Nato a Listra (Turchia) ed educato nella fede ebraica, conobbe l'apostolo Paolo e fu colpito dalla sua opera. Decise di accompagnarlo nel viaggio missionario, diventando suo collaboratore prezioso e fedele. Morì martire ad Efeso.
Le parole di un padre alla propria comunità monastica e a tanti uomini e donne che cercano nella parola di Dio la luce e il nutrimento per il loro cammino. Padre Andé Louf accompagna il lettore attraverso le domeniche dell'anno commentando e spiegando la Parola. Seguendo ciò che la chiesa e la liturgia propongono, ci fa scoprire il Vangelo secondo Matteo e ci fa conoscere, grazie a commenti puntuali, profondi e ricchi di suggerimenti spirituali, quel Gesù nel quale riponiamo la nostra fede.
La profezia, che ripete con forza le esigenze del vangelo, continua a risuonare anche oggi mentre la chiesa si riscopre ancora una volta semper reformanda, sempre alla ricerca di un'autentica "riforma". In questo libro sono raccolti scritti accomunati dal tema della povertà, compresa e incarnata come scelta di rinunciare a ogni potere sugli altri, scelta di conformarsi sempre più alla vita di Gesù narrata nei vangeli. Ecco, allora, pagine di incredibile attualità, vere e proprie profezie per l'oggi: un'occasione per cogliere e interpretare con creatività il gemito dello Spirito che continua a introdurre la chiesa nella compiuta verità del Figlio di Dio che da ricco "si è fatto povero per noi, perché diventassimo ricchi per mezzo della sua povertà".
Cosa significa celebrare da cristiani la liturgia nell'età secolare? La liturgia per essere realtà evangelizzante e al tempo stesso realtà umanizzante è chiamata anch'essa a divenire trasparenza del vangelo. Solo una sempre maggiore qualità evangelica potrà, infatti, fare della liturgia una realtà realmente evangelizzante, nella consapevolezza che solo il vangelo evangelizza.
Edición preparada por Pablo Cervera y Carlos Granados.
Comité científico de revisión de los textos: Manuel Aroztegi, Pablo Blanco, Olegario González de Cardedal y Gabino Uríbarri.
Traducido del original alemán (Joseph Ratzinger, Zur Lehre des Zweiten Vatikanischen Konzils. Formulierung - Vermittlung – Deutung) por Eloy Bueno de la Fuente; Jesús Camarero Cuñado; Pablo Cervera Barranco; Santiago del Cura Elena; Avelino de Luis Ferreras; Francisco Pérez Herrero; Jesús Yusta Sainz
«En el presente volumen se reúnen intervenciones en las que se hace visible también el proceso de aprendizaje que significaron y siguen significando para mí el concilio y la recepción del concilio. Espero que estas múltiples aportaciones, aun con todos sus límites, puedan contribuir en su conjunto a comprender mejor el concilio y a traducirlo en verdadera vida eclesial» (del Prefacio del autor). «No es posible declararse a favor del Vaticano II pero contra Trento y el Vaticano I. Tampoco es posible declararse a favor de Trento y el Vaticano I pero contra el Vaticano II».
Toni Zweifel, ingeniero de origen suizo, perteneció al Opus Dei desde 1962 hasta su muerte en 1989. Dejó atrás proyectos humanos legítimos -como fundar una familia, dirigir una empresa, educar a generaciones de ingenieros o disfrutar de su patrimonio-, supeditándolos a lo que él consideraba el mejor servicio a Dios y a los demás. Dirigió una fundación que impulsa proyectos de desarrollo en todo el mundo. Su vida, que siempre consideró “una historia de amor con Dios”, ha dejado una huella imborrable en muchos, que acuden ya a su intercesión ante Dios en todo el mundo.
Agustín López Kindler es catedrático de Lengua y literatura latina desde 1966. Tras recibir la ordenación sacerdotal en 1970 y doctorarse de Derecho Canónico en 1971, se trasladó a Suiza. Fue vicario del Opus Dei en ese país desde 1973 hasta 2002, año en que comenzó a trabajar en el Klassisch-Philologisches Seminar de la Universidad de Zürich. Desde entonces ha publicado numerosas ediciones y traducciones de autores de la antigüedad tardía y de Padres de la Iglesia. Es juez del tribunal diocesano de Zürich y profesor visitante de la Universidad de Navarra.
Il legame tra musica e preghiera è antico, profondo e fecondissimo. L’Autrice lo indaga in un percorso che parte dalla Creazione e giunge fino a oggi, attraverso una rilettura dei fondamenti biblici, patristici, magisteriali e alla luce della sua lunga esperienza nel Rinnovamento nello Spirito. Il libro prova a descrivere l’infinito potenziale della musica quando essa è unita alla lode, alla preghiera, alla Parola che si fa ispirazione e annuncio.
Maria è la madre dei credenti perché ha creduto alla Parola di Dio e l’ha messa in pratica. Non ha chiesto garanzie e segni, non ha dubitato ma ha interrogato il mistero di Dio perché il cammino della fede le fosse indicato. Meditando l’annuncio dell’angelo a Maria, il cristiano scorge il mistero della sua stessa vocazione e comprende che la vocazione è un’impresa che non può essere portata avanti con le proprie forze ma si può abbracciare contando sulla grazia del Signore e credendo alla sua promessa. Nella visita di Maria ad Elisabetta si può cogliere il paradigma della missione cristiana che, suscitata da una sincera attenzione all’altro e guidata da una carità intelligente, giunge a riconoscere nell’incontro umano le grandi cose che Dio opera in noi.
In questo doppio CD è inciso il ritiro di Avvento predicato da fr. Enzo Bianchi a Bose il 27 novembre 2005.
Il cristiano è uno che è “afferrato” da Cristo, e il suo primo compito è di conoscere il Signore che lo ha chiamato; non si tratta di una conoscenza intellettuale, fatta di formule, ma di un’esperienza penetrante, una relazione che porta il credente a diventare coinvolto totalmente nella vita di Gesù. La conoscenza di Cristo è il fondamento e la forza dell’agire etico del cristiano, che mostra di vivere sulla terra insieme agli uomini della storia una vita che è dono e responsabilità, e nel contempo testimonia come per lui ci sia una cittadinanza ancora più decisiva nei cieli, l’appartenenza alla comunità dei credenti che “stanno nel mondo ma non sono del mondo”.
In questo doppio CD è inciso il ritiro di Avvento predicato da fr. Enzo Bianchi a Bose il 30 novembre 2008.
Madre Cànopi, una delle maggiori figure della spiritualità contemporanea, ci prepara a vivere oggi l'evento della nascita di Cristo che ogni anno si rinnova, e ci interpella a riconoscerlo e testimoniarlo nell'umiltà della nostra esistenza quotidiana. Le riflessioni di madre Cànopi prendono il via dell'ascolto della Parola di Dio quale atteggiamento fondamentale del credente, per poi ripercorre le grandi tappe del cammino del popolo eletto, la vita e la testimonianza di alcune figure bibliche femminili, fino ad arrivare alla morte e risurrezione di Cristo e all'annunzio della buona notizia del Vangelo. Da quando cioè ha inizio l'"oggi" della Chiesa e l'"oggi" della nostra testimonianza di fede: l'oggi di un continuo stupore, perché Cristo è presente e operante nella nostra vita.
Un percorso alle sorgenti del culto e dei suoi ordinamenti, alla scoperta della tragica e salvifica bellezza della liturgia cristiana: questo volume ci fa immergere nella ricchezza misteriosa e sfavillante dei riti della Chiesa orientale, fino al sancta sanctorum del mistero eucaristico. Padre Pavel
ci mostra così ciò che non può essere dimostrato, ma solo contemplato e amato, lasciandoci intravedere nelle fenditure del reale e nelle antinomie della verità l’azzurro dell’eterno. Nella ferma convinzione che «le radici del visibile sono nell’invisibile, i fini dell’intelligibile nell’inintelligibile».
In Italia, ormai da qualche anno, la Chiesa si trova a fare i conti con il progressivo diminuire di sacerdoti in servizio pastorale; si tratta di un problema destinato ad acuirsi nel prossimo decennio. Giorgio Campanini, docente universitario e laico credente, propone un pamphlet che da un lato analizza la situazione attuale e dall'altro indaga nuove vie per superare lo stallo in corso. La Chiesa, nella sua lunga storia, non è stata sempre "presbiterocentrica", ma per la sua azione pastorale ha potuto contare sull'apporto di diversi ministeri, operati sia da laici che da religiosi. Si tratta dunque di far rivivere una "nuova e multiforme ministerialità", soprattutto laicale, che permetta alla Chiesa non solo di proseguire il suo servizio pastorale ai credenti, ma anche di riprendere con vigore l'azione evangelizzatrice. Quindi non una Chiesa giunta al suo capolinea, ma una Chiesa che, innovandosi, riprenda il largo.