Scritta all’inizio del VI secolo, la Regola di san Benedetto conserva ancora oggi tutta la sua bellezza e validità. È un testo fondamentale non solo per i monaci che ad essa si ispirano, ma anche per ogni discepolo che vuole fare del Maestro l’unico punto di riferimento della sua vita. Sicuramente un libro che non può mancare nella biblioteca di un cristiano impegnato o anche semplicemente di chi desidera conoscere più da vicino il fenomeno del monachesimo nella Chiesa.
A ogni solstizio d'inverno, a Valle Persa, due bande di ragazzi si sfidano per ottenere i segreti degli incantesimi. Le regole della gara a cavallo e delle pozioni magiche vanno rispettate. Ma l'avidità e la crudeltà si insinuano tra i ragazzi: qualcuno tradirà mettendo in pericolo l'equilibrio del villaggio... Amicizia e inganni, crudeltà e amore si scontrano, dando vita a un'avventura dove la magia corre parallela alla purezza dei sentimenti. Un fantasy d'autore, una storia sui grandi valori della vita e soprattutto sul perdono. Età di lettura: da 10 anni.
San Francesco e santa Chiara sono un binomio inscindibile. Questo volume della serie “Eterna è la sua Misericordia” - a cura di Giuliano Vigini - propone un percorso nella Misericordia divina attraverso le parole e le opere di san Francesco e santa Chiara. Le vie alla misericordia sono le “santissime virtù” di cui Francesco e Chiara hanno dato l’esempio: l’“altissima povertà”, con la semplicità e l’umiltà che le fanno da corona nell’esercizio dell’obbedienza e della carità. Virtù che non si conquistano se non attraverso una costante preghiera, e ben sappiamo quanto tutta l’esistenza di Francesco sia stata una preghiera vivente: non tanto un uomo che prega quanto piuttosto un uomo “fatto preghiera”. Ma ciò è ero anche per Chiara che – si legge nella Leggenda di santa Chiara vergine –,“crescendo in lei la misericordia”, mostrava compassione per i più poveri e sottraeva a se stessa dei cibi per poter sovvenire all’indigenza di molti.
"Nella lettura di questo libro mi sono reso conto di avere a che fare con un'opera nata in seguito ad un lungo percorso educativo e ad innumerevoli riflessioni, presentate con virtuosismo da questo straordinario autore. Un altro aspetto degno di nota è la perfetta conoscenza degli scritti di papa Francesco. Don N'cek, nel suo libro, mostra di aver compreso profondamente l'insegnamento del Pontefice in merito alla comunicazione nella Chiesa. L'autore capisce alla perfezione le riflessioni del Papa, basandosi sui Suoi documenti, sulle omelie quotidiane pronunciate in Santa Marta e sugli interventi di fronte ai mass media. Don N'cek si rende conto dell'importanza del documento di Aparecida come punto di riferimento per il Santo Padre. Occorre ricordare che il cardinale Bergoglio ha svolto un ruolo di primo piano nella preparazione di questo documento per gli Episcopati dell'America Latina e dei Caraibi." (Cardinale Luis Hector Villalba)
Nelle dense pagine che lo compongono, il testo ci fa guardare al ministero di Francesco, alle sue parole e ai suoi gesti facendoci scorgere, come in controluce, l'evento del Concilio e l'afflato che lo ha accompagnato. Lo spirito conciliare emerge nitido e chiaro, nel progetto di Francesco di una Chiesa più giovane e aperta al mondo. Il libro, che riporta testimonianze di teologi e storici, aiuta a comprendere quanto e come il magistero conciliare riecheggi nel pontificato di Francesco.
Sarebbe un errore considerare l'umiltà una virtù di dettaglio, come se fosse un ornamento prezioso, ma non necessario. Eppure, nonostante sia una caratteristica fondamentale del Figlio di Dio, essa non gode la fama di altre virtù ritenute più eccellenti. In realtà è il terreno sul quale crescono tutte le altre, tanto da poter dire che l'umiltà è la misura della santità. Infatti, se è vero che la carità è la regina di tutte le virtù, è per la presenza dell'umiltà che essa "non si gonfia", rischiando di corrompere se stessa. Il direttore di Radio Maria rileva la messa ai margini di questa virtù da un contesto sociale che esalta l'arroganza e l'arrivismo, ma mette in guardia anche dalla "falsa umiltà", quella di coloro che fanno finta di sminuirsi per fare carriera, per compiacere il potente di turno, per piegarsi servilmente agli interessi altrui e ottenere guadagni personali. Le riflessioni che si snodano nei vari capitoli hanno come scopo quello di portare il lettore nel santuario della propria interiorità, per conoscerne miseria e grandezza, per giungere a uno sguardo di verità su se stessi. L'uomo non è mai così grande come quando riconosce di essere un peccatore, guardando se stesso e gli altri con lo sguardo della compassione. Ma non è mai così in pericolo come quando si crede superiore ai suoi simili e si indurisce nell'incapacità di chiedere perdono. Solo la virtù dell'umiltà è la medicina che consente all'uomo di liberarsi dalla tirannia dell'"io" e di gustare la pace del cuore.
Tommaso è nominato nei Vangeli nell'elenco dei Dodici. Era soprannominato Didimo ("Gemello") e l'evangelista Giovanni riporta quattro episodi in cui l'apostolo ha una parte rilevante. Dopo la risurrezione di Cristo, secondo un'antica tradizione Tommaso evangelizzò la Siria, la Persia e l'India, dove subì il martirio. Le ossa dell'apostolo, dopo varie traversie, giunsero e sono tutt'ora conservate nella cripta della cattedrale di Ortona.
Originario dell'Irlanda (nacque intorno al 540), nelle sue peregrinazioni missionarie Colombano giunse a evangelizzare i pagani di alcune regioni della Gallia, in particolare la Borgogna, e della Svizzera, e in Italia il popolo longobardo. Ovunque fondò monasteri, l'ultimo dei quali a Bobbio, dove morì nel 615.
Originario dell'isola greca di Egina (IV secolo), ordinato presbitero, riceve dall'imperatore Teodosio il permesse di evangelizzare le terre dell'Impero. Con il fratello Giuliano raggiunge l'Italia Settentrionale, costruendo chiese, predicando e convertendo intere popolazioni. Dopo la morte del fratello, Giulio raggiunge miracolosamente un'isola sul lago d'Orta (oggi Isola di San Giulio), dove fonda la centesima chiesa della sua missione e dove muore.
Piccole storie e qualche pensiero: minuscole compresse di saggezza spirituale. È sufficiente una storia al giorno: dopo averla letta o ascoltata nessuno sarà più lo stesso. Il campo di utilizzazione di questi brevi racconti è vasto, dalla meditazione personale all'uso nella catechesi e nell'animazione, alla lettura in famiglia... La veste tipografica rende questa raccolta ("seguito" di un primo volume ristampato più volte) un regalo adatto a tutte le occasioni.
In queste pagine l'autore presenta le nozioni di base dell'Islàm, specialmente in relazione al mondo cristiano. Delinea la vita e la missione di Muhammad e le verità essenziali di fede e di morale dell'Islàm, concludendo con alcune appendici che possono aiutare a comprendere meglio la trattazione. Un'opera di onestà intellettuale e grande obiettività. Un serio contributo al dialogo fra culture e religioni diverse.
Nuovo titolo di una fortunata serie di libretti illustrati che spiegano i grandi temi della fede ai bambini. Attraverso racconti e riferimenti al Vangelo di Gesù, questo titolo passa in rassegna le caratteristiche della misericordia: misericordia è cortesia, accoglienza, tenerezza, perdono, sacrificio... Dopo ogni storia, il racconto di un gesto di misericordia di Gesù e la rubrica "Ho capito, Signore", che sintetizza il messaggio. Una proposta essenziale per spiegare in modo semplice e vivere con i bambini il Giubileo della Misericordia. Età di lettura: da 6 anni.