Il magistero di Francesco ha rilanciato l'interesse per la categoria del discernimento. In questo fascicolo vengono proposti tre approfondimenti: di tipo storico-contestuale (con una disamina della cultura post-moderna), filosofico-teoretico (con due affondi esemplari, su Aristotele e Kant) e teologico-spirituale (mediante il confronto con due giganti della tradizione, quali Ignazio di Loyola e Francesco di Sales). Il volume comprende inoltre un saggio sul tema del matrimonio sullo sfondo del cap. VIII di Amoris Laetitia e l'editoriale sull'idea di teologia del Card. C.M. Martini.
Matteotti a un secolo dal delitto
La carità, un luogo teologico
Imparare di nuovo a stare insieme. Intervista a Marta Cartabia
Senegal, una crisi superata
Safeguarding
Karl Rahner (1904-1984): una teologia al servizio dell'annuncio
Servire la vita quando tutto collassa
Se c’è una cosa che non possiamo permetterci, nella situazione di malessere diffuso in cui siamo immersi, è non accorgerci dei fatti che vanno in direzione opposta. Ce li abbiamo lì davanti agli occhi, a volte persino enormi (come si può definire una raccolta di cibo per i poveri che in una giornata sola mobilita 150mila volontari e 5 milioni di donatori in tutta Italia?), eppure rischiamo di non vederne la portata. Che non sta tanto nei numeri, ma nel metodo. Se seguiamo il filo di quei fatti, se ci fermiamo a guardarli bene fino al loro punto sorgivo, avvenimenti così escono dall’estemporaneità di una “bella iniziativa”: indicano una strada. Sicuramente contromano rispetto al mainstream di diffidenza e rancore imperanti, ma reale, e aperta a tutti. Ed è la cosa più urgente, oggi.
Per questo è decisivo tornarci su, e guardare bene. La Colletta, come altri gesti che popolano la quotidianità, anche se il più delle volte restano nascosti. Perché a scavarci dentro si trova qualcosa di più della solidarietà e del volontariato. Si scopre la fonte che origina tanti rivoli di bene, piccoli e grandi, fino a sfociare – a volte – in opere che sfidano il tempo (nel “Primo Piano”, a un certo punto, parliamo del Cottolengo, ma potremmo farne decine, di esempi). Si chiama carità. Ovvero, il cuore del modo di vivere – e di condividere – che Cristo ha portato nel mondo. Facendosi Lui stesso «dono di sé, commosso» a noi uomini, come ricordava don Giussani. E rendendo possibile e desiderabile per noi uomini imitarlo.
È la carità l’impronta più forte del cristianesimo nella storia, la differenza vera. Capace di attraversare le contingenze, le epoche, i momenti bui, e di costruire, di generare un’umanità diversa. Di attrarre chi da una fede ridotta a dottrina e morale non si aspettava più nulla (si vedano l’intervista al politico basco Joséba Arregi e, nei “Percorsi”, quella al filosofo laico Salvatore Natoli). E il tutto a una sola condizione: non smarrire l’origine.
Non è un caso che prima della Colletta di fine novembre, e della Giornata mondiale dei poveri voluta da papa Francesco, don Julián Carrón avesse invitato gli aderenti al movimento di CL a partecipare a questi, e ad altri gesti, come un’occasione anzitutto di verifica della fede. Ovvero, una possibilità per approfondire il proprio legame con Cristo e, insieme, di capire meglio che cosa questo legame può offrire al mondo ferito di oggi: se una semplice “pacca sulla spalla”, qualche sprazzo di bene e di bontà qui e lì, o qualcosa di più solido, forse addirittura decisivo. Ecco, questo numero di Tracce è un piccolo viaggio in questa verifica. Un viaggio che parte da tanti fatti e testimonianze personali per arrivare fino alla società e alla politica. Perché la carità le cambia. E costruisce.
Il modello Helsinki 40 anni dopo.
Processo in Vaticano e libertà di stampa.
Una preziosa eredità: Expo 2015 e Giubileo.
La giustizia in Italia, oggi: giudici e avvocati.
INDICE
L'ascolto e il confronto intelligente. Ricerca e didattica filosofica nella Facoltà di teologia
SEQUERI Pierangelo
Modelli di teologia filosofica
EPIS Massimo
Passioni e politica. Un tema fondamentale per la filosofia sociale
PULCINI Elena
Nello splendore della verità. L'estetica teologica di P. Florenskij ne "La colonna e il fondamento della Verità"
BERNARDI Piergiuseppe
Aspetti del legame sociale nel magistero di Benedetto XVI
GUENZI Pier Davide
Dialogo ebraico-cattolico all'ombra della guerra a Gaza
Un popolo saggio e intelligente e la sua legislazione
Il libro delle Lamentazioni: i giorni del pianto
Lo scandalo del male, lo scandalo del perdono
La vulnerabilità dei giovani adulti in Corea del Sud, nel più freddo inverno demografico
Ecclesia in Africa: qual è questa Chiesa?
Roberto Vecchioni, tra infiniti sogni e infinito amore
Il giudizio universale e la politica migratoria
Parole crociate, reticolati, legami logici, anagrammi, indovinelli... Una raccolta di giochi enigmistici da utilizzare nell'insegnamento della religione nelle scuole medie inferiori (a partire dal terzo anno) e superiori o nei gruppi di catechesi. Il volume è uno strumento a disposizione dell'educatore, come se fosse una specie di "biblistica operativa", volutamente poco strutturata nella sequenza degli esercizi e degli argomenti proprio per facilitare la possibilità di usarla nei diversi contesti e inserirla nelle unità tematiche che si affrontano durante le lezioni o gli incontri con i ragazzi.