Tutto l’anno in un solo volume, tutto a colori.
La liturgia completa
di ogni domenica e festa.
•L’introduzione alla liturgia
•La messa di ogni domenica
•La richiesta di perdono
•Le letture commentate
•La preghiera universale
•Il rito della messa
•Le preghiere del cristiano
"Pavel Aleksandrovic? Florenskij è il pensatore che incarna, interpreta ed esprime come nessun altro sia la complessità e la varietà della cultura del XX secolo, sia l'anima del popolo russo nei suoi aspetti più profondi e specifici; è veramente una figura la cui esistenza può essere legittimamente considerata emblema degli splendori e delle miserie del Novecento." L'esegesi del pensiero di Florenskij ha rappresentato una tappa essenziale nelle riflessioni di Silvano Tagliagambe sul ruolo dell'arte e sulla relazione tra visibile e invisibile. In questo volume, il filosofo che fu allievo di Geymonat - specializzatosi in Fisica quantistica all'Università di Mosca - ci introduce all'opera di un personaggio dalla sorprendente versatilità che, prima di trovare la morte nel gulag, fu capace, per dirla con parole di Tagliagambe, di "frantumare ogni barriera tra filosofia, teologia, matematica, fisica, biologia, storia e critica dell'arte, muovendosi con rigore e competenza all'interno di ciascuno di questi campi".
Il sacrificio (o "legatura") di Isacco in Genesi 22 è un racconto intenso nella sua violenta solennità, che nel tempo, anche per neutralizzarne i picchi tragici, è stata compreso e spiegato come prova di obbedienza e/o di fede da parte dell'uomo e di autorità da parte di Dio. Diversamente da altri sacrifici umani testimoniati da storia, mito, letteratura, l'azione richiesta ad Abramo è un unicum. Non solo non "serve" a un obiettivo politico, sociale o religioso, ma sembra contraddire la garanzia divina della discendenza promessa al patriarca. Attraverso l'analisi di fonti testuali e iconografiche, il libro ricostruisce la storia della ricezione di Genesi 22, esplorando le radici del racconto e quindi la sua esegesi fra giudaismo del Secondo Tempio, giudaismo rabbinico e cristianesimo antico. Si ripercorrono altresì le fasi della identificazione dell'altare del sacrificio come luogo di culto e di pellegrinaggio, nonché il senso del suo radicamento nello spazio sacro di Gerusalemme.
Un ampio quadro della teologia di Ireneo di Lione, recentemente proclamato dottore della Chiesa per il suo contributo all'unità nella fede, apre la raccolta con l'intento di far conoscere una esemplare sintesi e lezione di metodo teologico. Seguono poi studi su Ambrogio (il paradiso terrestre, la creazione dell'uomo e della donna), Girolamo, Gregorio Magno e Agostino letto dai medievali; completano la raccolta due questioni pastorali: il senso della domenica e l'arte di evangelizzare.
Nell'immaginario collettivo gli istituti religiosi femminili di vita attiva si sono dedicati esclusivamente alle opere di cura, ma nella loro storia non sono poche le congregazioni che si sono occupate, in maniera più o meno diretta, di lavoro, di lavoratori e di lavoratrici. Questo è avvenuto, da una parte, in controtendenza rispetto alla dottrina sociale cattolica, che per decenni predilesse - e per molti versi ancora predilige - il lavoro domestico per le donne, mentre dall'altra è avvenuto in sintonia con la tradizionale visione che privilegiava le logiche di tutela nei confronti delle lavoratrici. Attraverso cinque casi studio - le suore operaie della Santa Casa di Nazareth, le suore apostoline di Novara e le piccole sorelle di Charles de Foucauld, le orsoline e le pie operaie di S. Giuseppe - questo libro si propone di esplorare in che modo alcuni istituti religiosi femminili tra '800 e '900 si sono dedicati al lavoro inteso come attività umana rivolta alla produzione di beni di valore economico secondo i sistemi produttivi vigenti e come la loro gestione sia stata parte di un apostolato più ampio verso il mondo del lavoro di tipo capitalistico. Tali ricostruzioni consentono di colmare un vuoto oggettivo degli studi di storia sociale e religiosa, offrendo una conoscenza per buona parte ancora inedita delle congregazioni femminili spesso promotrici di esperienze che hanno finanche cronologicamente preceduto quelle maschili più note.
La simonia è certamente uno degli abusi peggiori che ha afflitto la Chiesa sin dalle sue origini. Essa ha i suoi inizi nel racconto del capitolo ottavo degli Atti degli Apostoli, dove il mago Simone chiede a Pietro di poter ricevere lo Spirito Santo in cambio di una somma di denaro. Nel corso dei secoli, il tentativo di comprare e vendere i sacramenti e gli uffici ecclesiastici è stato visto come la prima e la più pericolosa di tutte le eresie, provocando la riprovazione e la condanna di papi, sinodi e concili.
Lo studio ripercorre le fondamentali tappe teologiche e giuridiche del percorso dell'espressione symoniaca heresis, che a partire da Gregorio Magno descrive questa forma di corruzione, dalle prime formulazioni negli scritti dei Padri della Chiesa fino alla Riforma gregoriana ed alle sue collezioni, per giungere infine all'opera fondamentale del cosiddetto rinascimento giuridico del XII secolo, il Decretum Gratiani. Di quest'ultima opera viene analizzata nel dettaglio la prima quaestio della Prima Causa, ricostruendone dettagliatamente il processo redazionale alla luce dei più recenti studi in materia.
Il colloquio con il Crocifisso nella chiesa di San Damiano è uno degli eventi più noti della vita di Francesco: dinanzi a quell'immagine, il Poverello riceve dal Signore la richiesta di "riparare la sua Chiesa". Quale ruolo ha avuto la croce nell'esperienza del Santo di Assisi? Può un'opera d'arte continuare a "parlare" all'uomo di oggi? L'Autore - a partire dalle Fonti - ci guida in un affascinante percorso tra arte, storia e spiritualità e ci accompagna fino al cuore dell'avventura cristiana di san Francesco.
L'attenzione agli indicatori dell'economia è notevole nel discorso pubblico e nel confronto politico. La trasformazione del mercato del lavoro, le nuove esigenze di welfare, le politiche monetarie sovranazionali, sono soltanto alcune sfide che coinvolgono certo le competenze dei tecnici, ma chiamano in causa ciò che ha la dignità di valere come bene comune. In questo spazio di immaginazione la teologia non
interviene con formule e modelli precostituiti, ma con una specifica sensibilità nei confronti del destino dell'uomo e dell'ambiente in cui vive.
Il libro raccoglie gli atti del convegno della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale del febbraio 2023.
I quattro vangeli sono veri e propri capolavori di tecnica narrativa. Luigi Santucci -- che sin dalla prefazione dichiara di aver scelto di accostarsi al «Messia quasi da testimone fisico» -- traduce con vigore poetico il testo evangelico, guardando ai personaggi da angolazioni diverse: ora con suggestivi squarci d'anima, ora con icastica pittura dei fatti, ora con espedienti di genere autobiografico, ora infine con originalissime interpretazioni. Una vita di Cristo viene qui riproposto con un'illuminante premessa di Gianfranco Ravasi sulla teologia narrativa.
Dal desiderio di accompagnare la famiglia in un tempo abitato dalla Parola e dalla vita della comunità cristiana nasce il sussidio-calendario InFamiglia. Attraverso alcuni suggerimenti, tutto il quotidiano potrà lasciarsi plasmare dall’incontro con il Signore Gesù. Nell’anno in cui la proposta dell’Acr invita a vivere l’originalità dei carismi di ciascuno attraverso il mondo del cinema, questo sussidio rappresenta un’opportunità per tutta la famiglia di scoprire la bellezza che si cela in ogni parte, un ruolo particolare che Dio ha pensato per ciascuno.
Breve saggio a due voci in cui l'esperienza del narrare viene esplorata dal punto di vista filosofico e dal punto di vista teologico, in relazione al fenomeno della parola e della parola di Dio. Le applicazioni di massa dell'intelligenza artificiale pongono molte questioni sulla natura umana del raccontare, irriducibile alla sola produzione tecnica di testi in quanto espressione del mistero dell'autocoscienza e del suo formarsi. Dapprima gli autori analizzano il confronto tra i due principali paradigmi generativi di sapere, quello scientifico e quello narrativo, mettendo in discussione il primato del primo sul secondo. In seguito si concentrano sulla proposta filosofica di Paul Ricoeur (circa l’identità umana come identità narrativa) e sulla reinterpretazione dell'identità cristiana in chiave stilistica (C. Theobald).