Nella Chiesa di San Marco a Firenze, sono raccolte le spoglie di alcuni dei più grandi uomini che nel corso di 500 anni hanno dedicato opere e parole decisive sul valore della Persona. Nel testo se ne ricorda due: Pico della Mirandola e Giorgio La Pira. Il primo, nella sua "Orazione sulla dignità dell'uomo", esalta la visione di un uomo collocato "al centro del mondo", "né celeste né terreno, né mortale né immortale", "investito dell'onore di decidere liberamente". Nel 1944 il secondo, durante la fuga per sottrarsi a un ordine di cattura della polizia fascista, inizia una riflessione sulla condizione dell'uomo del suo tempo, muovendo da una Weltanschauung capace di dare risposta agli interrogativi sui problemi essenziali della realtà e della Storia. Da quelle radici nasce l'idea di Persona, da affermare, oggi, come fonte e sintesi dei criteri di valutazione dell'umano. Senza alcun rilievo giusnaturalistico e senza alcuna riduzione identitaria, ma con una tecnica basata su un'oggettività ideale e giuridica espressa da due fattori: il Pluralismo, sociale e politico, e un'azione ordinante della dimensione sempre nuova dell'esistenza.
Con le più recenti pronunce della Corte Costituzionale e i principali nuovi provvedimenti di cui si è tenuto conto: - D.lgs. 27 dic. 2024, n. 204: Attuazione della direttiva 2015/849/UE relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo - L. 9 dic. 2024, n. 187: Conversione del D.L. 11 ott. 2024, n. 145, recante disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale - L. 25 nov. 2024, n. 177: Interventi in materia di sicurezza stradale e delega al Governo per la revisione del codice della strada - L. 18 nov. 2024, n. 171: Conversione del D.L. 1 ott. 2024, n. 137, recante misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari, nonché di danneggiamento dei beni destinati all'assistenza sanitaria - L. 14 nov. 2024, n. 166: Conversione del D.L. 16 set. 2024, n. 131, recante disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi derivanti da atti dell'Unione europea - L. 7 ott. 2024, n. 152: Disposizioni in materia di manifestazioni di rievocazione storica e delega al Governo per l'adozione di norme per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale - D. lgs. 26 set. 2024, n. 141: Disposizioni nazionali complementari al codice doganale dell'Unione e revisione del sistema sanzionatorio - L. 8 ago. 2024, n. 112: Conversione del D.L 4 lug. 2024, n. 92, recante misure urgenti in materia penitenziaria e di giustizia civile e penale.
Un libro che illumina sorprendentemente l'azione della grazia, presentando la Croce in una prospettiva nuova, sempre radicale ma umanizzata e con spunti decisivi per l'evangelizzazione. «Tutti i membri della Chiesa sono interpellati e spinti a "giocarsi la vita per Cristo" ed essere responsabili della comunione, tutti chiamati a mostrare che la Chiesa è quel "noi", ossia un soggetto comunitario, che viene prima dei singoli "io"». (Dalla Prefazione di mons. Francesco Moraglia)
«È sempre l'esperienza il banco di prova della verità altrimenti sarebbe una falsa religione». È quello che offre Riccardo Boschetto in queste pagine senza alcuna pretesa di convincere nessuno, né insegnare alcunché, solamente condividere il cammino trasformativo della meditazione come quel pellegrinaggio verso sé stessi che parte dall'abitare il Silenzio. Questo libro può, dunque, essere considerato uno strumento pratico e un sincero compagno/a di viaggio - sia per chi si avvicina alla meditazione, sia per chi sta già da tempo sul sentiero - perché può sicuramente offrire spunti sui meccanismi quotidiani che molte volte non vengono visti e sfuggono e che, invece, se riconosciuti ci insegnano ad amare. Attraverso una continua e sistematica spoliazione si arriva a poter abitare il silenzio ed è da lì, da questo spiraglio di assoluta libertà, che si avvia un nuovo modo di vivere, una meditazione continua in un'unione con la nostra vera essenza. L'autore non ha dubbi: è la realtà.
Questo libro si colloca tra il manuale d'uso e il racconto. L'autrice cammina sul filo del respiro - a volte più resistente, a volte quasi impercettibile - con la consapevolezza che ogni esperienza è un cammino che dà senso al Cammino più ampio su questa terra. Il respiro è il collante che tiene insieme il panorama interiore con il paesaggio: il cammino a piedi dà la misura e la coscienza di dove si è, orientando il passo successivo mentre il respiro scandisce il tempo, lento, nuovamente umano. La Vita si compie giorno dopo giorno, la direzione si svela passo dopo passo. Il testo è un contributo al respiro, amico fedele e troppo spesso trascurato, e a ciò che incontra lungo la via, che sempre insegna. Il respiro rende fluido il camminare, e il camminare ci rende consapevoli del respiro. Esplorando le risorse e le potenzialità del respiro nelle varie esperienze e cammini che l'autrice ha percorso, emerge la traccia di un sentiero di conoscenza in cui accade naturalmente un processo alchemico: dall'ombra alla luce, dalla notte al giorno, dal pieno al vuoto, dall'affanno alla quiete. Madre Terra dona sempre i suoi frutti a chi la ama.
Questo libro è una sorta di vademecum per non smarrirsi in un mondo sottosopra; è una raccolta di articoli rivisti e scritti ex novo per l'occasione con lo scopo di formare un agile manualetto di riflessioni per la sopravvivenza (cattolica). "Scrivere questi brani ha aiutato anche me a superare momenti difficili della mia avventura cristiana". I capitoli oltre a richiamare grandi pensatori, sono intrisi - non senza paradosso - di quanto i nostri tempi propongono nei rotocalchi più gettonati. Avventurarsi in questo campo "mediatico" può più facilmente avvicinare qualsiasi tipo di persona per aiutarla a non rovesciarsi su una barca che sembra affondare: ma che torna in equilibrio e ci lascia ammirare il sereno che sta per giungere dopo la tempesta...
Il caso del processo al cardinale Becciu, dopo essere deflagrato all'inizio provocando una gogna anche mediatica di proporzioni planetarie, col passare del tempo ha suscitato una attenzione meno intrisa di pregiudizi. Ed è finito sotto la lente di osservatori non prevenuti, intellettuali, giornalisti che amano documentarsi e ricercare puntigliosamente la verità, studiosi di diritto canonico, storici. Il risultato? Hanno paragonato il caso Becciu a due altre vicende di ingiustizia e di gogna gratuita e ingiusta: il caso Dreyfus e il caso Tortora. Nel caso Becciu, in particolare, sono state ravvisate molte anomalie (nel libro se ne trova un lungo elenco): tra queste il cambio, per quattro volte!, delle regole processuali mentre si svolgeva il processo. E la forte impressione di una sentenza già scritta, dato che non era stato riservato alcuno spazio alle circostanze risultate favorevoli al cardinale e comprovanti la sua innocenza. In questo libro, che ha anche risonanze letterarie perché si evocano situazioni e atmosfere da romanzo, pullula una miriade di personaggi. A cominciare dal Papa, fino ai protagonisti di questa vicenda ancora tutta da definire.
Quale felicità cerchiamo? Che cos'è la felicità vera? Non di rado, in una certa spiritualità, religione e/o fede sono associate a dolore piuttosto che a felicità. Si parla anche di beatitudine, ma come di un premio futuro per la sofferenza sopportata nel presente. Eppure nelle Scritture ritorna spesso sulle labbra stesse di Dio l'espressione, che è anche promessa: "Perché tu sia felice...". Le vie che lui indica attraverso i comandi che trasmette a noi esseri umani hanno come unico fine la felicità. Essa è infatti il cuore stesso della sua volontà, del suo desiderio, per ogni creatura. Il cammino tracciato dalle Scritture, accolto e perseguito con appassionato abbandono, è la via verso questo bene, da tutti sperato e atteso.
La tossicomania come malattia e le terapie possibili