Una nuova serie, inedita, di testi raccolti dall'archivio di don Tonino che esprimono i desideri e le direttive di un Vescovo particolarmente sensibile alle esigenze del tempo presente.
In evidenza le riflessioni sull'Avvento, Natale, Epifania, Pasqua e Pentecoste.
Don Tonino (così tutti affettuosamente chiamavano mons. Antonio Bello) nacque ad Alessano (Lecce) nel 1935. Ordinato sacerdote nel 1957, fu educatore in seminario e parroco. Nel 1982 divenne vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. Campione del dialogo, costruttore infaticabile di pace, dal 1985 presidente nazionale del movimento "Pax Christi", fu pastore mite e protettore dei poveri, degli immigrati e degli ultimi, che ospitò anche in casa sua. Colpito da male incurabile, visse il suo calvario facendone un "luminoso poema". Morì il 20 aprile 1993.
Promossa dalla Fondazione Don Tonino Bello, è in corso la pubblicazione del suo archivio in questa serie "La sfida della speranza" (Edizioni San Paolo), che comprende: Maria, donna dei nostri giorni (200014), Alla finestra la speranza. Lettere di un vescovo (199913), Cirenei della gioia. Esercizi spirituali (19993), Vegliare nella notte (1995) e Il vangelo del coraggio (1996) sull'impegno politico e sociale, Le mie notti insonni (19992) e La speranza a caro prezzo (19992) sulla pace, Non c'è fedeltà senza rischio (2000) per una coraggiosa presenza cristiana. Brevi pensieri di Don Tonino sono raccolti nel volumetto La Chiesa del grembiule, a cura di S. Gaeta (19992).
Dall’archivio privato e dai floppy disc di don Tonino, nasce una raccolta di scritti particolarmente significativi e profetici: dalla prima intervista dopo la nomina a Presidente Nazionale di Pax Christi (1985) al diario della " impresa assurda" di Sarajevo (1992) quando era ormai consumato dal male; dalla denuncia del "complesso della prudenza, di eretici silenzi" alla protesta per le "ignobili strumentalizzazioni giornalistiche"; e ancora, l’affermazione dei fondamenti etici della difesa popolare della non violenza a "come impedire la violenza senza evocare il fantasma di una impossibile guerra giusta". Pagine di forte attualità che oggi diventano il grido della autentica profezia cristiana, l’eco fedele e scomodo dello "unico Vangelo della Pace". Un libro in perfetta sintonia con "Le mie notti insonni".
La Via crucis ha il suo fondamento
nella devozione alla passione del Signore,
con particolare riferimento al cammino
da lui percorso verso il Golgota.
Se è vero che ogni cristiano deve accogliere
la sua croce, ma deve anche schiodare
tutti coloro che vi sono appesi,
noi oggi siamo chiamati a un compito
dalla portata storica senza precedenti:
"Sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi" (Is 58,6).
Lamento e mugugno. Al lavoro, a scuola, a casa, per i soldi, per i figli, per gli altri.
Oltre il lamento quotidiano, l’autore ha scritto un decalogo laico, brillante e convincente per imparare a vivere bene. Ecco i titoli: accogli la realtà, soffri con coraggio e con senso della realtà, affronta la situazione come una sfida e come un’opportunità, impara a perdere senza perdere te stesso, combatti con decisione e con intelligenza, riconosci e apprezza quello che possiedi, guarda gli altri e ama i tuoi fratelli, aspetta con pazienza e con speranza, perdona, se li conosci, quelli che ti hanno fatto del male, prega il tuo Dio, se sei credente. In appendice una serie di aforismi dalla sapienza popolare, dalla sapienza del vangelo e dalla sapienza della natura.
René Juan Trosseroè scrittore e psicologo argentino di grande esperienza, che gode di una certa notorietà anche all’estero. Si segnala per il suo calore umano e la grande conoscenza dei problemi della vita, che gli permettono di occupare un posto di rilievo come educatore e come valido punto di riferimento per i suoi lettori.