Una storia vera (Città di Messico, 9-12 dicembre 1531)
In un tempo in cui ci s’interroga sulla realtà e il senso delle apparizioni mariane, il presente libro vuol offrire un piccolo ma reale contributo mettendo a fuoco l’"evento guadalupano" nella sua globalità. Si giunge, così, a cogliere la straordinaria freschezza della vicinanza di Dio nella manifestazione di sua madre, la Vergine Maria, invocata con il nome di Guadalupe ("fiume di luce" o "fiume d’amore"): una presenza tanto viva ancor oggi nella coscienza religiosa, culturale e sociale del popolo messicano.
Nella semplicità del messaggio guadalupano, esaminato nel suo contesto storico e nelle sue valenze teologiche, antropologiche e simboliche, si rispecchia una religiosità profonda che ha radici lontane nel mondo azteco e che ha fatto di un indio, da poco convertito al cristianesimo, un esempio di santità di vita condotta all’insegna della beatitudine che promette ai poveri di cuore il possesso del regno dei cieli.
"Il libro è frutto di una lettura diretta e attenta delle fonti e dei vari autori; a parer mio, c’è poco da aggiungere per una conoscenza pastorale della Vergine di Guadalupe" (Gianni Colzani).
Manuela Testoni, nata a Milano nel 1957, è entrata nella congregazione delle Suore di Santa Marcellina nel 1979. Laureatasi in lettere moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore, e conseguito poi il diploma in scienze religiose, ha insegnato per alcuni anni in vari collegi d’Italia. Dal 1993 vive in Messico, dove, venuta a contatto con l’affascinante "evento guadalupano", ne ha fatto oggetto di studi specifici.
Nel santuario di Manoppello è conservata una straordinaria immagine del Volto Santo di Gesù, che un misterioso Pellegrino lasciò in dono nel 1506. I numerosi pellegrini che da mezzo millennio giungono nella città abruzzese sostano con stupore dinanzi al Volto Santo, e ammirando in esso le sofferenze patite dal Figlio di Dio durante la Passione, al Padre chiedono le grazie e implorano la sua misericordia.
Il mantello di Guadalupe su cui è rimasta impressa l'immagine della Vergine Maria nel 1531 è la tela religiosa più scientificamente studiata insieme alla Sindone di Torino ed è tuttora sotto l'attenzione degli studiosi che, a distanza di cinque secoli, non sono ancora riusciti a scoprire tutti i misteri che essa racchiude.
Pensato in prima istanza come manuale per gli studenti dei seminari e degli istituti superiori di scienze religiose, il volume è un valido aiuto per chiunque desideri una solida introduzione in materia.
Il roveto in fiamme che non si consuma è l’immagine di Maria, la Theotokos senza peccato. Il presente saggio teologico di Mariologia ortodossa, si colloca in una prospettiva di profondo dialogo con la mariologia cattolica e in particolare con il dogma dell’Immacolata Concezione e presenta la profonda riflessione di uno dei teologi ortodossi più noti e apprezzati. La presentazione di Renato D’Antiga, ortodosso, e la Postfazione di Stefano De Flores, cattolico, completano il testo che rappresenta sicuramente un contributo originale alla riflessione sul mistero di Maria e alla venerazione dei fedeli.
Destinato a studiosi e studenti cattolici e ortodossi, professori di teologia e quanti sono interessati ai rapporti ecumenici in campo mariano.
Sergej Nikolaevic Bulgakov (1873-1944), teologo e sacerdote ortodosso tra i più noti, nel 1923 venne esiliato dall’Unione Sovietica e si trasferì a Parigi dove fondò l’Istituto Teologico San Sergio. Fra le numerose opere segnaliamo: L’agnello di Dio (1933), Il Paraclito (1936) e La Sposa dell’Agnello (1945).
Nel corso della storia della Chiesa la devozione per la Madre di Gesù, grazie alla sua particolare posizione nell’opera di salvezza, fiorì rigogliosa assumendo talvolta forme persino troppo esuberanti.
La posizione di Maria nella dottrina della Chiesa e la sua venerazione hanno costituito motivo di tensioni. In questi quattro interventi il noto teologo svizzero cerca un accordo per superare gli opposti estremismi, ed esprimere in modo nuovo e in conformità ai tempi ciò che è sempre valido nella venerazione e devozione alla Madre di Dio.
Hans Urs Von Balthasar nasce a Lucerna nel 1905. Dopo gli studi di germanistica e filosofia all’Università di Zurigo, nel 1929 entra nella Compagnia di Gesù. Per la sua formazione teologica è decisivo l’incontro con Henri de Lubac e con la mistica Adrienne von Speyr. Fonda e dirige la Johannes Verlag per pubblicare scritti dei Padri della Chiesa, valorizzare esperienze cristiane e diffondere opere di teologi al cui centro fosse il mistero di Dio rivelato in Cristo. Con il trascorrere degli anni Von Balthasar diventa un punto di riferimento per la teologia cattolica. A riconoscimento di tale funzione, nel 1988 viene nominato cardinale. Muore poco dopo, il 26 giugno 1988. Fra le sue numerose opere ricordiamo la monumentale trilogia: Gloria, 7 voll., Teodrammatica, 5 voll., e Teologia, 3 voll., Jaca Book, Milano 1975-1992, e i saggi teologici, 5 voll., Morcelliana, Brescia 1968-1979.