Fin dal 1932, quando era un giovane appassionato comunista e lavorava per l'ambasciata sovietica in veste di traduttore, Conforto ha spiato per conto del KGB. L'ha fatto fino al 1979. E forse sarebbe andato avanti ancora senza un clamoroso incidente di percorso: nel maggio di quell'anno, a casa di sua figlia Giuliana, la polizia trovò nascosti i brigatisti Valerio Morucci e Adriana Faranda, in fuga dopo l'omicidio Moro. Ma la vicenda è più sfuggente di quanto appaia a prima vista: Conforto fu arrestato una prima volta dalla polizia fascista nel 1933, tenuto in isolamento per mesi e per salvarsi presentò un'umiliante supplica a Mussolini. Da quel momento la vita sembra trasformarsi radicalmente: ha rapporti con l'Ovra e con gli agenti di Mosca.
Pochi scrittori possono vantare la popolarità e il fascino durevole di Tolkien. I suoi romanzi hanno venduto fino ad oggi oltre 160 milioni di copie, e a loro si deve tanto l'origine quanto la fortuna di un intero genere narrativo, la fantasy eroica. In questo volume Michael White ci conduce alle radici dell'immaginario di Tolkien: l'infanzia tra Sudafrica e Inghilterra, la prematura scomparsa dei genitori, la carriera accademica a Oxford, l'amore per Edith Bratt e l'amicizia con C. S. Lewis.
Testimone e protagonista di numerosi eventi cruciali del nostro secolo, Edda Ciano ci consegna in questo libro, nato da una lunga intervista rilasciata all'amico Domenico Olivieri, un ritratto inedito e per molti versi sorprendente, nel quale le vicende più note della sua vita - il rapporto con il Duce, il difficile legame con la madre, la morte tragica del marito rivelano aspetti inattesi: donna Rachele accusata dalla figlia di adulterio, l'infelicità della prima notte di nozze, i ceffoni in albergo del conte Ciano geloso.
Anna Maria Ortese, caso letterario a 23 anni con "Angelici dolori", autrice degli impietosi racconti de "Il mare non bagna Napoli", sognatrice dal carattere ombroso e donna sempre insoddisfatta, per seguire la sua prepotente vocazione letteraria si è scelta una vita raminga, trascorsa in solitudine e miseria. Luca Clerici ha costruito la biografia con paziente lavoro di ricerca durato diversi anni: da un lato intervistando i testimoni, dall'altro verificando affermazioni disseminate dalla scrittrice nelle interviste, nell'opera narrativa (la cui componente autobiografica è fortissima) e negli oltre 500 articoli giornalistici dispersi che Clerici ha ritrovato. Particolare attenzione è dedicata anche alla ricostruzione dei luoghi.
L'autore racconta come, dopo vent'anni di ricerca medica, egli scelse di lavorare da indipendente nella sua casa. Qui ha svolto negli ultimi trentacinque anni ricerche sullo spazio e sulla radioattività delle sostanze chimiche, fino a inventare l'"Electron Capture Detector", che consentì di rilevare la presenza diffusa di pesticidi e altri prodotti pericolosi. La sua scoperta dell'accumulazione di clorofluorocarburi nell'atmosfera aprì la strada allo studio del buco nello strato di ozono. Ma la sua fama è legata soprattutto all'ipotesi su Gaia, che ha modificato il nostro modo di vedere il pianeta su cui viviamo e di cui stiamo minando gli equilibri.
Giuseppe Galasso esamina in queste pagine la storia italiana ed europea del Novecento, con tutta la vivacità del vissuto di uno dei grandi spiriti che quella storia ha contribuito a costruire. Un protagonista che ha interpretato e promosso lo spirito e l'identità di una cultura, di un mondo civile e sociale, di una tradizione e di uno spazio etico-politico. Un Croce al di là delle polemiche che ne hanno alterato o falsato la figura e il ruolo. Non il dittatore di mezzo secolo di cultura italiana, ma una grande voce dell'Europa in Italia e dell'Italia in Europa. Non il celebratore di una marcia trionfale dello Spirito o del bene e del meglio nella storia, ma un testimone del suo tempo e della perenne dialettica propria dello spirito e della storia.
Il saggio dell'autore, frutto di uno studio durato più di un quarto di secolo, ci permette di penetrare nella vita reale e segreta di un genio che cercò per tutta la vita le manifestazioni del divino e del sacro dell'universo. All'interno del saggio si scopre un Newton alchimista, profeta, teologo, filosofo, e potremo intuire quale fu l'effettiva spinta interiore che lo costrinse a perseguire la ricerca della Verità.
Cola di Rienzo (1313-1354) fu uomo di vasta cultura, oratore con grandi capacità di persuasione e importante uomo di governo, che con il titolo di "tribuno" tentò di riformare le istituzioni di Roma in senso popolare. Dopo vicende di grande portata storica e straordinarie peripezie, la sua vita si concluse tragicamente nel corso di una sommossa popolare. Il presente volume racconta una nuova vita di Cola di Rienzo alla luce delle più recenti ricerche storiche. Il primo capitolo è dedicato a Roma e al tempo in cui visse il protagonista; nei capitoli centrali è raccontata la storia della sua vita, mentre nell'ultimo capitolo si indaga il modo in cui si è andata costruendo l'idea del "personaggio" Cola di Rienzo nel corso dei secoli.
Il libro documenta le lettere e le conversazioni intrattenute fra Eugenio Corti e il suo vastissimo pubblico di lettori. Corti spiega loro che il senso della sua vita e della sua opera risiede nella lotta contro il totalitarismo, di qualunque colore, contro le ideologie di morte, contro la menzogna. Il libro assume in diversi capitoli il carattere dell'autobiografia: Paola Scaglione ha saputo tesserla con finezza, lasciando che Corti si esprimesse in libertà . Vi evoca la genesi della sua opera, i ricordi di guerra, le convinzioni religiose, l'incontro con le persone che l'hanno segnato come uomo e come scrittore. E, sul filo delle sue confidenze, appare il profilo di uno degli interpreti più luminosi della letteratura contemporanea (pp. 280).
La storia di Sansone, narrata nei capitoli 13, 14, 15, 16 del settimo libro dell'Antico Testamento, Giudici, nella traduzione dall'antico ebraico di Erri De Luca. Il testo restituisce al lettore la figura dell'eroe suicida che si fa crollare addosso il palazzo gremito di nemici filistei.