L'autore mette a fuoco alcuni atteggiamenti di vita che germogliano dalla celebrazione eucaristica. Infatti l'Eucaristia non è solo un mistero da credere né si limita a un rito da celebrare, ma propone uno stile secondo il quale vivere. Ce lo ricorda in modo chiaro Benedetto XVI quando afferma lo stretto legame «tra forma eucaristica dell'esistenza e trasformazione morale» (Sacramentum Caritatis, 82). La partecipazione all'Eucaristia, infatti, fa vivere al cristiano una così profonda comunione col Cristo che lo abilita e lo impegna a vivere tutti i suoi atteggiamenti e comportamenti di vita.
Sebbene siano trascorsi 60 anni dalla promulgazione di Sacrosanctum Concilium, la riforma liturgica è un "cantiere" ancora aperto. Questo saggio stimola ad intraprendere con coraggio e convinzione alcuni sentieri fondamentali, come il sentiero della riforma, il sentiero della formazione mistagogica, il sentiero dell'ars celebrandi e il sentiero della sinodalità, per un rinnovamento nell'esperienza del mistero pasquale e della vita cristiana.
Nuova traduzione con ampia introduzione e apparato di note. Tra le ricche raccolte omiletiche di Giovanni Crisostomo, quelle sul vangelo di Giovanni - di cui in questo volume si pubblicano le omelie 30-59 - costituiscono un corpus notevole per ampiezza, organicità e sistematicità. Nelle omelie sul vangelo di Giovanni l'autore, attraverso la consueta raffinatezza stilistica e la grande sensibilità, interpreta il testo evidenziandone il fondamentale portato per la definizione della teologia trinitaria, in opposizione alla speculazione ariana. Inoltre coglie tutti gli spunti utili all'edificazione morale e spirituale della propria comunità, con frequenti e concreti riferimenti alle pratiche, agli usi e costumi dell'epoca.
Il messalino tascabile Pane Quotidiano Maggio Giugno 2022 raccoglie il Vangelo e le Letture di ogni giorno, commentate da Don Oreste Benzi. Il sacerdote di strada riminese, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, suggerisce come vivere ogni giorno il Vangelo nella vita quotidiana. Una Parola di Dio che si rivela a tutti. Il libretto Pane Quotidiano è un modo unico per portare la Parola di Dio sempre con sè.
Nel 1950, nella bolla di proclamazione del dogma dell'Assunzione di Maria, Pio XII citò espressamente Amedeo di Losanna: il ragionamento di questo autore del XII secolo in merito all'Assunzione della Vergine è così chiaro e rigoroso che, a distanza di otto secoli, poteva essere preso come testimonianza precisa a favore dell'opportunità del dogma. Le Omelie mariane qui raccolte e pubblicate per la prima volta in traduzione italiana rappresentano l'opera più ampia e significativa di questo autore cistercense, allievo e continuatore diretto di san Bernardo. I primi cisterciensi hanno contemplato a lungo il mistero dell'Assunzione della Vergine e vi hanno visto il prototipo di ogni anima contemplativa.
Nuova traduzione con ampia introduzione e apparato di note. Un corpus notevole per ampiezza, organicità e sistematicità in cui l'autore interpreta il testo evidenziandone il fondamentale portato per la definizione della teologia trinitaria, in opposizione alla speculazione ariana. Con frequenti e concreti riferimenti ai costumi dell'epoca utili all'edificazione morale e spirituale della comunità.
Pane Quotidiano è un bimestrale che consente di avere la Parola di Dio di ogni giorno sempre a portata di mano, per la preghiera personale, in famiglia, in comunità.
In un'epoca come la nostra, gravata dalla paura, dall'insicurezza e dalla precarietà, non devono essere abbandonati la preghiera, il dialogo continuo con il Padre, l'identificazione amorosa con la sua volontà e la donazione agli altri. Sono queste le coordinate caratterizzanti l'esistenza dell'uomo, che si conforma ad esse vivendo la Santa Messa, il mezzo che Cristo ci ha lasciato per renderle presenti. Le pagine del presente testo sono in grado di risvegliare nel lettore, che si sente quasi travolto davanti alla possibilità di entrare in questo dialogo trasformante con la Trinità, il senso di mistero, di trascendenza, di amore che si riceve nella Santa Messa, centro e radice dell'essere umano. La prefazione è del cardinale Robert Sarah.
L'eucarestia: un paradosso e uno scandalo, ripetutamente evocato nell'Occidente cristiano. Il legame tra il pane dell'eucarestia e la sostanza del corpo di Cristo è un connotato distintivo del mondo cristiano. Per quanto ai culti antichi non fosse estraneo il sacrificio della divinità e i pasti rituali fossero un uso comune, l'eucarestia conserva elementi di radicale irriducibilità ad altri sistemi cultuali e dottrinali. I cristiani furono investiti pressoché subito da accuse di cannibalismo, che si saldarono con imputazioni di infanticidio, incesto e altre immoralità che avevano nella carne il loro denominatore comune. La pratica di "mangiare Dio" scandalizzò molti pagani e continuò a costituire una pietra d'inciampo lungo i due millenni di vita della Chiesa. Messa in discussione da teologi e pensatori medievali, contestata ai tempi della Riforma protestante, l'eucarestia resta un sacramento controverso, difficile da comprendere e, allo stesso tempo, essenziale. Il libro di Al Kalak ripercorre con acutezza le diverse modalità con cui il corpo di Dio entrò nella vita dei credenti, con un'attenzione particolare all'Italia cattolica: una storia in bilico tra spirito e materialità, che non smette di animare il dibattito fino a noi. La pratica di mangiare Dio scandalizzò molti pagani, e i padri della Chiesa - da Tertulliano a Minucio Felice - dovettero ribattere punto su punto per spiegare la natura del pasto eucaristico e la sua diversità rispetto ai culti misterici. Si trattava di un paradosso che, nei ricorsi della storia, sarebbe stato evocato di nuovo, ricomparendo nel pieno della contrapposizione interna alla cristianità ai tempi della Riforma protestante. Sulla spinta della frantumazione religiosa innescata da Lutero, l'Occidente cristiano si trovò diviso sul valore da attribuire al pasto consumato da Cristo prima di morire. Se per i luterani la fisicità del corpo di Gesù, con la sua carne e il suo sangue, rimase in qualche modo un connotato del sacramento, per la maggior parte dei riformati nell'ostia non si poté scorgere nulla di più che una presenza spirituale (e spesso nemmeno quella). Il legame tra il pane dell'eucarestia e la sostanza del corpo di Cristo divenne un connotato distintivo del mondo cattolico. L'intento di questo libro è ripercorrere le diverse modalità con cui il sacramento entrò nella vita dei credenti e nelle dinamiche comunitarie, in una tensione, appunto, tra spirito e materialità. Studiare le diverse declinazioni della prassi e della devozione eucaristica consente infatti di far emergere la pervasività del sacramento rispetto alla società che la Chiesa tentò di plasmare e, allo stesso tempo, di cogliere i problemi che il prodigioso potere della carne e del sangue di Dio creò alle stesse autorità che ne propagavano gli effetti e ne perpetuavano l'esistenza.
Il fuoco della Parola infiamma il cuore dei discepoli di Gesù e li fonde in un cuore solo e un'anima sola: mistero della Chiesa, sottotraccia del mondo. Il dono pasquale della vita del Figlio si spande sull'umanità, che finalmente può vivere del respiro stesso di Dio. Dopo il saggio La Bibbia si apre a Pasqua, Scrittura, liturgia e teologia tornano a unire diciassette studiosi alla ricerca del filo rosso della Pentecoste, tra Antico e Nuovo Testamento. Nell'ambito della lettura liturgica della Bibbia, i vari contributi vogliono offrire un commento alle letture proclamate nella solennità, seguendo il percorso delle celebrazioni, dove ogni elemento trova il suo senso in rapporto con gli altri. Passo per passo viene seguito il lezionario della Vigilia e della Messa del giorno, mentre due contributi sintetici danno una chiave ermeneutica all'intero percorso. Se la Bibbia è «anima della teologia», quest'anima trova casa nella liturgia. Qui la Parola viene proclamata e ascoltata, qui prende fuoco e si realizza: il corpo delle Scritture si rivela essere corpo di Cristo, vero cibo. È nella liturgia che avviene in pienezza, benché ancora velata, quella prima parola di Dio: «"Sia luce!". E fu luce».
Un commento delle messe feriali per il Tempo ordinario, Anno pari, settimana 12-22.