A dispetto delle lacune storiografiche sul tema, gli anni compresi tra la fine del XIX secolo e la Grande Guerra rappresentano una stagione di grande interesse per la storia della pedagogia cattolica. Oltre alla difesa di una visione educativa coerente con la filosofia e antropologia cristiana, l'impegno dei cattolici si dispiegò soprattutto in campo scolastico, nel tentativo di superarne l'assetto statalista e laicista. In parziale controtendenza rispetto ai decenni precedenti, le battaglie dei cattolici furono segnate, d'un lato, dall'ormai avvenuto riconoscimento delle prerogative governative in campo educativo e, dall'altro, dalla difesa dei diritti educativi della famiglia, dalla rivendicazione della presenza dell'insegnamento religioso nelle scuole pubbliche e dalla richiesta di una maggiore valorizzazione delle autonomie locali. Con l'obiettivo di lumeggiare i tratti della pedagogia che ne sostiene la militanza, il volume rilegge l'apporto al dibattito scolastico di alcune delle personalità più significative di quegli anni, come i vescovi Geremia Bonomelli e Giacomo Maria Radini Tedeschi, l'attivista e politico Nicolò Rezzara, il fondatore dell'Unione Pro Schola Libera, don Giuseppe Piovano.
A Lukones, in una villa isolata, una madre e un figlio si fronteggiano. Lui, don Gonzalo, che le dicerie vogliono iracondo, vorace, crudele e avarissimo, è divorato da un male oscuro, quello che «si porta dentro di sé per tutto il fulgurato scoscendere d'una vita». Lei, la Signora, è ridotta da una desolata vecchiezza e dal lutto per la morte dell'altro figlio (il «suo sangue più bello!») a una spettrale sopravvivenza. Li unisce un amore sconfinato, li separa un viluppo di gelosia, senso di colpa, rancore, dolore - preludio al più atroce degli epiloghi. Intorno a loro una casa dissennata, feticcio narcissico ed epicentro di ogni nevrosi, estremo rifugio e tomba, e un'immaginaria terra sudamericana identica alla nostra Brianza, vessata dai Nistitúos provinciales de vigilancia para la noche ? che a tutti vorrebbero imporre la loro violenta protezione ?, assediata da robinie e banzavóis, disseminata di strampalate ville, popolata di «calibani gutturaloidi» che come miserabili Proci dilapidano le attenzioni della Signora. E che Gonzalo vorrebbe cancellare, insieme al barcollante feudo e a tutte le «figurazioni non valide». Perché il «male invisibile» da cui è affetto lo condanna a distinguerle e negarle, quelle «parvenze»: a respingere la «cara normalità», la turpe contingenza del mondo. Anche a prezzo di negare se stesso, anche a prezzo della più dura cognizione, quella che consegna alla solitudine e alla «rapina del dolore».
State per scoprire come ogni evento, voluto o no, si verifichi grazie alla più potente delle leggi universali, la Legge dell'Attrazione. Una legge che si basa su alcuni principi semplici ed essenziali. Si tratta dell'entusiasmo nel perseguire uno scopo, il sentirsi pronti per un impegno spirituale profondo, lavorare sodo e ogni giorno per ottenere un certo risultato e il ringraziare sempre l'universo sentendo gratitudine nel cuore. Prefazione di Wayne W. Dyer.
Nessun fiume al mondo ha visto scorrere tanta Storia, assistito a eventi così determinanti per i destini dell'umanità intera. Lungo le sue sponde si è generato ciò che siamo. Era un Padre, il Tevere. Addirittura un dio. Eppure è abbandonato, scartato, invisibile, come tutto quello che non è utile alla modernità. È un fiume sconosciuto; percorrerlo oggi, dalla foce di Ostia alle sorgenti in Romagna, è come esplorare una regione esotica, viaggiare tra le rovine d'una civiltà perduta che ha smarrito il contatto con il passato, la terra, il senso del divino. È ancora il fiume simbolo della nazione - forse dell'Occidente -, Storia fatta d'acqua, che custodisce il mito, l'identità, la bellezza e il capolavoro; ma anche via maestra da cui osservare la decadenza dell'Italia, di Roma, degli Appennini che si spopolano, dei borghi passati dal misticismo al materialismo. Risalendo alla sacra fonte, in compagnia di Enea, dei Borgia, di San Francesco e di tutte le figure che hanno segnato la biografia del Tevere, ma anche insieme a personaggi di oggi dal fascino romanzesco, Marzio G. Mian fa confluire nella narrazione altri corsi d'acqua che attraversano territori lontani. Come nello scorrere della vita, paesaggi, incontri e voci si mescolano a formare un'intima geografia, poiché, scriveva T. S. Eliot, il fiume è dentro di noi, il mare tutt'intorno a noi.
Un antropologo studia sul campo una strana tribù: i bambini di una scuola dell'infanzia. In particolare, cerca di capire come questi utilizzino spontaneamente e per i propri scopi uno strumento di comunicazione a loro congeniale, il disegno. Evitando estetiche primitiviste e valutazioni psicologico-cognitive, l'analisi fa emergere, con uno sguardo relativista, come i bambini attraverso il disegno agiscano in modalità peculiari, con precise intenzioni, nel loro mondo sociale: comunicare la propria identità, mettersi in relazione con il contesto, dare vita a giochi che nascono nell'immagine, negoziare e stabilire relazioni sociali. Per cogliere quindi il significato di un disegno è necessario valutarne le condizioni di produzione e comprenderne l'uso all'interno del gruppo. In questo testo, si propone una selezione di strumenti interpretativi per analizzare la complessità e il significato del disegno infantile colto nel suo stato "selvaggio".
Queste pagine sono un diario che accompagna l'anima nelle sue diverse stagioni, in un percorso che, attraverso meditazioni, propositi e preghiere, offre spunti e strumenti per camminare verso la pienezza. Il timone che orienta questo viaggio è la volontà, dono stupendo di Dio, che deve essere allenata e irrobustita affinché mantenga la rotta fra aridità e fioriture, tempeste e distese di azzurro.
Religione della razza e cristianesimo non sono conciliabili mentre affidarsi al Reich è precipitare in un abisso. Sono queste le convinzioni che hanno spinto mons. Celestino Endrici, arcivescovo di Trento (1904-1940), a sviluppare per il suo popolo una vasta azione contro il nazismo. Lo evidenziano cinquanta documenti inediti e altri poco conosciuti che, riportati in questo libro, rilanciano un messaggio ancora oggi attuale. Presentazione di Giorgio Postal.
In questo numero: Nell'eredità del Sinodo sui giovani l'esortazione Christus vivit occupa un posto di rilievo, offrendo un contributo alla revisione della pastorale della Chiesa tutta. Il 50° anniversario dell'Humanae vitae è spunto per una rilettura teologico-morale del dibattito che l'ha preceduta e della vicenda tormentata della sua ricezione. Il saggio di J.F. Keenan apre un confronto a più voci sull'impatto della svolta conciliare nelle differenti aree linguistiche della produzione teologico-morale. Quanto al significato teologico-fondamentale del dialogo tra filosofia e teologia il saggio di G. Ferretti istruisce un suggestivo confronto con il pensiero di P. Sequeri.
I disegni più amati dell'albo "La foresta incantata" di Johanna Basford raccolti in una edizione esclusiva di grande formato e pregio. Da colorare, staccare e incorniciare.
Editoriale
Castel Sant’Angelo e San Michele formano un binomio inscindibile
di Roberto de Mattei
2
Attualità, politica e società
Islam, ossessione di potere
di Lorenza Formicola
4
Aiutarli a casa loro – Intervista al dott. Pietro Venezia
di Chiara Chiessi
8
Cristianità tra passato e futuro
di Vito Muschitiello
11
Notizie
Italia – Comune patrocina incontro Lgbt coi bimbi, è bufera
di Corrispondenza Romana
17
Onu/1 – Teorizzata in un rapporto la «Grande Sostituzione»
di Corrispondenza Romana
17
Onu/2 – L’aborto incluso nel… «diritto alla vita»!
di Corrispondenza Romana
17
Islam – Sito propone percosse per le spose “indisciplinate”
di Corrispondenza Romana
18
Transumanesimo – Sempre più verso nuove dittature digitali
di Corrispondenza Romana
18
Dossier
Il Muro dimenticato – Intervista a Gennaro Malgieri
di Mauro Faverzani
20
Testimonianze dal Muro – Intervista a Massimo Magliaro
di Mauro Faverzani
24
Così raccontai il crollo del Muro – Intervista a Mauro Mazza
di Luigi Bertoldi
27
Gli archivi rivelano… – Intervista ad Alberto Rosselli
di Luigi Bertoldi
30
Quella notte, il Muro
di Luciano Garibaldi
33
Il Muro e Fatima
di Lorenza Formicola
36
Padre Tyn: una vita per il Muro
di Roberto de Mattei
39
A fianco dei sacerdoti perseguitati
di Cristina Siccardi
43
Arte e Cultura
Corteo per uno sposalizio
di Francesca Bonadonna
46
Gli affreschi di Assisi
di Michela Gianfranceschi
70
Tobiolo e l’angelo
di Sara Magister
75
Fede, Morale e Teologia
Celibato sacerdotale. Appartenere totalmente a Cristo
di card. Raymond Leo Burke
48
Tesori d'Italia
La pieve di San Giorgio
di Francesco Corradi
54
Vita e fede quotidiana
di Gabriele Bodini
59
Quel borgo nel castello
di Francesco Corradi
64
Recensioni
Tutti i Dialoghi
di Gianandrea de Antonellis
78
La strana morte dell’Europa
di Gianandrea de Antonellis
78
Licenza di uccidere. La legalizzazione dell’eutanasia in Italia
di Gianandrea de Antonellis
79
Eurabia. Come l’Europa è diventata anticristiana, antioccidentale, antiamericana, antisemita
di Gianandrea de Antonellis
79
Lettere
Un catechismo davvero cattolico
80
Agenda
Festa dell’uva
81
Palio dei Terzieri
81
Sagra del fungo porcino
81
Il dovere dei cattolici nei tempi di crisi
Oggi si è smarrita la vera nozione di fede, perché la si riduce a esperienza sentimentale, dimenticando che essa è un atto della ragione, avente per oggetto la verità. Perciò, quando il sensus fidei evidenzia un contrasto tra alcune espressioni delle autorità ecclesiastiche e la Tradizione della Chiesa, il credente deve far ricorso al buon uso della logica illuminata dalla grazia, rifiutare ogni ambiguità e contraffazione della verità, appoggiandosi sulla Tradizione immutabile della Chiesa, che non si contrappone al Magistero, ma lo include. Come è accaduto a Roma, in occasione del Sinodo sull’Amazzonia di ottobre…
Roberto de Mattei
"Lo scopo principale del cinema deve essere rappresentare le emozioni attraverso le immagini": con queste parole, nel 1916, Hugo Münsterberg inaugurava una riflessione sull'emozione spettatoriale che gli studi contemporanei, con diverse sensibilità e nuovi strumenti di ricerca, hanno raccolto come un'eredità. I saggi che compongono questo libro indagano, nell'intreccio tra analisi testuali e teorie della spettatorialità, alcune delle principali questioni legate al tema dell'emozione cinematografica: il coinvolgimento emotivo-affettivo che il cinema è in grado di provocare, la natura mentale e corporea dell'esperienza a cui esso dà luogo, la varietà delle strategie formali tramite cui - attraverso le immagini - un film è capace di accendere le reazioni più intense in chi lo osserva.