La metafisica si distingue dalle scienze particolari anche per il legame speciale che mantiene nei confronti della propria tradizione. Questa non riveste, infatti, semplicemente un interesse storico-documentario, ma svolge un ruolo di primaria importanza nell'affrontare e risolvere questioni speculative. Allo stesso tempo, tuttavia, la metafisica è caratterizzata da un impulso antitradizionale che si esprime in quella tendenza, tipica di ogni filosofia prima, a "ricominciare da capo". A fronte di questa intima tensione, sorge la domanda che guida questo testo: qual è l'autentico significato metafisico della tradizione? Muovendo dall'analisi del ruolo che la tradizione assume nell'ambito del movimento neotomistico, il presente lavoro articola una risposta di carattere generale: la tradizione che determina la metafisica è la divina Tradizione. Essa assume, in particolare, un carattere che può essere definito come "profetico". In questo modo la metafisica si manifesta, da un lato come una disciplina che rinvia ad una fonte di sapere che la trascende e dall'altro come la depositaria, non tanto di una dottrina, ma di un principio che esige di essere continuamente riappropriato.
La costituzione conciliare sulla liturgia predispone nell'art. 53 un ripristino dell'«orazione comune». Da quando la preghiera dei fedeli è stata inserita nell'Ordo missae del 1969, essa suscita domande e perplessità mettendo le nostre assemblee davanti a problemi che, 60 anni dopo la proclamazione della costituzione liturgica, ancora non sono stati totalmente risolti. I contributi raccolti in questo volume vogliono mantenere viva la discussione a livello sia accademico sia pratico-pastorale, al fine di mettere in luce il significato della preghiera dei fedeli e dare indicazioni per la prassi liturgica.
Uno dei tanti libri di spiritualità biblica. Teoria? No. È la vita di ogni giorno guardata attraverso la Parola, vissuta nel quotidiano. Per chi lo ha scritto e per chi ha letto le bozze, si tratta di un lavoro molto interessante. Un testo da "sorseggiare" con calma e disposizione interiore a "gustare" la parola del Signore.
Questo libro è un invito a riflettere sull'importanza dell'omelia durante la celebrazione eucaristica e a seguire le indicazioni del magistero della Chiesa. Il Vaticano II ha rivalutato la predicazione centrata sulla Parola di Dio. In relazione all'importanza della Parola di Dio si pone la necessità di migliorare la qualità dell'omelia. Essa, infatti, è parte integrante dell'azione liturgica e e compito di favorire una più piena comprensione ed efficacia della Parola di Dio nella vita dei fedeli.
In un anno già caratterizzato dall'atmosfera del Giubileo dedicato alla Speranza, questo sussidio per il cammino quaresimale segue come tema fondamentale la spiritualità del Cuore del Signore, prendendo spunto dalla straordinaria sensibilità di Papa Francesco, di cui è impregnata la sua recente Enciclica Dilexit nos, dedicata proprio all'amore umano e divino del cuore di Gesù Cristo. Ci guideranno in questo percorso le meditazioni e le preghiere di grandi testimoni e propagatori di questa devozione, teologicamente ricca e profonda, come Santa Margherita Maria Alacoque e San Claudio de la Colombière, San Charles de Foucauld, Santa Teresa di Lisieux, Santa Faustina Kowalska (indicati anche dal Santo Padre nel suo interessante excursus storico) e altri.
Sussidio di preparazione del Giubileo 2025
Il volume indaga in prospettiva inter-disciplinare alcune rilevanti questioni bioetiche e morali sessuali, correlate all'inedito potere di manipolare la natura umana che qualifica l'odierna civiltà tecnologica, attorno alle quali è in corso una disputa sull'umano. Mentre taluni promuovono il progetto scientista di creare l'umanità nuova, convinti che il soggetto non sarebbe altro che ciò che si fa, altri intendono orientare il sapere/agire tecnologico verso scelte antropologicamente sensate, conformi alle dimensioni costitutive della persona nella sua unità psicofisica. Si profila così l'interrogativo antropologico: «Chi vuole essere l'uomo oggi, all'inizio del terzo millennio? Un io-in-relazione, che riconosce e coltiva in fondo i propri rapporti costitutivi (con Dio, col prossimo e con sé stesso) o un individuo autonomo e autoreferenziale, mero prodotto del proprio esperimento?» (A. Scola). È quanto il testo si propone di esaminare, al fine d'indirizzare l'agire, nella convinzione che «solo a partire da una profonda consapevolezza della propria identità l'uomo può infatti decidere responsabilmente sul come del suo agire» (M. Konrad).
Viviamo in un mondo nel quale la fiducia è fragile, ma sappiamo bene che se nessuno si fidasse di nessuno sarebbe impossibile interagire e continuare a vivere. E non sarebbero possibili le relazioni d'amore e le comunità di cura. La fiducia è un dono "salutare" e delicato, che ci fa star bene perché ci sentiamo in buone mani:in quelle di Dio e di chi ci vuole bene. È importante, quindi, aver cura della fiducia e delle relazioni che la fanno crescere.
L'Anno Santo è la celebrazione dell'amore di Dio Padre, per Gesù Cristo, nello Spirito Santo. Solo in Dio noi sperimentiamo una speranza autentica, la misericordia senza confini che ci chiama ad una convinta conversione. Speranza, misericordia, conversione: sono tre dimensioni costitutive dell'esperienza cristiana di ogni battezzato, che ogni giorno è chiamato a donarsi generosamente per edificare il Regno di Dio, per divenire sempre più conforme a Gesù Cristo, la speranza che mai tramonta. In questo vademecum vengono offerti alcuni punti di riferimento per riscoprirci pellegrini di speranza, in cammino verso un mondo migliore.
L'arte cristiana, in quanto svelatrice del messaggio biblico, è stata e continua a essere una potente forma espressivo-comunicativa dei contenuti del Credo cristiano. Questo libro si articola in quattro parti: dopo una parte introduttiva che offre indicazioni metodologico-didattiche, le altre tre si articolano rispettivamente attorno ai temi dell'infanzia di Gesù, della sua missione e della sua passione, morte e risurrezione. Le opere d'arte proposte sono tali da offrire elementi di analisi e di comprensione anche per altre opere che gli educatori potranno scegliere, valorizzando, tra l'altro, il patrimonio artistico conservato sul proprio territorio.
Le celebrazioni del «sacratissimo triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto» rappresentano nel loro insieme la vera e propria celebrazione annuale del mistero pasquale, sì da poter proporre ai nostri fedeli la corretta denominazione: I giorno, Pasqua di morte II giorno, Pasqua di sepoltura, III giorno, Pasqua di risurrezione. È su questa corda teologico-liturgica che lodevolmente l'autore svolge il suo servizio nella ricchezza dei contenuti offerti ai ministri sacri e agli operatori pastorali nei singoli giorni. Condotti nel cenacolo dalla sapiente analisi dei testi sacri, ci si imbatte nella cristologia del gesto e dei gesti che vengono proposti nelle celebrazioni del Triduo pasquale...
Quale felicità cerchiamo? Che cos'è la felicità vera? Non di rado, in una certa spiritualità, religione e/o fede sono associate a dolore piuttosto che a felicità. Si parla anche di beatitudine, ma come di un premio futuro per la sofferenza sopportata nel presente. Eppure nelle Scritture ritorna spesso sulle labbra stesse di Dio l'espressione, che è anche promessa: "Perché tu sia felice...". Le vie che lui indica attraverso i comandi che trasmette a noi esseri umani hanno come unico fine la felicità. Essa è infatti il cuore stesso della sua volontà, del suo desiderio, per ogni creatura. Il cammino tracciato dalle Scritture, accolto e perseguito con appassionato abbandono, è la via verso questo bene, da tutti sperato e atteso.