"Come Keaton e Chaplin anche Bobo è un uomo fiero, dignitoso, cavalleresco, provvisto di buoni ideali, un po' donchisciottesco, e si trova ad affrontare una realtà meschina e deludente, fatta di quella quotidianità che il nostro attuale ci fornisce: l'emarginazione, il razzismo, la perdita dei valori, certi ideali che la new economy si è ingoiata in un boccone, la pochezza di una classe politica, l'italica furbizia, il cinismo imperante. La buccia di banana su cui scivola il povero Bobo attraversando pieno di buone intenzioni la via del nostro presente si chiama in primo luogo Italia, e in secondo luogo il Partito di cui continua a essere un fedele quanto disorientato supporter." (Dalla prefazione di Antonio Tabucchi)
Il volume propone un repertorio di battute, motti, giochi di parole, situazioni inventate dell'artista per sé e per i suoi fratelli. Sono battute, frammenti, lettere, brani di articoli usciti nei periodici americani, dal "New Yorker" al "Saturday Evening Post", fino alla valanga di follia tratta dal suo show per la tv "You bet your life".
Questo libro è una raccolta di 180 vignette di Altan. Solo il poeta che ha saputo incantare generazioni di bambini con l'invenzione della Pimpa, di Kamillo Kromo e di un intero zoo, solo il sulfureo narratore per adulti di Ada, Macao e degli altri "Romanzi sconvenienti", o delle parodie di Colombo e Franz, solo il "raccontatore a fumetti" di Sandokan e Casanova poteva concentrare tanti e diversi umori in un unico genere (la satira).
Liberisti accaniti molestano baby-pensionati, acari della polvere rapinano i tabaccai, treni depressi si suicidano gettandosi sotto i passanti, ragazze di provincia costrette a massacrarsi fra loro nell'unico comune sprovvisto di serial killer... Una repubblica cinquantenne affetta da demenza precoce. Un sito Internet gestito da un angelo, dove da tre anni imperversa un virus che trasforma la cronaca in farsa. Lia Celi sottopone a una lente deformante gli eventi piccoli e grandi del costume e della politica, ciò che ne deriva è una strampalata fotografia dell'Italia.
Raccolta di barzellette indovinelli e altro a cura di G. Quaranta. Ridere è un'esca per conquistare amici e star bene in salute.
Il testo di questo spettacolo prende spunto da una serie di trasmissioni radiofoniche di Moni Ovadia con Mara Cantoni, a partire da una griglia di testi di Brecht, Magris, Benjamin e altri. Di qui si sviluppò uno spettacolo, nato dalla collaborazione con Giorgio Strehler e il Piccolo teatro di Milano, incentrato sulle storielle, l'umorismo, la pietà e il mondo struggente degli ebrei poveri.
Al libro è allegato un video di 90 minuti. Essenziale, acre, implacabile mai disposto alla battuta facile: il furore comico surreale di Albanese va diritto al cuore del nuovo miracolo industriale, fondato sul superlavoro, ma anche al cuore della società che si vorrebbe postindustriale, e genera forme mostruose di lavoro. felice indagine psicologica.