Protagoniste del libro sono alcune donne – che l’autrice ha incontrato in Italia o durante i suoi viaggi in Terra Santa e in Africa (Etiopia,Mozambico) per girare documentari – le quali hanno lasciato un segno profondo nella sua vita. Il libro colleziona dunque i ritratti di “donne che hanno affrontato le fatiche più dure per far nascere e crescere dei figli,donne che hanno rischiato la vita per dare la vita,donne che hanno lasciato tutto per soccorrere i fratelli,ma anche donne e uomini che hanno trovato il coraggio di lasciare una strada di morte per dire sì alla vita...”. Filo rosso è la figura esemplare di Maria Maddalena,la donna evangelica che è passata dagli abissi della morte alla pienezza della vita, fino a ricevere per prima l’annuncio della risurrezione. L’autrice visita i diversi luoghi che hanno visto la passione,la morte e la risurrezione di Gesù,rilegge i corrispondenti episodi evangelici su Maria di Betania e Maria di Magdala tratti dai quattro Vangeli e in qualche modo li fa risuonare dentro di sé in base alle proprie corde “rinarrandoli” e collegandoli a una figura di una donna da lei realmente conosciuta che ne simboleggia il senso profondo.Otto capitoli scandiscono l’itinerario di conversione:la liberazione dalle catene del peccato; l’ascolto della Parola nella casa di Marta; l’affidamento a Cristo davanti alla tomba di Lazzaro;l’unzione a Betania e la follia dell’amore; la sofferenza redenta ai piedi della Croce;la pietra del sepolcro e l’apparente silenzio di Dio;la gioia della conversione di fronte al Risorto;il mandato della testimonianza. Ci saranno ancora molte donne che, sostenute dalla preghiera di Maria Maddalena, sapranno accogliere la novità della liberazione nella loro vita.
Dalla sobria essenzialità della grande tradizione spirituale di santa Teresa d’Avila nasce questo itinerario contemplativo sui passi evangelici della passione di Gesù, letta attraverso il Cantico dei Cantici per cogliere in essa l’immagine di Cristo come Sposo che «amò i suoi sino alla fine», nella concretezza della carne e del sangue. Una via crucis che si fa dunque segno di un patto nuziale decretato fin dall’eternità.
Suor Monica Maria dello Spirito Santo (Monica Mosca), nata a Udine nel 1968, ha conseguito il diploma di maturità classica e il magistero in Scienze religiose. Insegnante di religione per alcuni anni in diversi istituti superiori, è carmelitana scalza dal 1993 nel monastero Santa Teresa di Savona.
È ancora viva, in alcuni luoghi, la tradizione di predicare, il giorno del 'Venerdì Santo', prima della processione di 'Gesù morto', le Sette Parole pronunciate dal Signore in Croce prima di morire. L'opportunità di comporre il presente scritto è stata data proprio da questa circostanza. Dalla Croce Gesù ancora insegna, non preoccupandosi di sé ma di quanti lascia, di quanti dovranno continuare, sul suo esempio, la sua missione di annuncio della pace, e così avverrà. Guardando al nuovo 'albero della vita', i discepoli impareranno dal loro Maestro a perdonare, garantendo all'umanità il futuro. Già, perché, senza misericordia, nel mondo è solo guerra e morte. Si è così realizzato lo scopo della Sua incarnazione: offrire al cuore solitario e angosciato dell'uomo, la grazia ed il perdono.