I cieli nell'opera valtortiana continuano a narrare la meravigliosa storia di un Dio che, per amore, ha spogliato Se stesso per vestire i panni dell'Umanità amata. Un'accurata analisi delle visioni mistiche di Maria Valtorta, effettuata con l'ausilio dell'Astronomia, permette di datare ogni avvenimento narrato. Si ottengono le date liturgiche più importanti: la nascita di Maria e di Giovanni Battista, il Battesimo di Gesù e la notte del 24 dicembre dell'1 a.C. per il Natale, che dà inizio all'era cristiana.
Si tratta di un risultato sorprendente ed inaspettato, come se Qualcuno, mentre l'autrice scriveva, avesse voluto aggiungere qualcosa di importante, richiamando al centro della vita del cristiano la Liturgia e l'incontro sacramentale e mistico con il Cristo che in essa si vive.
L'autore ricompone, tratto dopo tratto, le fattezze del Cristo e men disegna con molta verosimiglianza la figura umana. Egli vaglia attentamente le affermazioni della Valtorta per quanto riguarda la Passione del Cristo e i riflessi laceranti dei tormenti del suo corpo, dal sudore di sangue fino alla morte di Croce. Inoltre interroga i sindonologi più quotati, medici illustri, chirurghi… e ascolta come in preghiera il pensiero dei pontefici da Pio XI a Paolo VI. Alla fine viene fuori un'indagine approfondita, da cui affiorano particolari impensati e precisazioni di grande interesse che, oltre a ritrarci il Cristo, quale dovette apparire agli uomini del suo tempo, ci fanno rivivere con più comprensione e amore il dramma della sua Passione.
Da un lettore qualificato ci era stato suggerito un lavoro di comparazione tra la fonte evangelica ufficiale della rivelazione pubblica e il prodotto letterario valtortiano di rivelazione privata. Si trattava di evidenziare come certi testi degli Evangelisti vengono spiegati e interpretati nell’opera di Maria Valtorta. Detto con termine scientifico: un lavoro esegetico. Ci spronavano, a tal fine, i numerosi appunti del biblista P. Gabriele M. Allegra, ora Beato, che ad un certo punto, quasi a voler esprimere un auspicio, annota: Circa l’esegesi della Valtorta ci sarebbe da scrivere un libro... Abbiamo fatto un primo libro, che in ventuno capitoli esamina altrettanti brani evangelici mettendoli a confronto con la corrispondente trattazione valtortiana. I brani dei Vangeli sono riportati testualmente. I brani tratti dall’opera valtortiana sono ripresi testualmente nelle parti che più direttamente corrispondono ai brani evangelici e sono sunteggiati, per una comprensione più piena, nelle parti che fanno da contorno. Non è, però, un’operazione automatica, un collage, ma è un’analisi avvincente, che fa emergere la validità delle soluzioni esegetiche insieme con la ricchezza dottrinale e il pregio letterario, quasi accendendo dei riflettori sui particolari dell’opera che meritano di essere notati e ammirati.
Emilio Pisani è curatore ed editore storico delle opere di Maria Valtorta. Ha curato il Vangelo unificato sulla traccia dell’opera di Maria Valtorta ed è l’autore di Pro e contro Maria Valtorta e di Lettera a Claudia
Volume primo: anni 1945-1946.
Madre Teresa Maria di San Giuseppe (1900-1985) era una monaca carmelitana di clausura. La grande affinità spirituale tra lei e Maria Valtorta portava entrambe ad una confidenza completa, che poté esprimersi soltanto attraverso un serrato, decennale rapporto epistolare, iniziato nel dicembre del 1945.
Le descrizioni di cui abbonda l'opera L'Evangelo come mi è stato rivelato, scritta da Maria Valtorta, riguardano la topografia, l'archeologia, gli usi e i costumi, i dati storici e geografici e quanto altro possa servire a raffigurarci l'ambiente e l'epoca che videro svolgersi la vicenda terrena di Gesù.
Un ingegnere in pensione, Jean Francois Lavere, ricercatore aperto ad ogni branca del sapere, ha raccolto migliaia di questi dati, li ha repertoriari e, da alcuni anni, li sta confrontando metodicamente con fonti scientifiche quali: trattati specifici, documenti di ogni epoca, scoperte archeologiche eccetera. Partito da una posizione di scetticismo, più incline a dubitare che a credere, come egli spiega molto bene nel preambolo, ha dovuto arrendersi dinanzi alla accertata veridicità delle "visioni" di Maria Valtorta.
L'attendibilità dell'Opera valtortiana è vagliata principalmente sulla sua sostanziale concordanza dottrinale con i quattro Vangeli canonici. Accertare, inoltre, che tutto il suo apparato scenografico ha un sicuro fondamento scientifico, significa rafforzare la storicità degli stessi Vangeli canonici.
Questo volume raccoglie una prima significativa parte delle ricerche di J-F Lavere. L'edizione italiana esce in contemporanea con la pubblicazione in Francia dell'edizione nella lingua originale.
Conoscere il proprio Angelo custode è un privilegio di pochissime anime elevate misticamente. Anime con una grande missione da realizzare su questa terra.
Una di queste anime elette è certamente Maria Valtorta, il cui Angelo protettore le era apparso un giorno presentandosi con il nome di Azaria, che in ebraico significa "aiuto del Signore".
Queste pagine - scritte da un sacerdote esperto angelologo, cofondatore dell'Associazione Cattolica di San Michele Arcangelo e da uno studioso di meditazione spirituale, entrambi autori di numerosi libri di successo - presentano una descrizione accurata degli Angeli e degli Arcangeli, la loro missione e la loro funzione secondo gli scritti della mistica, in particolare "Il Libro di Azaria" in cui sono raccolti gli insegnamenti che l'Angelo le dona direttamente.
Raccoglie le lettere che Maria Valtorta e P. Migliorini si scambiarono dal 29 ottobre 1942 al 6 ottobre 1952.
Priore dei Servi di Maria nel Convento Sant’Andrea di Viareggio, P. Migliorini fu per quattro anni confessore e guida spirituale della scrittrice.
In precedenza era stato missionario in Canada e in Sud-Africa.
Anche va ricordato che Maria Valtorta, già inferma da nove anni, non avrebbe mai scritto la propria biografia se non glielo avesse chiesto P. Romualdo Migliorini nel 1943.
Il libro raccoglie gli scritti sulla Chiesa e sulla vita consacrata, in specie sui sacerdoti e sui religiosi, estratti in varia misura da tutte le opere di Maria Valtorta.
L’opera maggiore, che illustra il Vangelo, fa emergere la Chiesa come la volle il suo divino Fondatore, nel cui spirito si fortificò fino ad affrontare il martirio.
Le altre opere, che comprendono insegnamenti e moniti per la nostra epoca, denunciano le corruzioni intellettuali e morali che indeboliscono la Chiesa e sono la maggiore causa dei mali nel mondo.
È un libro di impressionante attualità.
Così Gesù a Maria Valtorta il 25 aprile 1948:
“In verità molta parte di popolazione è simile a zona selvaggia. Cattiva, ma non sempre per tendenza d’animo. Odiatrice, ma non sempre per tendenza d’animo. Nemica, ma non sempre per tendenza d’animo. Novanta volte su cento lo è per ignoranza. Cattiva perché non conosce la Verità. Odiatrice perché non conosce la Carità. Nemica perché non conosce la Chiesa. E non dico “Chiesa” per dire ciò che essa appare, nei suoi ministri, a troppi e in troppi casi. Sarebbe meglio allora che molte volte non la conoscesse. Dico che non conosce la Chiesa così come Io l’ho fondata, animata dal mio spirito: l’amore, la fratellanza, la paternità.”
È un libro di impressionante attualità.