogni pianta affinché possa crescere sana e robusta anche in un habitat fortemente antropizzato. Disegnare con gli alberi racconta la meravigliosa «fatica» di immaginare e costruire spazi verdi in luoghi dove il verde è trascurato, oltraggiato, bandito, e insegna a giocare con piante e fiori, e a scegliere e combinare, nell'infinita varietà delle loro forme, sfumature e trasparenze, quelli più adatti a esprimere la propria personale idea di armonia. Dalla magia del momento in cui l'idea progettuale viene concepita fino alla messa a dimora delle piante scelte con cura nei vivai, passando per lo studio scenografico del giusto contrappunto di luci e ombre, queste pagine, impreziosite da disegni dell'autore, testimoniano di un processo creativo del tutto particolare: la genesi di opere d'arte viventi, destinate a cambiare e a rinnovarsi - come gli esseri umani - giorno dopo giorno e stagione dopo stagione.
Un uomo, un cane, e le distanze che riescono a percorrere con amore e sacrificio pur di stare insieme.
“La storia di Gobi e Dion Leonard è la testimonianza degli straordinari traguardi che le persone possono raggiungere collaborando tra loro e di quanto siano profondi i sentimenti che legano un uomo e il suo cane.” - Publishers Weekly
Nel 2016 Dion Leonard, un esperto ultra-maratoneta, incontra inaspettatamente una piccola cagnolina randagia durante una gara di 250 chilometri attraverso il deserto dei Gobi, in Cina. La cucciola, che sarà ribattezzata Gobi, dimostra che quello che le manca nella taglia è ampiamente ricompensato dalla grandezza del suo cuore: comincia a seguire Dion passo dopo passo, attraverso le impervie montagne Tian Shan, mantenendo il passo con lui per circa 130 chilometri. Quando Dion si rende conto dell’incredibile determinazione di questo piccolo animale, qualcosa dentro di lui cambia per sempre. Così si ritrova a farla dormire nella sua tenda e a portarla in braccio durante il percorso, nonostante il rischio di restare indietro o addirittura di non terminare la gara. Fino a quel momento si era sempre concentrato sulla vittoria, cercando costantemente di migliorare le proprie performance, ma il suo obiettivo ora è semplicemente quello di assicurarsi che Gobi sia al sicuro, nutrita e ben idratata. Anche se non arriva primo, Dion sente di aver vinto qualcosa di ben più importante: un nuovo sguardo sulla vita e una nuova amica che decide di portare a casa con sé. Per riuscirci dovrà affrontare mille imprevisti e difficoltà, ma alla fine, riuscirà a riunirsi con la straordinaria creatura che ha dimostrato a lui e al mondo che i miracoli sono possibili. Gobi – Un piccolo cane con un grande cuore è una storia di speranza, resilienza e amicizia, che dimostra ancora una volta che i cani sono davvero i migliori amici dell’uomo. E su questa straordinaria vicenda presto Twentieth Century Fox realizzerà un film.
Non c'è solo il "land grabbing", l'accaparramento della terra che fagocita, in particolare, il continente africano. Nella smania neoliberista di possedere le risorse naturali anche l'acqua è diventata oggetto di scontri commerciali, tensioni sociali e guerre internazionali. Tanto più che l'"oro blu" sta diventando un bene molto prezioso: entro il 2030 una persona su due al mondo vivrà in zone ad elevato stress idrico. Già oggi multinazionali che imbottigliano l'"acqua del sindaco" rivendendola a peso d'oro mettono le mani su sorgenti, laghi e fiumi. Perché acqua ne serve molta, anzi moltissima. Per tutto. Per produrre la Coca-Cola che viene quotidianamente venduta servono ogni giorno 75 miliardi di litri d'acqua. In queste pagine si viaggia dal Michigan del fracking al Bangladesh dalle falde superinquinate, si percorre il Mekong "assediato" dal sale marino e si toccano con mano - in Swaziland, Brasile e altrove gli effetti delle monocolture sulla possibilità, per i poveri, di avere acqua per mangiare, bere e lavarsi. In pratica, per vivere. Un viaggio intorno al globo molto documentato, appassionato e appassionante, per conoscere un problema che riguarda milioni di persone, soprattutto gli ultimi. La geopolitica e l'economia iniziano a fare i conti con l'acqua, anzi con la sua mancanza. Qui si comprendono il dove, il come e il perché di una questione che ci tocca tutti. Non solo quando abbiamo sete. Prefazione di Gianfranco Bologna.
Un libro denso di storie straordinarie e osservazioni dirette, che raccoglie le lezioni di vita dei lupi: la voglia di giocare, il bisogno di tenerezza, la pazienza, la resilienza e la capacità di adattamento. Un racconto intenso e toccante in cui i lupi ci insegnano a essere molto più umani.
«Questo libro trasuda una passione travolgente» – Bruno D'Amicis
Predatori aggressivi, insaziabili, violenti. Questa è l'immagine che le saghe e le dicerie popolari tramandano dei lupi. Nulla di più sbagliato: sono animali molto simili a noi, tra i pochi a consolidare i legami familiari e a nutrire un forte senso di comunità. La vita del branco si basa su un delicato equilibrio e tutti cooperano per mantenerlo. Si prendono cura dei piccoli, organizzando veri e propri turni di «baby sitter », portano cibo ai compagni feriti, gestiscono con intelligenza i conflitti e si affidano all'esperienza degli anziani. Sono capaci di grandi gesti d'amore, come Stoney, un capobranco che si è lasciato morire vicino al luogo dove era stato ritrovato il corpo della sua compagna. Sanno adattarsi prontamente ai cambiamenti, sviluppano una profonda simbiosi con l'ambiente e persino con altre specie. I corvi sono per loro quasi animali domestici, crescono insieme e si spartiscono le prede. È per questo che, al termine di una sfortunata battuta di caccia, una lupa ha sentito il desiderio di seppellire il suo amico alato. Elli H. Radinger, che da venticinque anni studia il comportamento dei lupi, ha potuto vedere la loro generosità e la loro saggezza.
Preoccupato per la salute, spaventato dalla morte, annoiato, insoddisfatto, vendicativo, ignorante, avido e ingenuo.
Queste sono le qualità del consumatore ideale.
4ª edizione - 50 esperti - 600.000 parole Quasi 2,5 milioni di copie vendute nel mondo. Il volume spazia dagli alberi ornamentali alle rose, dalle perenni alle piante grasse, spiega come far crescere rigogliose le aromatiche, come avviare un orto, offre consigli su clima e fertilizzanti, sulle principali malattie e la trattazione dei parassiti più diffusi, guida alla scelta degli attrezzi per curare giardino, spazi verdi al chiuso, ma anche orto e frutteto. Le tecniche, aggiornate e spiegate passo dopo passo, riflettono le ultime tendenze come le moderne piantagioni studiate per favorire gli impollinatori, i giardini sui tetti e le pareti viventi, oltre alle attualissime coltivazioni di frutta e verdura in vaso. Una guida completa, con un ricco apparato fotografico, tanti disegni e un linguaggio semplice, un volume di riferimento per gli esperti di giardinaggio, per i professionisti di progettazione dei giardini, per chi lavora nel mondo dell’orticoltura, ma anche per gli appassionati e per chi vuole mettere alla prova il proprio pollice verde.
«In ordine ad un'adeguata relazione con il creato, [...] non si può proporre una relazione con l'ambiente a prescindere da quella con le altre persone e con Dio» (Papa Francesco, Laudato si', n. 119). Pur da ambiti disciplinari diversi, gli Autori dei diversi saggi concentrano l'attenzione su quell'ecologia integrale che costituisce il cuore dell'Enciclica di papa Francesco sulla cura della casa comune. Una ecologia che coinvolge le dimensioni umane e sociali, il valore e il senso della vita umana inscindibilmente legati alla questione ambientale e all'impegno per custodire e salvaguardare l''avvenire delle future generazioni.
Con questa pubblicazione, alla quale hanno concorso esperti d'ambito italiano e tedesco, Aboca Museum intende proporre allo specialista e al bibliofilo un moderno strumento di lettura di uno dei testi più rari ed interessanti nella storia della botanica: l'Hortus Eystettensis di Basilius Besler, edito nel 1613, in tre volumi, con 367 calcografie acquerellate. L'opera stimata tra le più importanti dell'iconografia botanica europea, per l'eccezionale ricchezza di specie in gran parte medicinali, e per l'esuberanza di forme e colori che lo abbelliscono. Il Commentarium, pur essendo parte integrante dell'erbario vero e proprio, costituisce da solo un importante contributo alla comprensione del contesto culturale nel quale è stato prodotto l'erbario e all'approfondimento dei suoi contenuti sia sotto il profilo storico che artistico e botanico.
Diventare autosufficienti nella produzione di frutti, ortaggi, erbe, uova e quant'altro può offrire la campagna significa affrontare un cambiamento importante. Il passo dal sogno alla realtà non è semplice, ma è possibile: da soli, in coppia, con la famiglia e i figli. Il cambiamento può dare molto, e contribuisce ad avvicinarci a ciò che stiamo perdendo: la ricchezza e la generosità della terra in tutte le stagioni, il silenzio della campagna, la libertà dal traffico, dall'inquinamento urbano e dallo stress, per trovare una qualità di vita più appagante e vicina ai ritmi naturali. Una guida semplice e pratica per valutare meglio tutti gli aspetti dell'autosufficienza e impostare un diverso progetto di vita.
Una rilettura di mezzo secolo di battaglie ecologiste alla luce della
storica Enciclica di papa Francesco per disegnare un nuovo/antico
progetto politico.
Rivoluzione integrale è rivoluzione culturale, politica, economica, scientifica
e tecnica e indica l’immane, entusiasmante lavoro di modifica di ogni
aspetto della realtà attuale che dobbiamo affrontare. A differenza delle
rivoluzioni degli ultimi due secoli motivate dall’egoismo, la rivoluzione
integrale esige a tutti i livelli disegnare e costruire una civiltà comunitaria
in simbiosi con la natura animati da uno spirito di gratuità.
Il virus del progresso ha infettato tutte le attività umane e sta distruggendo
il mondo.
Questo libro è un contributo per sviluppare gli anticorpi necessari.
Fra le principali sfide aperte nel nostro Paese c'è l'urgenza di guardare ad agricoltura, alimentazione e ambiente da una nuova prospettiva. Non si tratta infatti solo di riscattare il settore primario dal ruolo marginale cui è stato progressivamente e colpevolmente relegato nel corso degli ultimi decenni, ma di assumere insieme queste tre prospettive come forze motrici di una nuova idea dello sviluppo economico, sociale e culturale dell'Italia. Un primo, concreto passo in questa direzione lo compie il ministro Maurizio Martina con un libro dichiaratamente ottimista in cui racconta la passione, la fatica e la voglia di farcela di tanti giovani che stanno rilanciando l'agricoltura e l'alimentazione in un'ottica moderna e innovativa, sensibile alle istanze ecologiche e ai princìpi di cittadinanza e solidarietà. Nel contempo, egli mostra come le politiche avviate negli ultimi anni dal suo dicastero, oltre a sostenere e incoraggiare tali iniziative (start up e progetti che quasi sempre si avvalgono delle risorse del digitale), siano mirate a combattere gli sprechi, a contrastare la fragilità idrogeologica del territorio e a valorizzarlo sfruttandone al meglio le enormi potenzialità. Senza trascurare l'impegno legislativo per debellare vecchie e nuove forme di criminalità che vorrebbero mantenere la nostra agricoltura nell'arretratezza, violando i diritti di chi ci lavora. A fondamento di queste scelte c'è la convinzione che terra e cibo, con le ricche - talvolta uniche - tradizioni in ambito agricolo e alimentare, così come le straordinarie qualità naturali, paesaggistiche e artistiche che costituiscono il tratto distintivo dell'Italia nel mondo, siano le chiavi per guardare al futuro; un futuro da costruire anche incoraggiando e promuovendo la ricerca in tanti settori cruciali per la coltivazione e l'allevamento, dove l'Italia è già stata spesso all'avanguardia. Alle sfide epocali rappresentate dallo sviluppo sostenibile e dalla democrazia del cibo, questioni cruciali la cui importanza geopolitica è destinata a diventare sempre più evidente e pressante, una risposta seria e credibile - suggerisce Martina - può essere trovata proprio ripensando la centralità dei modelli agricoli, alimentari e ambientali e investendo su di essi per creare non solo nuova economia ma anche nuova cittadinanza.
Cosa spinge tanti giovani a credere nuovamente nell’esperienza agroalimentare italiana tornando alla terra? Quali saranno le frontiere più avanzate della ricerca e perché le istanze ecologiche saranno decisive? Come leggere l’evoluzione dello scontro tra i nuovi protezionisti e i fautori dei mercati aperti? E perché il cibo rimarrà una delle questioni geopolitiche centrali per l’uomo e il pianeta?
A queste e altre domande l’autore – protagonista anche dell’esperienza unica di Expo Milano 2015 – prova a rispondere, con un racconto appassionato, tracciando le possibili vie di futuro che l’Italia può giocarsi se saprà credere fino in fondo alle sue potenzialità agricole, alimentari e ambientali.
Senza nascondere le difficoltà, i punti di debolezza, i rischi e la fatica che ancora attraversano l’agricoltura e i territori rurali, il libro mette in evidenza come il paese sia già attraversato oggi da esperienze di innovazione che, dalla terra, portano a percorsi forti di cittadinanza e a storie di impresa e di comunità di grande valore. L’intreccio unico di tecnica e inventiva, cultura e umanesimo, spirito di adattamento e organizzazione che gli italiani esprimono anche in questi campi può fare la differenza. Dopo gli anni duri della crisi, riconoscere queste potenzialità e supportarne la crescita significa per l’autore costruire concretamente i passi del nuovo sviluppo sociale, prima ancora che economico, del paese.