Il nuovo calendario d’Avvento pop up. Pensato per impreziosire e vivere al meglio l’attesa del Natale, il calendario d’Avvento è lo strumento ideale per le famiglie che vogliono preparare i loro bambini alla venuta di Gesù.
Il Magistero della Chiesa su Matrimonio e Famiglia, pur essendo ricco e variegato, è poco conosciuto e resta spesso nascosto ai fedeli. Il volume
di Mons. Solmi vuole finalmente dischiudere questo tesoro prezioso e aiutare i lettori a ripercorrere il fecondo cammino della Chiesa in questo ambito, cercando di offrire uno sguardo di insieme e, nello stesso tempo, evidenziandone i passi e gli sviluppi. La conoscenza del Magistero diventa essenziale per la trasmissione e l’annuncio del Vangelo del matrimonio. Al contrario, la sua ignoranza è nociva, al punto che si critica – dentro e fuori la Chiesa – quanto non è conosciuto, si rifiuta una concezione di matrimonio falsamente attribuita alla Chiesa, o si plaude come novità quanto il Magistero aveva da tempo enunciato. Un libro davvero appassionato e competente. Aiuta tutti i credenti (e accanto a essi gli operatori pastorali, gli animatori di gruppi familiari e i parroci) a riappropriarsi della densa e sapiente tradizione della Chiesa per comprendere meglio il presente e accettare le sue sfide.
Don Enrico Solmi, sacerdote della diocesi di Modena-Nonantola, è responsabile diocesano dell’Ufficio Famiglia e delegato regionale per la Pastorale familiare dell’Emilia Romagna. È direttore del Centro diocesano di consulenza per la famiglia e insegna Morale familiare e Dogmatica del matrimonio presso lo Studio teologico interdiocesano di Reggio Emilia. Inoltre insegna alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna di Bologna e presso l’Istituto di Scienze Religiose «Beato Contardo Ferrini»
di Modena. Fa parte della Consulta Nazionale della Famiglia della Cei e del Comitato scientifico del Cisf (Centro Internazionale Studi Famiglia). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Piccolo manuale di pastorale familiare (Edizioni San Paolo 1999).
La vita umana è davvero un’avventura in cui l’essere famiglia o il costituirne una nuova è uno dei passaggi fondamentali, rispetto al quale oggi, più che in altri tempi, si è immersi in un conflitto di interpretazioni, esposti alle insidie del dubbio, ma perciò anche obbligati a decidersi per ciò che può dare splendore all’esistenza. È un cammino difficile nel quale, però, ci si può lasciare affiancare da un discreto ma affascinante compagno di viaggio: la parola della Sacra Scrittura!
È questo il viaggio che intraprendiamo, percorrendo le pagine dell’Antico e del Nuovo Testamento per accoglierne la luce, che illumina la realtà dell’amore, della coppia, dell’essere figli e del generare, dello stringere relazioni fraterne, e che suscita nel cuore
lo slancio e la forza di forgiare un mondo più umano e, per il credente, di plasmare un’autentica comunità di fede.
L’AUTORE
Patrizio Rota Scalabrini è prete diocesano dal 1976. Ha conseguito il dottorato in Filosofia all’Università La Sapienza di Roma e la licenza in Scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico. Docente di Esegesi e Teologia biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e presso il Seminario di Bergamo, è autore di diversi volumetti di pastorale biblica. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Famiglia e Parola di Dio. Quando si legge la Bibbia (2003) e Innamorati e fidanzati: Cammini di autoformazione (2003).
Preghiera e rito, due momenti della stessa esperienza di fede, due espressioni correlate anche se con caratteristiche distinte. A partire da questo presupposto il volume corre sul filo rosso di un'analisi attenta e dettagliata delle dimensioni che spettano a questi due momenti: la preghiera personale, la preghiera degli inni antichi delle religioni, la preghiera spontanea, la preghiera come sostrato della nostra vita religiosa vissuta in pienezza e la preghiera rituale e liturgica, "fatta insieme", "cantata coralmente". Un libro che approfondisce, studia, esalta tale preghiera come vibrazione spirituale, come una melodia dalle innumerevoli variazioni. Le varie forme di preghiera sono messe a confronto e fatte dialogare mostrando come l'una si ritrova nell'altra in un crescendo reciproco di vissuto religioso sapientemente svelato dagli autori.
A Montecasale, in mezzo a boschi e montagne, vivevano in pace alcuni frati. Si dedicavano alla preghiera, ai lavori dell'orto e ad accogliere poveri e viandanti. Come aveva insegnato loro san Francesco. Poco lontano vivevano anche tre malvagi briganti che ogni tanto, affamati, bussavano pure loro alla porta del convento. I frati non sapevano cosa fare e san Francesco, un giorno, suggerisce loro un modo alquanto sorprendente per affrontarli? Età di lettura: da 7 anni.
Il libro contiene riflessioni per ogni giorno di dicembre, fino a Natale, e riguardano la fede, l'amore, la tolleranza, l'umiltà, la fratellanza, la gentilezza, la generosità, la pace, la solidarietà, insegnamenti di Gesù che, ora come allora, ci permettono, se davvero lo vogliamo, di illuminare la nostra anima e di irradiare questa luce su ogni creatura vivente che incrocia il nostro cammino. La novità del libro risiede nel fatto che non mira a rimanere su un piano puramente astratto e riflessivo, ma esorta il lettore, anche con esempi, a mettere in pratica nella vita quotidiana i doni preziosi del Natale.
Quanti giorni mancano al Natale? I bambini lo scopriranno seguendo il bel calendario di Avvento posto in copertina di questo libretto che racconta la nascita di Gesù a Betlemme. All'interno vengono date le... istruzioni per trovare ogni giorno un'immagine, un pensiero e un piccolo impegno. Età di lettura: da 3 anni.
Una vita priva di misura è inimmaginabile. È il criterio necessario per misurare e pesare nella vita pratica come pure nel decidere e valutare. Bisogna però capire quando la nostra misura è colma. Da che cosa lo possiamo dedurre? Come troviamo la giusta misura? Si tratta di una questione fondamentale, perché riguarda molti aspetti: il rapporto con il creato, ossia il modo in cui trattiamo la natura e le sue risorse, il consumismo, ma anche l'immagine che abbiamo di noi stessi, la nostra salute psichica e fisica, l'organizzazione delle nostre giornate e del tempo libero, l'avarizia e l'avidità, la considerazione che dimostriamo agli altri, il rispetto. Anselm Grün indaga tutti questi aspetti, non per lanciare un appello moralistico, bensì per mostrare la via di una vita sana, buona, soddisfacente e conforme al vero essere, la via di una nuova cultura della giusta misura.
Tra le numerose biografie di santa Giovanna Francesca di Chantal (1572-1641), il testo spicca particolarmente per l'unità e la progressività dell'esperienza spirituale, che caratterizza le quattro fasi della vita della santa: il suo essere moglie, madre, religiosa, fondatrice. Il testo, ripercorrendo l'intera vita di Madre Chantal, racconta anche momenti salienti della vita di Francesco di Sales e dello sviluppo dell'Ordine delle Visitandine, sia rispetto all'intuizione iniziale di un nuovo stile di vita consacrata voluto da Francesco, sia relativamente all'espansione numerico-geografica del nuovo Ordine femminile, da loro fondato nel 1610.
Chi è il Cristo per Teresa? A partire da questa domanda viene tentata una proposta di riflessione teologica, quale chiave di interpretazione del vissuto esperienziale di Teresa in cui il Cristo, Verbo incarnato glorioso, appare come unico protagonista. Dopo una ampia e articolata introduzione che mette in luce il percorso della mistica di Avila e la caratteristica peculiare della sua spiritualità, vengono presentati i brani significativi al riguardo, tratti da tutte le opere di Teresa. In otto capitoli (la ricerca di Dio, il cammino di Teresa, la sua esperienza, nell'eucaristia, cristologia riflessiva e sponsale eccetera), i testi di Teresa rivelano la sua aspirazione a conoscere Gesù Cristo, che percorre tutta la sua esistenza storica e teologica: attenzione concreta continua e contemplazione mistica, nel riconoscimento dei favori e delle rivelazioni di Gesù.
Questo libro intende ritrovare i presupposti poetici e spirituali di un'Insurrezione che procede da tempo e che è innanzi tutto un processo interiore: la rivoluzione da un Io centrato su se stesso (ego-centrato) a un Io che si scopre in relazione con la Fonte del proprio essere. Questo drammatico passaggio epocale viene documentato dall'Autore attraverso l'analisi delle opere di quei poeti che per primi avvertirono profeticamente la fine della modernità e l'inizio di una nuova era: tra gli altri, Rimbaud, Hölderlin, Rilke, Campana, Trakl, Celan, Char, Luzi. Il volume raccoglie e rielabora nove seminari tenuti dall'Autore all'interno della programmazione del Centro Internazionale Eugenio Montale di Roma e, pur nella complessità, mantiene un tono colloquiale e diretto, che costituisce tra l'altro la prima sperimentazione di quel sapere dialogico che poi si sviluppò nei Gruppi "Darsi pace".
Nella società odierna è cambiato il modo di vivere la vergogna? Tantissimo, soprattutto attraverso il web. Oggi i giovani hanno imparato che la vergogna non esiste e se c'è allora è un'emozione per "sfigati". I social network, in particolare, ci hanno insegnato a condividere tutto senza vergogna. Non c'è il pudore di mostrarsi nudi o semi-nudi. Non c'è il senso di colpa per aver aggredito qualcuno, attuando quello che prende il nome di cyberbullismo. E come vivevano le vecchie generazioni la vergogna? Cercavano di superarla! Ma è sempre un buon motivo tentare di non provare vergogna? L'autore sottolinea invece che la vergogna è un sentimento che si prova già all'età di due/tre anni. Quindi, fin da piccolissimi dobbiamo confrontarci con essa. È un'emozione con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni. La vergogna è utile, non solo perché ci consente di capire che abbiamo sbagliato ma anche perché ci permette di riflettere su una situazione che non vogliamo più rivivere. Ciò ci consente di evolvere. Ma di evolvere come? Attraverso gli altri.