La predica dovrebbe favorire la crescita della fede, rafforzarla, maturarla. Purtroppo in molti casi ciò non avviene. E allora la predica mette duramente alla prova la fede degli ascoltatori, anche quelli animati da buona volontà. In questo suo nuovo libro, Alessandro Pronzato descrive, con la sua caratteristica ironia, la predica-lezione, quella moralistica, minimalista, telefonata, "ammazzafeste" - e molte altre ancora - nella convinzione che la predicazione, per essere presa sul serio, debba disincagliarsi dalle secche in cui è incappata e ripartire, con leggerezza, puntando là dove c'è gente che aspetta.
Per riscoprire, oltre il tempo del riposo, il giorno dell’incontro festoso con gli altri per viverlo in una dimensione di festa “totale”.
Nel cinquantesimo anniversario di sacerdozio, Alessandro Pronzato sente il bisogno prepotente di dire grazie a coloro che sono apparsi all'orizzonte come stelle che hanno illuminato il suo cammino - Turoldo, Balducci, Mazzolari, Fabbretti, Fuschini, Montanelli, Frate Indovino, Paolo VI, papa Luciani, Giovanni Paolo II - nella convinzione che ciascuno di noi è "fatto", più che dai libri, dagli incontri. Oltre 50 ritratti, arricchiti da foto a colori, per un libro scritto sotto il segno della memoria del cuore.
Esiste l’umorismo anche nell’ambito della Chiesa e nella fede religiosa? L’autore sostiene di sì!
La figura di don Orione è presentata con un linguaggio brillante e alquanto scanzonato che i lettori di A. Pronzato conoscono molto bene. Attraverso il racconto dei vari eventi che hanno segnato la vita di questo prete, è palpabile l'intervento di Dio in mille modi, talvolta persino fuori dall'ordinario. Interventi che, però, hanno trovato nel cuore e nella mente di don Orione una adesione completa ai disegni della Provvidenza, anche quando risultassero difficili da comprendere e più ancora da accettare. La disponibilità senza sosta, a volte eroica, nel farsi carico dei bisogni altrui, l'accoglienza sempre benevola e la capacità di perdono, fanno di quest'uomo un esempio vivente del Vangelo. Le sue fondazioni e opere varie, in Italia e all'estero, sono di un numero impressionante. A ogni bisogno che riscontrava nella società corrispondeva subito un effetto mobilitante: "Che cosa posso fare, quale aiuto posso dare?". Una delle sue massime: "A chi bussa alle nostre Case non chiedete il suo nome, ma chiedete soltanto se ha un dolore".
Ogni giorno dell'anno uno spunto di riflessione, uno sfogo, una considerazione personale a partire da brani di scrittori noti e meno noti, poeti, romanzieri, giornalisti, mistici, artisti, scienziati, filosofi e, naturalmente, dalla Bibbia.