Di umili origini e illetterata, Caterina scrisse a poveri e potenti, a religiosi, condottieri e papi. Le sue Lettere fanno risuonare l'eco del cuore appassionato della giovane senese che, in obbedienza all'invito di Cristo, impegna le sue energie migliori per ravvivare la vita della Chiesa e correggerne i costumi. Legate necessariamente alle condizioni storiche del tempo, le Lettere sono unanimemente riconosciute come un'opera di intensa carica spirituale, dottrinale e sociale, tuttora valida e stimolante.
Il Salmi e S. Paolo costituiscono la fonte pressoché unica a cui si alimenta il pensiero dei Padri sulla speranza: Ma il percorso non è così semplice e lineare. Ai Padri, infatti, si deve arrivare attraverso due grandi collettori, il mondo greco ellenistico e quello biblico giudaico. Dal primo i cristiani mutuano il termine con cui designano la speranza (elpís), dal secondo ne ereditano i tratti teologici fondamentali e la struttura storico-salvifica. Ma da una parte elpís avrà in ambito pagano un significato commisurato all'uomo greco, mentre dall'altra il mondo biblico affida l'idea di speranza a un lessico suo proprio, che solo parzialmente, e non univocamente, si interseca con l'area semantica dell'elpís. Non si dà dunque immediata corrispondenza tra l'elpís dei greci, la "speranza" dei giudei e quella dei cristiani. Il presente volume intende pertanto privilegiare, in una prima parte, ciò che precede, prepara, fa capire i Padri, in modo da rendere immediatamente perspicua, nella seconda parte, la diretta lettura dei testi patristici.
Accanto ai detti dei padri del deserto troviamo anche antichi resoconti di vite di prostitute passate dall'abisso del peccato alla santità: Pelagia, Maria, Taide, Maria Egiziaca. Prendendo le mosse dalla figura della Maddalena, l'autrice affronta il tema della contrizione, preliminare ineliminabile di ogni autentica sequela cristiana
la traduzione italiana curata da padre tito sante centi, autentico studioso e figlio spirituale dell aquinate, esalta tutti i pregi del commento, portato per la prima volta al livello del grande pubblico.
Nel secolo XII la figura di Guglielmo di Saint-Thierry, amico e consigliere di Bernardo di Chiaravalle, emerge con queste opere frutto di alta esperienza spirituale. Esse nascono dalla polemica contro il razionalismo di Abelardo, ma la superano in una visione superiore e sintetica della spiritualità cristiana incarnata nell'itinerario di Dio. A corredo del volume: indice dei nomi, indice scritturistico, indice delle fonti e un ampio indice analitico.
Un trattato scritto per serbare la custodia del cuore e proteggerlo dai furti del pensiero". "
Il primo grande romanzo cristiano: l'autore ha avuto la felice idea di trasmettere un solido insegnamento catechetico sotto forma di un modernissimo serial" ante litteram. "
Ilario scrisse De Synodis sotto forma di lettera indirizzata ai vescovi delle province della Gallia, della Germania e della Bretagna, per informarli sulla fede degli Orientali.
Trattato scritto a difesa della consustanzialita della terza Persona insieme con il Padre e il Figlio.
Di fronte al fenomeno disgregante delle sette e delle eresie, Germano e Timoteo si opposero brillantemente e con forza: sono un esempio i tre scritti che vengono qui presentati.
Appaiono qui per la prima volta in italiano le Omelie su Giosue, pronunciate da Origene tra il 249 e il 250, durante la persecuzione di Decio.
Vengono proposte in italiano le lettere di Leone Magno piu significative dal punto di vista dogmatico.